Le aperture
Il Corriere della Sera. “’Ritroviamo la fiducia in noi stessi’. Il Quirinale spinge l’Expo di Milano. Letta: basta autolesionismo. L’incontro per lanciare l’Esposizione del 2015. Maroni chiede una ‘deroga ai vincoli di bilancio’”. A centro pagina. “Pdl contro Sacomanni. Nuove ipotesi sull’Imu. Attacchi al Tesoro, ‘piena fiducia’ del premier”.
La Repubblica. “Imu, il Pdl attacca Saccomanni. Letta: il ministro non si tocca. Napolitano: Expo, occasione per ripartire. Battaglia sulle ipotesi di tassazione della casa. Il Tesoro: non toccheremo i villini, molte le soluzioni allo studio”. A centro pagina: “Schiaffo Fiat al vescovo di Nola: no all’incontro, sta con i violenti”.
L’Unità: “’Expo, occasione per l’Italia. La presentazione a Monza. Letta: sarà il cuore della ripresa. Napolitano: basta pessimismo”. A centro pagina, con foto e richiamo ad una intervista al sindaco di Lampedusa: “Il viaggio di Francesco alla fine dell’Europa”. E poi, sulla politica: “Pdl, il siluro di oggi è contro Saccomanni”.
La Stampa: “Fallimenti, l’anno dei record. Tre aziende chiuse ogni 2 ore, non per i debiti ma per i mancati incassi. Imposta sulla prima casa: nel mirino quelle sopra i 100-120 metri quadrati”. In evidenza una intervista al ministro Franceschini: “Aboliremo l’Imu ma non a tutti e ridisegneremo l’Iva”.
Il Giornale: “La trappola Imu Esenzioni, riforme, ipotesi strampalate: il governo le prova tutte pur di non abolirla. Ma il Pdl non ci sta. Berlusconi: sul fisco non si tratta. Letta a rischio”.
Il Messaggero: “Imu, il Pdl contro Saccomanni. Il centrodestra: è inadeguato. La replica: non mi dimetto. Franceschini: attacco al Governo. Il Tesoro pensa ad accise più alte e meno servizi pubblici per rimodulare la tassa sulla casa”.
Egitto
La Repubblica sulla situazione in Egitto: “El-Din premier. Ma i salafiti lo bocciano”. “Stop anche a El Baradei come vice. La frenata dopo l’annuncio della presidenza”. Dove si legge che l’alleanza che ha rovesciato il regime del presidente Morsi da 4 giorni non riesce a trovare un premier in grado di guidare il Paese verso quella transizione ‘davvero’ democratica della quale si sono dichiarati garanti mercoledì sera i militari. Ieri è stato “bruciato anche ilk nome del liberale Ziad Bahaa El Din, economista, fondatore del partito social democratico, presidente della Consob egiziana. Prima la tv di Stato ha annunciato la sua nomina, poi il partito salafita Al Nur, che partecipa alle trattative, avrebbe posto il veto anche su di lui, rinviando ogni decisione ad oggi.
Sul Corriere intervista al politologo francese Dominique Moisi, che spiega che in Egitto “torna la distinzione, inaugurata una ventina di anni fa nei Balcani, tra legalità e legittimità”. “Nella ex Jugoslavia l’intervento della Nato era discutibile dal punto di vista legale perché mancava il via libera del Consiglio di Sicurezza, ma era legittimo perché permetteva di porre fine ai massacri di civili. Quel che è accaduto in Egitto forse non è legale ma è legittimo e quindi fatichiamo a condannarlo”. E tuttavia “se andiamo troppo lontano cadiamo vittime della soggettività. Però attenersi alla legalità comporta la paralisi: lo abbiamo visto conb l’inefficienza dell’Onu e con l’inazione in Siria. Un intervento occidentale in Siria sarebbe più che legittimo, visto che Russia e Iran certo non si preoccupano della legalità”. Su El Baradei “ho sempre pensato che dare l’incarico di premier a El Baradei fosse una pessima scelta. E’ l’egiziano che piace a noi occidentali, rassicurante e moderato, ma precisamente per questo motivo è rifiutato da una parte consistente della popolazione egiziana. In Egitto non gode della popolarità che ha all’estero, lo amano solo i circoli più moderni e liberali. E’ una personalità che divide molto”.
