Il punto di vista degli Italiani che usano lo SPID, in una ricerca del Politecnico
Una significativa ricerca del Politecnico di Milano ha raccolto il punto di vista degli Italiani che usano lo SPID. Ne parliamo con Giorgia Dragoni, direttore dell’Osservatorio Digital Identity, che ha realizzato lo studio
Quali sono le modalità di accesso tramite SPID preferite dagli Italiani che lo usano? Quali i punti di debolezza incontrati dagli utenti nel processo di riconoscimento? Quali sono infine gli elementi di maggior gradimento dell’esperienza degli utenti di SPID?
Abbiamo girato queste e altre domande alla dottoressa Giorgia Dragoni, Direttore dell’Osservatorio Digital Identity del Politecnico che ha condotto questo primo studio, molto utile anche per capire come e se cambieranno gli strumenti della nostra identità digitale. Mesi fa, all’approssimarsi della scadenza degli accordi con i Provider delegati a rilasciare lo SPID, era stata ventilata la possibilità che lo SPID sparisse, sostituito da un uso più diffuso della CIE, la Carta d’Identità Elettronica, che peraltro non tutti hanno ancora nel nostro Paese. Dopo le difficoltà dei cittadini digitali ad approcciarsi alla registrazione e all’uso dello SPID, l’idea di arrivare a considerare l’esperienza una” fatica inutile” aveva provocato non poco allarmismo, disagio e irritazione.
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Vitalba Paesano: Interessata al web fin dal 1996, quando di Internet si occupavano solo gli ingegneri, sostiene da sempre l'importanza dell'interattività come misura di qualità di vita per il mondo senior. Per questo ha fondato www.grey-panthers.it, testata giornalistica online, ad aggiornamento quotidiano, dove tutto, articoli, rubriche, informazione, è a misura di over50