La strada in salita delle riforme

Le aperture

Corriere della Sera: “La strada in salita delle riforme”, “In 113 giorni 14 decreti legge, chiesta la fiducia 12 volte”, “Le misure del governo. Avanti su quote rosa e tetto agli stipendi, indietro sui tagli alla spesa”.

L’editoriale è firmato da Michele Ainis: “Le troppe norme aiutano i furbi”.

A centro pagina, foto del Papa in visita ieri alla Comunità di Sant’Egidio: “Il Papa tra i poveri. Per non dimenticarli”.

In prima anche una notizia di cronaca: “Madre e due figli uccisi in casa. Il giallo e i sospetti”, “Strage nel Milanese. Interrogato il marito”.

In taglio basso, sul Mondiale: “E il Brasile impazzì per Supermario” (è Balotelli, ndr).

La Repubblica: “Riforme, Grillo apre. Renzi: ‘Sì al dialogo ma in streaming’”.

La foto è per il ct della Nazionale e Mario Balotelli: “Balotelli-Pirlo, i fratelli d’Italia, così hanno conquistato il Brasile”.

A destra la storia della copertina R2:; “Sarajevo, la biblioteca della rinascita”, “Dopo 18 anni di lavori risorge uno dei simboli ferito dalla guerra in Bosnia”.

A centro pagina anche la cronaca: “Mamma sgozzata con i suoi due bimbi”.

La Stampa: “Grillo-Renzi, dialogo e sospetti”, “Il leader 5 Stelle: parliamo di legge elettorale. La risposta: ma niente giochetti”.

A centro pagina, le foto-notizie rimandano a due questioni di politica internazionale. Sull’Iraq: “”L’offensiva degli jihadisti: in Iraq l’ora dei massacri”. E “L’allarme del Papa: cristiani in pericolo”. Di fianco: “Israele accusa Hamas per i tre ragazzi rapiti”.

Il Giornale: “Grillo si arrende e tratta”, “Il comico archivia l’antipolitica. Chiesto un incontro a Renzi per discutere di riforme”, “Ma Berlusconi resta scettico: quello di Beppe è solo un bluff”.

A centro pagina: “Speculano sull’euro: ecologisti in rovina”, “Greenpeace travolta dallo scandalo”.

Il Fatto: “Big Pharma. Io cavia umana”, “Per pagarsi da vivere, centinaia di persone si offrono per sperimentare nuove medicine. I colossi farmaceutici decidono la nostra esistenza: terapie contro l’epatite C e i tumori costano troppo, molti rischiano di non curarsi. E i rimedi per le malattie rare restano chiusi nel cassetto perché non convengono”.

Sulla politica: “Legge elettorale, ora Grillo vuole trattare con Renzi”, “Svolta”, “A sorpresa, un post del leader M5S apre al dialogo. Il Pd: ‘Sì, ma solo in streaming”.

In taglio basso: “Giù al Nord”, “’Veneti ladroni’, ora sono i siciliani che li sfottono”.

Dialogo Grillo-Pd

Il Corriere della Sera: “Legge elettorale, la mossa di Grillo: dialogo con Renzo, è legittimato dal voto”, “L’obiettivo: discutere dellla ‘nostra proposta’ e sostituire Fi al tavolo. Il premier: con lui niente noia, ma no a giochini. Chiediamo noi lo streaming”. Il quotidiano sottolinea che sono passati pochi giorni dalle reiterate accuse di ‘”colpo di Stato” e “fine della democrazia” e “Parlamento delegittimato”. Matteo Renzo fino all’altro ieri era “l’ebetino”, il “buffone”, ma da ieri nelle strategie del M5S c’è una novità: Beppe Grillo fa una spericolata inversione di marcia e tende la mano al Pd. Con queste parole: “Sono avvenute due cose importanti, il M5S ha una legge e Renzo è stato legittimato da un voto popolare e non dai soliti voti della Direzione”. La legge cui si fa cenno è la proposta su quella elettorale, approvata online dagli iscritti. Grillo e Casaleggio precisano quindi che è “di impronta proporzionale e non è stata scritta su misura per farci vincere, come è stato per l’Italicum, costruito per farci perdere”. Sulla stessa pagina, un “retroscena” di Emanuele Bazzi: “La sterzata ‘tattica’ dei 5 stelle dettata dai sondaggi”. Si spiega che da mesi alcuni sondaggi chiedono ai parlamentari M5S un cambio di passo nella comunicazione dell’attività, o di far sentire il proprio peso politico, agendo anche con accordi per ottenere il cambiamento che la base dei pentastellati desidera. Le parole di Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera M5S: “Noi vogliamo essere l’ago della bilancia”. La pagina seguente del Corriere riferisce anche dei “sospetti del premier”: e si far riferimento alla creazione di un “asse sul proporzionale”. Si teme cioè che Grillo punti ad un’alleanza trasversale in Aula anche con i bersaniani.

