A partire da oggi inviare un SMS dall’estero verso un altro paese dell’Unione europea costerà al massimo 11 centesimi, quasi tre volte meno dell’attuale media di 0,28 euro. Aggiungendo l’IVA, che in Italia è del 20%, il costo massimo per noi italiani è di 13,2 centesimi. Fare una chiamata in roaming in un altro paese dell’UE non potrà costare più di 43 cents (51 con l’IVA) al minuto e ricevere una chiamata non più di 19 (22,8 con l’IVA al 20%). Inoltre, le chiamate in uscita saranno soggette a una tariffa al secondo dopo i primi 30 secondi, anziché al minuto come ora, e le chiamate in entrata saranno addebitate al secondo a partire da subito. I vantaggi per chi va in vacanza quest’estate e usa il cellulare sono evidenti.
Qualche esempio?
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Chi è andato in vacanza a Praga nel 2005 spendeva 2 euro al minuto per chiamare in Italia, e da oggi spenderà 52 centesimi, mentre se si riceveva una chiamata dall’Italia nel 2005 si pagava un euro e mezzo al minuto, e adesso invece solo 23 centesimi.
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Un sms da Praga verso l’Italia costava mezzo euro quattro anni fa, e adesso, come detto, 13 centesimi al massimo, non solo dalla Repubblica Ceca ma da ogni Paese dell’Ue.
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Inoltre, grazie all’imposizione di un prezzo massimo all’ingrosso di 1 euro per megabyte scaricato, turisti e viaggiatori d’affari potranno navigare sul web, scaricare film o inviare fotografie con il proprio cellulare in roaming senza il timore di ritrovarsi a dover pagare una bolletta astronomica.
Queste misure consentiranno di ridurre di un ulteriore 60% i costi di roaming per i consumatori dell’UE e faranno aumentare l’uso dei telefoni cellulari. Già oggi nell’UE il numero di telefoni cellulari supera quello delle persone: ce ne sono infatti 119 per ogni 100 abitanti, neonati compresi. L’Ue era intervenuta per la prima volta sul roaming nel 2007, riducendo del 70% i costi del roaming vocale. “A partire da oggi tutti gli europei che effettuano chiamate o inviano SMS da un cellulare potranno constatare che esiste un autentico mercato unico Ue senza confini. Grazie all’azione risoluta della Commissione europea, del Parlamento europeo e dei 27 Stati membri della Ue sta per concludersi la fase delle tariffe di roaming esorbitanti”, ha dichiarato la Commissaria dell’Ue per le telecomunicazioni, Viviane Reding.
Le nuove norme sul roaming si applicheranno fino all’estate 2012, ma il primo punto della situazione sarà fatto entro l’estate del 2010. A quel punto la Commissione europea potrebbe proporre altre norme, se necessario, entro la fine di giugno 2011.
Quella sul roaming è la seconda novità “europea” di questi giorni sui cellulari. L’altra è la decisione presa lunedì dai produttori di telefoni, su invito della Commissione europea, di creare un caricatore comune per i cellulari. L’industria si è impegnata ad assicurare la compatibilità dei caricatori sulla base del connettore Micro-USB: il caricatore intercompatibile arriverà sul mercato UE a partire dal 2010.
L’accordo tra i produttori risparmia alle istituzioni comunitarie una norma di legge in materia e permette una vita più semplice agli utilizzatori di diversi telefoni, una riduzione del numero di caricatori e anche dei rifiuti prodotti. Il Protocollo d’intesa è stato firmato da Apple, LG, Motorola, NEC, Nokia, Qualcomm, Research In Motion (RIM), Samsung, Sony Ericsson, Texas Instruments.