Per cominciare questo percorso che ci permetterà di conoscere meglio gli strumenti dell’informatica e delle comunicazioni mi sembra giusto spendere qualche parola su come è fatta Internet, la Rete internazionale di collegamento che ci permette di collegarci facilmente con tutto il mondo per scambiarci informazioni, fare acquisti, affacciarsi su luoghi lontanissimi.
Intorno al 1960 il sig Joseph Carl Robnett Licklider, del noto Massachusetts Institute of Technology, per poter scambiare documenti e informazioni con suoi colleghi in tutto il mondo, cominciò a progettare e definire le caratteristiche di una rete di comunicazione che come una immensa ragnatela avvolgesse il mondo. Il seme del World Wide Web, il ben noto WWW, era stato piantato e cominciava a germogliare.
Come accade per molte invenzioni tecniche, furono i Militari a farne inizialmente un grande utilizzo, infatti il Governo Americano, intorno al 1970, collegò tutte sue basi nel mondo.
L’architettura della rete si basa su un gruppo di macchine di servizio, i server, cui si collegano gli utenti finali. Caratteristica della rete era, ed è la possibilità che ogni utente possa collegarsi con qualsiasi altro utente ovunque collocato.
Il primo problema da risolvere fu come individuare univocamente ogni utente con un metodo semplice che permettesse un gran numero di indirizzi diversi. Con il sistema attualmente in uso è possibile identificare oltre 4 miliardi di utenti diversi, ma deve essere cambiato perché si prevede che entro brevissimo tempo sarà insufficente.
Nell’ultimo decennio del secolo scorso Internet ha avuto uno sviluppo enorme perché il mondo dell’industria, del commercio e dei servizi si accorse che la rete poteva essere usata anche con finalità commerciali e questo fu l’inizio di tutte quelle attività che saranno poi identificate con il prefisso e. come e.mail, la posta elettronica, e.commerce, il commercio fatto attraverso la rete, e.learning, l’apprendimento fatto attraverso “libri” elettronici, e così via.