Il 25% dei guidatori lo usa (e sono soprattutto uomini), ma quando deve farne a meno, per un motivo qualsiasi, un automobilista su tre va in crisi. Sindrome da navigatore satellitare (è di questo che stiamo parlando), che crea dipendenza e impedisce, a impianto spento, di gestire con sicurezza e coraggio strade e incroci sconosciuti. Ormai ne fa uso un Italiano su quattro, nonostante il 59% ritenga che costi ancora troppo. A esserne attratti sono soprattutto gli uomini (2/3 contro il solo terzo delle donne), residenti nei Comuni piccoli e medi, del Nord-Est e del Sud più che del Nord-Ovest e del Centro. La percentuale degli over50? Un confortantissimo 16% a dimostrare che tutto serve per migliorare la propria qualità di vita (e risparmiare tempo). Qualche suggerimento proprio per over 50. Quest’estate abbiamo provato a caricare le mappe del Paese europeo dove abbiamo trascorso le vacanze: siamo stati guidati dalla stessa voce italiana di sempre per strade oscure e ignote: perfetto! Lo scorso inverno avevamo già provato, in una tranquilla domenica a Como, a inserire nel satellitare tutti gli indirizzi degli edifici costruiti da Terragni, l’architetto che in questa città ha lasciato molte tracce del suo lavoro: in meno di un’ora abbiamo visto tutto, senza esitazioni e ritardi, come se avessimo sfogliato un “libro vivente” di belle immagini d’arte. Dipendenza da navigatore? Sindrome o strategia?
-
Vitalba Paesano in TechnologyTv e Satellite
Navigatore satellitare: sindrome o strategia?
Related Post
-
Al Congresso internazionale di Tokyo citato Grey Panthers, esempio di Aging Digital Application
Vincenza Frisardi, geriatra presso Policlinico Sant'Orsola di Bologna, è stata ospite in qualità di relatrice…
-
L’Elogio all’ignoranza dell’Intelligenza Artificiale
L’adozione dell’IA nelle pubbliche amministrazioni segna una svolta epocale, simile all’arrivo di Internet, pronta a…
-
Siete invitati, a Milano, il 16 gennaio, per scoprire con noi “Nonni Smart”: affrettatevi a prenotare il vostro posto!
Un incontro gratuito, a cura di Fondazione Specchio d'Italia e Grey Panthers, a Milano, martedì 16…
View Comments (1)
Sindrome? Strategia? o forse soltanto Comodità e Praticità.
Ho sperimentato il primo navigatore alcuni anni fa, 8 o forse 10. Era una cosa scomodissima perchè le mappe ed il programma erano caricati su un PC portatile e l'antenna, molto simile ad un mouse, era posta sul tetto della macchina. In un viaggio in Francia ha dimostrato tutta la sua forza malgrado le scomodità d'uso. Appena arrivati a Parigi, in aereo, ho noleggiato un auto e siamo partiti verso la costa atlantica. Purtroppo attorno all'aereoporto c'erano dei lavori in corso e dopo un po ci siamo trovati in un bel sobborgo assolutamente sconosciuto e privo di qualsiasi indicazioni. Ho montato la mia "baracca" e tra lo stupore dei miei compagni di viagio siamo stati riportati rapidamente sulla retta via.
Da allora, in varie versioni, e montato su attrezzature sempre più portatili, mi accompagna in tutti gli spostamenti. Il grande vantaggio del navigatore sulle mappe "statiche" è che riesce sempre a "mettere sulla mappa il puntino rosso "tu ora sei qui" e non è un vantaggio da poco.
Un consiglio pratico. Inizialmente usatelo spesso anche nella vostra città e su percorsi noti e magari "sbagliando strada", in questo modo capirete meglio come "ragiona" il navigatore e come interpretare bene i suggerimenti che non sempre sono comprensibili al volo (per es. quando indica l'uscita da una rotonda).
E per finire una battuta: anche la forchetta ed il coltello non sono necessari per mangiare, ma facilitano molto il compito!!