Una salto in avanti del 20 per cento e un giro d’affari che ormai ha superato gli 8 miliardi di euro. Ecco i numeri dell’e-commerce, il settore degli acquisti fatti via web, in Italia. Numeri che cominciano ad essere davvero interessanti, trascinati dal commercio elettronico che sta crescendo a ritmi da record e non rallenta nemmeno in un periodo di crisi economica come questo.Già nel 2010 coloro che vendono su internet avevano totalizzato un più 17 per cento, superiore alle previsioni che si fermavano a un +14 per cento. Ora allungano il passo grazie all’aumento degli acquirenti diventati circa nove milioni. E questo significa che un utente su tre, fra chi in Italia frequenta la rete, compra online spendendo una media di 1050 euro contro i 960 dello scorso anno. I servizi, assicurazioni in testa, continuano a farla da padrone valendo due terzi del giro di affari complessivo. Ma, per il terzo anno consecutivo, crescono meno dei comparti merceologici. Brilla l’abbigliamento (più 38%), seguito da editoria, musica e audiovisivi (più 35%). Bene anche l’elettronica di consumo e la “grocery” (alimentari e health&care da supermercato) che superano entrambi il più 30%. Dati in crescita ma comunque inferiori a quelli americani, tedeschi e francesi. Insomma, un boom che non è segno di dinamismo ma piuttosto frutto di un ritardo. Secondo l’Eurostat, infatti, il 65 per cento dei cittadini europei collegati ad internet ha effettuato un acquisto online negli ultimi 12 mesi, contro il 35 per cento di quelli italiani. E le vendite in Inghilterra e Francia sono state superiori a quelle effettuate da noi rispettivamente di otto e quattro volte. Continua poi ad aumentare il saldo negativo tra import ed export, vista la nota carenza di offerta da parte di tante imprese italiane. In pratica ancora oggi molti marchi del made in Italy sul web semplicemente non vendono. Assenza che, considerando quel che sta accadendo in rete, bisognerebbe cercare di colmare quanto prima.
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redazione grey-panthers in Technology
E-commerce: +20% rispetto al 2010
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