Sono sugli scudi gli smartphone salva-budget, in uno scenario macro-economico ancora difficile, dopo l’euro-recessione e la crisi dei debiti sovrani. Da Asha di Nokia (con il sistema operativo S40), agliAndroid low-cost, gli smartphone super economici stanno conquistando popolarità e si aggiudicano, di trimestre in trimestre, una crescente fetta del mercato smartphone. Nel caso di Nokia, Asha ha superato le attese, vendendo oltre il triplo del modello top di gamma, il premium Nokia Lumia.
Mentre Apple nega di voler realizzare un iPhone low-cost, per non scalfire il suo prezioso brand di alta gamma, i vendor non disdegnano il mercato di massa, low-cost, senza per altro dimenticare la fascia alta. Insomma, né Nokia Lumia né Google Nexus 4 o Samsung Galaxy S III impediscono ai vendor di lanciare – anche – modelli low-cost, per tutte le tasche, per conquistare market share. Le quote di mercato non vanno mai snobbate, perché fanno bene all’ecosistema, e convincono i developer a sviluppare apps per un sistema operativo piuttosto che per un altro. Anche RIM lancerà Blackberry 10hi-end, ma anche Blackberry più economici, dedicati ai mercati emergenti e in via di sviluppo.
La lotta al Digital Divide si combatte anche così: portando nel Sud del mondo modelli di dispositivi e smartphone accessibili a tutti. Benvengano dunque i 14 milioni di Nokia Asha venduti nell’ultimo trimestre, contro i 4,4 milioni di Nokia Lumia. IHS Suppli prevede che entro il 2016, il 31% del mercato globale smartphone sarà trainato dai dispositivi di fascia bassa, con processori datati (risalenti a 2-3 anni fa), schermi a risoluzione inferiore, fotocamera da meno Megapixel. A MWC 2013 il piatto forte dell’evento sarà il debutto di Mozilla Firefox OS su un modello di fascia bassa di ZTE, proprio per venire incontro alle esigenze di chi vuole uno smartphone, senza troppe pretese, e senza spendere un intero stipendio da precario.