La liberalizzazione del WiFi significa che è scaduto il comma del Decreto Pisanu che conteneva l’obbligo per gli esercenti a richiedere la licenza in Questura per offrire accesso WiFi. Ma l’obbligo rimane in vita, fino a tutto il 2011, per gli Internet point. Gli esercenti invece non dovranno più identificare gli utenti e registrarne il traffico.
Sarà il Parlamento con i suoi tempi a indicare la normativa per superare il Decreto. Anche perché in Italia si teme che la liberalizzazione del WiFi corrisponda a un incremento dei crimini online: “Nel dibattito parlamentare potranno essere esaminati e approfonditi tutti quegli aspetti necessari al superamento del «decreto Pisanu» nella prospettiva di pervenire ad un giusto equilibrio tra la libertà di comunicazione, lo sviluppo della new economy e idonei standard di sicurezza”.
Il ministro dell’interno Roberto Maroni ha depositato un Decreto Legge in Senato per abrogare l’articolo 7 del Decreto Pisanu. Il Disegno di Legge si intitola “Nuove disposizioni in materia di sicurezza pubblica”
Sembra che il Ddl contenga misure meno penalizzanti rispetto al vecchio articolo 7: infatti si parla di “appesantimenti burocratici dovuti a fotocopiature e archiviazioni dei documenti degli utenti” tra gli elementi che disincetivano fortemente “lo sviluppo delle nuove tecnologie e degli strumenti del web“.