La Stampa, in un “retroscena” di Federico Geremicca: “Il premier sente puzza di bruciato. Ma non può sottrarsi all’incontro”, “Dopo le aperture del capo M5S (e della Lega): vogliono solo la palude?”. Sulla stessa pagina, in basso, intervista alla vicesegretaria Pd Debora Serracchiani: “Sì al confronto, anche in diretta web. E si parta dal lavoro fatto da noi”, “L’Italicum si cambia con gli altri ma niente perdigiorno”.

Anche La Repubblica intervista la Serracchiani, che precisa: “Ma il loro proporzionale non va bene”. Cominciamo -sottolinea- dal mettere i paletti precisi: “Si ragiona a partire dall’Italicum, dalla legge approvata già alla Camera, dall’intesa con Forza Italia, il Nuovo Centro Destra e Scelta civica”. Rispetto al proporzionale, spiega, l’Italicum “va in direzione opposta. E per noi che la sera delle elezioni vogliamo che si sappia chi ha vinto e chi ha perso, il sistema proporzionale certo non può andar bene”.

E il “retroscena” di Francesco Bei sottolinea che se e quando ci sarà l’incontro Pd-M5S, cui è escluso partecipi il presidente del Consiglio, la prima cosa che verrà messa sul tavolo è la richiesta di una legge elettorale che garantisca la “governabilità”. Quanto a Renzo, incassata con un certo gusto la promozione da ebetino a leader legittimato dal voto popolare, pare deciso a non farsi sfuggire l’occasione per ritorcere la trappola contro chi l’ha congegnata: Anzitutto rafforzando la sua posizione negoziale nei confronti di Forza Italia”.

Il Giornale: “Grillo pronto a trattare sulla legge elettorale pur di scavalcare il Cav”, “Cambio di rotta dei Cinque Stelle: dopo gli insulti, sì al dialogo su Senato e Italicum. Perché solo così possono contare qualcosa”. Il “retroscena” è firmato da Laura Cesaretti: “Renzi sta al gioco M5S ma il vero obiettivo è spaccare il movimento”. E i bersaniani ora sperano di poter stravolgere tutto l’Italicum.

Alle pagine seguenti: “Berlusconi resta scettico: Beppe bluffa, noi affidabili”, “L’apertura di Grillo a Renzo per il Cav è solo tattica: ‘Siamo gli unici interlocutori per le riforme’. Continuano i contatti, ma con il premier nessun incontro in agenda”.

Su La Repubblica: “La svolta di Casaleggio dopo il flop elettorale, ‘Parlamentari in rivolta’”, “L’apertura al Pd matura nella riunione con i capigruppo del 5 giugno e viene testata in un incontro con Orlando”. Ci si riferisce all’incontro di parlamentari M5S la scorsa settimana con il ministro della Giustizia.

Inchieste

La Repubblica intervista Roberto Pravatà, l’ex vicedirettore del Consorzio Venezia Nuova: “Soldi e consulenze, così il sistema Mose comprava i politici”.

