La tecnologia cerca di stare al passo dei senior che non vogliono sentirsi estranei al mondo digitale: over 60 che possono spendere qualcosa in più, comprarsi o farsi regalare un cellulare pur di sentirsi più sicuri, o un computer per restare in contatto coi figli e coi nipoti che hanno lasciato casa e vivono ormai in giro per il mondo. Secondo l’Istat, solo in Italia gli ultra sessantenni sono oltre 16 milioni, ovvero il 26,6% della popolazione: un mercato importante da conquistare con di tasti più grandi del normale, funzioni semplificate, applicazioni sviluppate per esigenze particolari. Dal cellulare ai tablet, passando per computer e i sistemi operativi, ci sono ormai molto oggetti tecnologici che hanno una declinazione per i senior.
I cellulari. Proprio il cellulare è la tecnologia che si è sforzata maggiormente di rispondere alle esigenze dei senior: secondo una ricerca condotta da Market Institut, infatti, fra gli over 65 che non possiedono un cellulare, il 71% considera i dispositivi di ultima generazione inutili o incompatibili con le proprie esigenze. Ecco allora cellulari per ipovedenti (con schermo ad alto contrasto), quelli con l’audio potenziato per chi ha problemi di udito, ergonomici, semplici, tutti o quasi tutti con tasti grandi e le funzioni ridotte al minimo per non aggiungere ciò che tanto non verrebbe utilizzato. Come il T100 della Easyteck (200 contatti memorizzabili in rubrica, calcolatrice, allarme, radio, e un tasto di emergenza associabile 5 numeri); o la serie Doro Phoneeasy con audio amplificato; i cellulari ergonomici Hagenuk. O la gamma Easyphone della NGM (in particolare la serie Victor, Oscar e Boris), muniti di un dispositivo d’emergenza che, grazie alla pressione del pulsante dedicato e posto sulla parte posteriore, consente di avvisare con SMS e mettersi in contatto con i propri cari in un momento di bisogno. C’è poi la serie Speakeasy della Binatone con tasti parlanti, e la serie Easy della società ITT Monaco. Infine la ditta italiana Brondi, che ha ben 8 esemplari di cellulari per gli over 60 presentati in apposita sezione “senior” del sito. In tutti i modelli citati, la spesa oscilla tra le 30 e le 90 euro, un prezzo quindi molto più accessibile rispetto ai cellulari di nuova generazione (smartphone e blackberry).
I tablet. A sorpresa, l’arrivo sul mercato delle cosiddette tavolette magiche, più piccole di un computer e poco più grandi di uno smartphone, ha permesso invece ad alcune aziende di fornire i propri servizi su tablet e ad altre di costruirne di nuovi espressamente creati per la terza età. E’ il caso dell’americana Memo Touch LLC , che ha recentemente lanciato “Memo Touch“, munito di piattaforma Android. L’idea di fondo è quella di fornire uno strumento con cui è possibile fissare promemoria e relativi allarmi, nel caso di piccole incombenze, come prendere le medicine o andare dal dottore. Ma anche quello di avere a portata di mano i numeri di telefono più utili e rimanere, quindi, in contatto con i famigliari in caso di bisogno. Per ora è disponibile solo per il mercato statunitense al costo di 299 dollari. Ma ci sono altre società che stanno elaborando prodotti a misura di senior, dai tablet i semplici lettori, fino al supporto di connessione con le strutture sanitarie per eventuali interventi o suggerimenti in caso di bisogno. Oltre a prodotti espressamente dedicati, i senior possono rivolgersi anche al mercato generico come Apple con i suoi iPad o Samsung con Galaxy Tab, grazie soprattutto alla loro facilità d’uso, alla flessibilità con cui è possibile ingrandire e rimpicciolire il contenuto, alla funzione VoiceOver (il lettore di schermo).
I computer. In Italia sono essenzialmente due le offerte studiate ad hoc per i senior. Con 220mila istallazione in attivo e vincitore del Premio E-Inclusion da parte della Comunità Europea, l’associazione Eldy Onlus di Vicenza ha sviluppato e distribuisce (si può scaricare gratuitamente online) un’interfaccia semplificata installabile su piattaforme Windows e Linux. L’obiettivo è quello di offrire un nuovo e più semplice ambiente grafico per chi non ha particolare dimestichezza con la tecnologia. Si può navigare, chattare, spedire email, leggere notizie, controllare il tempo atmosferico. Inoltre è possibile usarlo come programma di videoscrittura e visualizzatore di immagini e video. Infine la Sr Labs di Milano ha messo punto dTouch, un vero e proprio computer a controllo tattile munito del software iAble, che permette di fruire di servizi online come posta elettronica e internet, ma anche di fare telefonate, leggere libri (o farseli leggere ad alta voce) e persino gestire apparecchiature domotiche. Il tutto semplicemente toccando lo schermo, senza mouse (costo: 1.250 euro).
Comunque sia, cellulare, smartphone, tablet o computer, la parola d’ordine è semplificare. Poche funzioni, ma essenziali, e soprattutto dimensioni adatte, nella speranza di ridurre il digital divide che separa chi ha accesso alle nuove tecnologie e chi ne è rimasto escluso.
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Secondo me la scelta del "dispositivo" è una scelta di campo:
1. Non voglio fare alcuno sforzo di apprendimento e quindi rinunciare alle ulteriori possibilità che un dispositivo avanzato può offrirmi.
2. Faccio un certo sforzo di apprendimento e poi sarò capace di sfruttare le ulteriori possibilità che un dispositivo avanzato può offrirmi.
Una anziana signora, dopo aver usato per anni il mattarello per stendere la sfoglia di pasta all'uovo, scoprì una macchinetta elettrica che riduceva di molto lo sforzo con uguali risultati: continuò per anni a fare ottime tagliatelle. Una sua amica non volle cambiare le sue abitudini: le sue tagliatelle divennero sempre più spesse, irregolari e meno piacevoli.
Non vi chiedo di fare una scelta non meditata, ma pensateci!
Infine un commento alla nota in grossetto che chiude l'articolo: una visione che riduce al minimo le possibilità è solo un chiudersi a facilitazioni successive.....FACCIAMO TUTTI UN PICCOLO SFORZO DI DATTAMENTO.
Attilio A. Romita