Liberato il WiFi, dunque…

La liberalizzazione del WiFi significa che è scaduto il comma del Decreto Pisanu che conteneva l’obbligo per gli esercenti a richiedere la licenza in Questura per offrire accesso WiFi. Ma l’obbligo rimane in vita, fino a tutto il 2011, per gli Internet point. Gli esercenti invece non dovranno più identificare gli utenti e registrarne il traffico.

Sarà il Parlamento con i suoi tempi a indicare la normativa per superare il Decreto. Anche perché in Italia si teme che la liberalizzazione del WiFi corrisponda a un incremento dei crimini online: “Nel dibattito parlamentare potranno essere esaminati e approfonditi tutti quegli aspetti necessari al superamento del «decreto Pisanu» nella prospettiva di pervenire ad un giusto equilibrio tra la libertà di comunicazione, lo sviluppo della new economy e idonei standard di sicurezza”.

Il ministro dell’interno Roberto Maroni ha depositato un Decreto Legge in Senato per abrogare l’articolo 7 del Decreto Pisanu. Il Disegno di Legge si intitola “Nuove disposizioni in materia di sicurezza pubblica”

Sembra che il Ddl contenga misure meno penalizzanti rispetto al vecchio articolo 7: infatti si parla di “appesantimenti burocratici dovuti a fotocopiature e archiviazioni dei documenti degli utenti” tra gli elementi che disincetivano fortemente “lo sviluppo delle nuove tecnologie e degli strumenti del web“.

Vitalba Paesano: Interessata al web fin dal 1996, quando di Internet si occupavano solo gli ingegneri, sostiene da sempre l'importanza dell'interattività come misura di qualità di vita per il mondo senior. Per questo ha fondato www.grey-panthers.it, testata giornalistica online, ad aggiornamento quotidiano, dove tutto, articoli, rubriche, informazione, è a misura di over50
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