Su La Stampa: “Mose, c’è un nuovo filone sulla Sanità veneta. E nei verbali spunta Tosi” (il sindaco leghista di Verona, che è stato assessore regionale alla Sanità del Veneto dal 2005 al 2007 con l’ex governatore Giancarlo Galan). “Fari puntati sugli appalti per l’ospedale di Padova. Ilprimo cittadino di Verona: ‘Soltanto spazzatura’”.

Internazionale

La Repubblica dedica due intere pagine alla situazione irachena: “Iraq, esecuzioni di massa e cadaveri decapitati, le foto dell’orrore sul web”, “Gli ‘uomini neri’ dell’Isis: ‘Giustiziati 1700 soldati’. Gli Stati Uniti evacuano personale dall’ambasciata”. Il reportage dall’Iraq è firmato da Marco Ansaldo. Sulla pagina di fianco si riproduce parzialmente un intervento dell’ex primo ministro britannico Tony Blair che ha provocato non poche polemiche: “Vanno preparati raid, la guerra a Saddam fu giusta”.

Ne riferisce anche La Stampa, parlando della “difesa” di Blair: “La crisi non è colpa dell’invasione del 2003”. E il Corriere della Sera: “’Non è colpa nostra’. Il gran ritorno di Blair (che chiama alle armi)”.

Sul Corriere due pagine sull’Iraq firmate dall’inviato a Mosul Lorenzo Cremonesi: “Esecuzioni di massa in rete: parte la jihad dei video”, “Uomini deportati, a mani legate: la strategia del terrore nei filmati dei guerriglieri sunniti. ‘E i soldati disertano per paura’”.

Su La Stampa: “Esecuzioni e fosse comuni. Esplode la ferocia jihadista”, “Su Twitter le immagini delle uccisioni. L’Isis: ammazzati 1700 soldati”.

Sullo stesso quotidiano segnaliamo un’intervista ad Ali Tayyebnia, 54 anni, ministro iraniano dell’Economia: “L’Iran è pronto a collaborare. Ma dipende dall’America”. Cosa sta accadendo nella regione? “La presenza di forze straniere in Siria e il sostegno di alcuni governi ai gruppi terroristici ha creato il caos nella regione”, “noi per primi abbiamo paventato il rischio di ‘spillover’ ed è quello che vediamo oggi in Iraq. Sono sicuro che col tempo queste formazioni terroristiche causeranno danni anche a chi li ha sostenuti”.

Da La Repubblica segnaliamo un’analisi con copyright New York Times firmata da Tim Arango, Kareem Fahim e Ben Hubbardjune dedicata la gruppo jihadista Isis: “Grano, petrolio e fede. Sei anni di preparativi dietro l’avanzata dei jihadisti dell’Isis”, “Grazie ad una duplice strategia calibrata per Siria e Iraq, il gruppo ha consolidato la sua avanzata fino ad entrare in competizione con la rete del terrore di Al Qaeda”, “E’ del 2007 un opuscolo sul futuro dell’Iraq. Uno dei compiti: liberare i sunniti dalle prigioni”.

Sul Corriere, attenzione per Israele: “Nethanyahu accusa: ‘I ragazzi rapiti? E’ opera di Hamas’”. Son ostati richiamati i riservisti per le ricerche dei tre ragazzi dell’insediamento di Kfar Etzion. E il leader palestinese Abu mAzen, spiega il quotidiano, collabora alle indagini.

La Stampa: “Ragazzi rapiti, Israele incolpa Hamas”, “Varchi chiusi con la Cisgiordania e decine di arresti. Netanyahu ad Abu Mazen: vi saranno ripercussioni”. E le frasi del primo ministro Netanyahu: “I sequestratori hanno colpito partendo dai territori palestinesi e l’accordo di governo con Hamas non ha fatto latro che rafforzare i terroristi”.

La Repubblica: “’Gilad, Eyal, Naftali, Israele vi ritroverà’. Retata di palestinesi”, “Studenti in preghiera al Muro del Pianto per i tre rapiti. Il governo teme un nuovo caso Shalit, tensione sempre più alta”.

 

redazione grey-panthers:
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