“SENIOR APP-NAUTI sempre in prima linea” ovvero le APP a che servono.

Circa sei mesi fa iniziavo una mia nota con questa frase: “Molto probabilmente avrete sentito parlare, magari dai vostri nipoti, di APP, di come sono utili e dei mille prodigi che fanno quasi fossero bacchette magiche: oggi voglio svelarvi questo segreto …di Pulcinella, come si diceva una volta.(https://www.grey-panthers.it/le-app-queste-sconosciute/)

In questo periodo di tempo il numero di persone che possiedono uno SMARTPHONE, cioè un vero PC mascherato da telefono, è aumentato e sempre più ci sono persone che …sentono che potrebbero farci tutto, ma riescono solo …a telefonare.

Ieri, nel corso di una “Chiaccherata su Internet” che ho in un Centro Anziani di Roma, è arrivata una signora quasi disperata: “Mi hanno regalato un nuovo Apple, ma non c’è WHATSAPP ed io non so come ricevere le foto di mio nipote che vive a Boston…aiuto!!”.

Ormai il verbo “wozzappare” non è solo dei “regazzetti” e molti vorrebbero chattare e twittare, anche se non lo dichiarano apertamente: questo nuovo modo di essere vivi nel mondo anche quando fa cattivo tempo li tenta!

Questa è l’dea che mi sono fatta ascoltando mie amiche ed amici diversamente giovani.

A questo punto, anche sollecitato dalla nostra “grande capa” Vitalba, avremmo deciso di dedicare qualche puntata della mia rubrica alla illustrazione di app che possono essere utili o piacevoli o interessanti o semplicemente divertenti passatempi.

Ma prima di iniziare questa nuova serie mi sembra importante verificare se le mie sensazioni sono vere o sono le illusioni di un vecchio informatico che pensa che il bit sia al centro del mondo.

Per fare questa verifica vi prego di andarvi a rileggere la nota sopra menzionata (https://www.grey-panthers.it/le-app-queste-sconosciute/ ) e poi di rispondere a questa nota con qualche commento o richiesta che possa meglio indirizzare quanto scriverò.

Io spero in un riscontro positivo e comunque dalla prossima settimana inizierò con un paio di app secondo me utili.

Attilio A. Romita: il mio anno di nascita, 1938, coincide con la nascita di Z1, il primo vero Elaboratore Elettronico programmabile, realizzato dall’ing. Tedesco KonradZuse (1910-1995). Ventisette anni dopo, nel 1965 ho iniziato a trafficare con bit e byte. Mi sono occupato di grandi calcolatori e reti di medi e piccoli macchine. Ho scritto programmi, disegnato procedure e progettato soluzioni per assicurazioni, banche, telemedicina, telco. Mi sono occupato di organizzazione, marketing e controllo di gestione ed ho coordinato progetti europei. La mia carriera di dipendente è terminata nel 2003 ed è iniziata la mia carriera di consulente durante la quale ho tentato di aiutare gli altri ad utilizzare le molte nozioni ed esperienze raccolte in tanti settori diversi dello ICT (Information Communication Tecnology) Roma Aeroporto Fiumicino

View Comments (4)

  • grazie Attilio !
    effettivamente ho riscontrato presso la maggior parte dei seniors equipaggiati di smartphone una forma di scoraggiamento "a priori" nei confronti di tutte le miracolose possibilità offerte dalle Apps, anche le più semplici, che sono presenti "d'ufficio"
    "ma non si può soltanto telefonare ?" è il commento più frequente ...
    si può, effettivamente, soltanto telefonare, ma è un peccato privarsi di tutte le altre funzioni, ludiche o pratiche, che sono offerte
    credo che potresti cominciare con il parlarci dello schermo tattile, e sul come usarlo correttamente - è uno dei primi ostacoli che si incontrano - senza forarlo a colpi di indice o senza scatenare aperture di funzioni non richieste o - quel che è peggio - senza cambiare inavvertitamente le impostazioni di base (è così difficile tornare indietro...!)
    se posso, poi, aggiungere una richiesta, vorrei che tu ci spiegassi Evernote : APP miracolosa, mi si dice, ma che non ho mai affrontato perché temo troppo complicata ...
    E GRAZIE ! per questo tuo, ancora una volta, opportunissimo intervento

  • Ciao Ferruccio, grazie per il commento e lo stimolo.
    Effettivamente le app sono diventate quasi irrinunciabili compagne di ognuno e chi no le ha, consapevolmente o no, si sente un escluso ...anche se fa finta di pensare che sono cose per giovani rampanti.
    EVERNOTE è una gran suite di programmi e funzioni che permettono ad un gruppo di persone di lavorare condividendo risorse, strumenti, archivi e molto altro. Secondo me sarebbe giusto farne un uso "industriale/professionale" mentre i comuni mortali che vogliono scambiarsi notizie ed immagini sono sufficienti strumenti più semplici come una banale nuvola....magari quella di Google!
    La mia idea è di segnalare piccoli gruppi omogenei di app, segnalando dove è possibile scaricarle, come usarle, etc.
    Un gruppo per il quale potresti darmi utili consigli sono le app musicali, quelle cioè che simulano strumenti elettronici o ....insegnano a suonare la chitarra!
    A presto.
    Attilio

    • è vero, Apps musicali ce ne sono molte - ma, a dire il vero, non ho avuto nei loro confronti che uno sguardo curioso, rapido e superficiale
      e se trovo interessanti e ben fatte quelle che simulano uno strumento - anche se più facili da usare su una tablette che su uno smartphone (e più significative se "lo strumento" è poi collegato ad uno stereo o ad altoparlanti esterni) - o che permettono di collegarsi a discoteche virtuali come Qobuz, Spotify o Dezeer (sempre con un ascolto via cuffia o altoparlanti esterni), non mi convincono molto quelle dedicate all'insegnamento : nulla può sostituire il rapporto diretto con un maestro ; la musica non è un susseguirsi più o meno corretto, più o meno preciso di note, ma la manifestazione di un sentimento che evolve e si perfeziona in un confronto umano che nessun artificio può rimpiazzare
      ci sono poi le Apps musicali molto semplici ma utili come il metronomo - Metronome o Pro Metronome - e gli aiuti per accordare gli strumenti - Guitar tuner e Tuner tool -
      e quelle curiose - e abbastanza improbabili - come SoundHound, che permette di risalire a una canzone - o a un brano di musica classica - semplicemente canticchiandone o fischiettandone il motivo nel microfono dello smartphone (o tablette)
      me il risultato dipende, certamente, dalla corretta intonazione del richiedente
      comunque sono, tutte, gratuite ...

  • Grazie Ferruccio per commenti e suggerimenti dei quali farò buon uso. La mia idea è di scrivere una serie di note su APP di "argomento simile" per tentare di svelare questo variegatissimo mondo.
    Farò ovviamente buon uso dei tuoi suggerimenti e giudizi musicali e di tutti i suggerimenti che potranno venire da esperti o conoscitori di materie specifiche.
    Le mie conoscenze tecniche spesso mi portano a sopravalutarmi ed ad ad approcciare temi come "l'apprenti sourcier" della favola .....quindi consigli e critiche sono i benvenuti.
    Per l'uso di tablet e smartphone il "ditone" è un vero ostacolo, ma, visto che non possiamo usare il temperamatite per renderne più acuta la punta, consiglio l'uso di quei piccoli stilo che ora si trovano in molti negozi "cinesi" al costo di un paio di euro.

    Ho preparato il primo capitolo della storia che uscirà a breve.

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