Su Il Messaggero una intervista a Bothaina Kamel, giornalista egiziana e attivista, che tentò nel 2012 di candidarsi alle presidenziali. Sul totopremier dice che “El Baradei sarebbe il più indicato a ricoprire questa carica”. Sulla destituzione di Morsi dice che “non è un colpo di stato, è stata una mossa alla quale si è arrivati dopo un anno di proteste a cui la nuova dirigenza non ha dato risposte. El Baradei è una figura riconosciuta a livello internazionale e potrebbe aiutare il Paese a riguadagnare quella credibilità che negli ultimi decenni ha perduto”. Ancora sui militari, El Sissi, capo delle Forze Armate, è un “personaggio molto diverso da Mohamed Hussein Tantawi, il capo delle Forze Armate che ha guidato l’Egitto dopo la caduta di Mubarak. Non è solo il più giovane, ma è un personaggio completamente nuovo rispetto ai suoi predecessori. Ha detto sin dall’inizio che l’esercito non avrebbe messo un suo uomo a capo del Paese”. Insomma, “se volesse diventare il nuovo leader dell’Egitto potrebbe farlo, ma non è nelle sue intenzioni”.
La Stampa offre un reportage “tra i Tamarod che non vogliono né l’islam né i militari”. “’L’Occidente ci ha tradito, finiremo in braccio ai russi’”. La piazza “si sente fraintesa se non addirittura ‘tradita’ dall’Europa e dagli Stati Uniti”, scrive il quotidiano. Dice l’avvocatessa Raja Omran, attivista dei diritti umani, rivolgendosi ai Paesi occidentali: “E’ folle, gli islamisti vi considerano il diavolo e voi ne sostenete la legittimità”.
Imu
“Imu, abolizione fasulla: un trappolone anti-Pdl” scrive Il Giornale, in un retroscena in cui si parla delle ipotesi che circolano sul ridisegno dell’Imu. “Palazzo Chigi smentisce ma Brunetta si infuria: avvelenano i pozzi’”. Il quotidiano scrive che le ricette circolate in questi giorni sono “tutte indigeste al Pdl e servite a un giorno dall’affaire FMI, cioé dall’uscita del documento del Fondo Monetario pro-Imu che il centrodestra sospetta essere ispirato da ‘manine’ italiane”. Nelle pagine successive il quotidiano scrive: “Il Cav in allerta sulle tasse: Letta ora rischia davvero”. “Il partito è compatto: cancellare l’imposta sul mattone e no all’aumento dell’aliquota. Berlusconi crede nell’esecutivo delle larghe intese, ma sul fisco non è disposto a cedere”
Su La Repubblica un retroscena spiega che Letta “fa da scudo umano” al ministro Saccomanni: “’Gli attacchi del Pdl a Saccomanni devono cessare subito, oltretutto non tengono conto dell’estrema difficoltà del lavoro di equilibrio che deve svolgere su scala internazionale’”. Il quotidiano scrive nelle pagine interne che “Alfano frena i suoi falchi”.
Su La Stampa: “E ora anche il Cavaliere mugugna sul Tesoro. ‘Non riesco a credere che Letta venga meno alla parola che mi ha dato…’”. In alto, una intervista al Ministro per i rapporti con il Parlamento Dario Franceschini: “Aboliremo l’Imu sulla prima casa ma non a tutti”.
E poi
Su La Repubblica una analisi di Enzo Bianchi parla dei rapporti tra la Chiesa e i lefebvriani, e pèarla di una “rottura definitiva”.