Sul sito Apple che riporta le novità di iOS 6, l’app Maps viene definita “una vera svolta per le mappe”.Per ora, più che di svolta, in Rete si parla di una inversione a U. La cartografia digitale made in Cupertino doveva essere una delle carte vincenti della nuova versione del sistema operativo della Mela, e quindi di iPhone 5, ma stanno grandinando critiche da fan e detrattori.
Alan Shatter, ministro della Giustizia irlandese, ha fatto presente che nel suo Paese un giardino denominato Airfield Park è stato interpretato letteralmente e contrassegnato come un aeroporto. Nella modalità flyover 3D, intere aree sono distorte e dettagli non proprio di contorno come la Statua dellaLibertà si sono vaporizzati. In generale, gli errori di cartografia e rappresentazione satellitare si sprecano, tanto che su Twitter è nato l’hashtag #ios6apocalypse e qualcuno ha pensato di aprire un Tumblr con gli errori più o meno evidenti.
C’era da aspettarselo? Forse. Dire addio a un servizio con 7 anni di esperienza alle spalle come Google Maps è un bel salto nel buio, anche quando i tuoi partner si chiamano TomTom e Waze. Anzi, lo stesso ceo di Waze aveva commentato a Business Insider: “Quella di Apple è una scommessa: si è scelta come partner il player più debole[secondo BI, riferendosi a TomTom] e adesso escono con il database più scarso e meno fornito, per andare a competere contro Google, che al momento ha a disposizione quello più ricco e referenziato. Con le mappe di Apple finirà che non riuscirai letteralmente a trovare le cose”.
TomTom ha già risposto che, in qualità di provider di mappe, si limita a fornire i dati grezzi ai suoi partner (inclusa Google per le aree che questa non riesce a coprire); come poi questi dati vengono riarrangiati e gestiti sta ai singoli soggetti coinvolti nella partnership.
E anche Apple ha parlato: in una dichiarazione indirizzata ad AllThingsD e ripresa da mezza Rete, la portavoce Trudy Muller ha in sostanza spiegato che il servizio è giovane e che essendo cloud-based non poteva partire perfetto. Migliorerà con il feedback degli utenti, man mano che questi lo utilizzeranno. In più, ha aggiunto che l’azienda sta lavorando a stretto contatto con gli sviluppatori per integrare le migliori app dello store nell’esperienza di Apple Maps.
A dire il vero, come fa notare su Wired UK un collega che ha fatto parte della fase beta, la situazione non è disastrosa. Apple Maps non avrà l’accuratezza di un sistema come quello di Google, ma ti porta a destinazione ugualmente, anche se con qualche difficoltà in più. È comunque meno accurato e della controparte di Mountain View, ma non è neanche il colabrodo apocalittico che viene dipinto tra le risate della Rete.
Nel giorno del rilscio di iOS 6, intanto, Google ha aggiornato le sue Mappe per Android,aggiungendo (anche su pc) la possibilità di sincronizzare la cronologia, in modo che le ricerche di località vengano salvati nel cloud e siano accessibili da diversi dispositivi. Il vantaggio è immediato: puoi cercare un indirizzo prima di uscire di casa (o dall’ufficio) e trovarti le impostazioni della ricerca sullo smartphone appena fuori dalla porta, senza dover calcolare di nuovo il percorso.
Nel frattempo, pure Amazon sta iniziando a smarcarsi da Google e ha lanciato pochi giorni fa la fase Beta delle Amazon Maps Api, il servizio col quale vorrebbe soppiantare la cartografia di Big G. E l’altro gigante, Nokia, dal canto suo ha fatto comparire un provvidenziale post sul suo blog Conversations, nel quale sottolinea la sua presenza rocciosa (e autonoma) nel business delle mappe e soprattutto fornisce una comparativadei tre servizi attualmente sul campo.
Insomma, la torta è appetitosa, questo si è capito: la Rete sta iniziando a farsi affollata di contendenti, tra qualche mese (speriamo per Apple non tra qualche anno) la competizione si farà ancora più interessante.
Fonte: gadget.wired.it