Segnalato da Paola Tieri Avvenire.it
Un campus che insegna a ‘fare impresa’ senza trascurare l’impatto sociale. Diventa realtà il sogno dell’imprenditore 91enne Giovanni Cottino e nascerà nei prossimi mesi a Torino il primo campus dedicato alla cosiddetta ‘impact education’. Ci si propone un nuovo modello formativo, per trasmettere l’importanza della sostenibilità sociale (non solo ambientale ed economica) e per integrarla in tutti i modelli di business, per un futuro maggiormente a misura d’uomo. La Fondazione Giovanni e Annamaria Cottino ha individuato nel Politecnico, una delle migliori università tecniche a livello internazionale, il partner ideale per realizzare il progetto: un percorso altamente distintivo, pensato per studenti, manager, organizzazioni private e istituzioni, in grado di sviluppare talenti e generare conoscenza e cultura attraverso attività di formazione e sperimentazioni innovative. Sede del campus sarà un’area dedicata del Politecnico, all’interno della Cittadella, in attesa della costruzione del nuovo Learning center. «Nel corso della mia carriera imprenditoriale – spiega Giovanni Cottino – ho capito i punti di forza che un manager deve avere per confrontarsi al meglio sul mercato e, in un mondo sempre più competitivo ed internazionalizzato, non possiamo trascurare una formazione completa e soprattutto gli scenari futuri in continua crescita ed evoluzione». Tra gli argomenti trattati a lezione, ci saranno etica, open democracy e democrazia economica, ma anche progettazione sistemica di imprese sociali e progetti per le comunità. Insomma, un approccio a tutto tondo alla sostenibilità sociale, con l’interdisciplinarietà di materie tecnologiche e scienze umane. Il campus mira a costruire un nuovo modello di riferimento ed avrà come partner strategico, per l’articolazione e l’erogazione dell’offerta, SocialFare – Centro per l’Innovazione Sociale, nato dall’impegno della Congregazione dei Giuseppini del Murialdo. La fondazione riconosce nella Congregazione un partner di primo piano per contribuire a dare concretezza alla comune preoccupazione di unire comunità e competenze differenti, nell’impegno a ricercare uno sviluppo sostenibile ed integrale delle persone e della società: «Nel campus – spiega don Danilo Magni, Presidente SocialFare e referente della Congregazione – potremo valorizzare i prototipi educativi e formativi di inclusione e sviluppo di impresa sociale che abbiamo positivamente sperimentato in questi anni e inventarne di nuovi».