La sfida europea di Renzi

Le aperture

Corriere della Sera: “La sfida europea di Renzi”, “Il premier: rispetteremo i parametri, ma la Ue cambi. Annuncio sulle pensioni: niente prelievi”, “E la regia dei tagli alla spesa pubblica passa a Palazzo Chigi”.

A centro pagina: “Merkel avverte Mosca ma Putin muove le truppe al confine con la Crimea”.

Con foto a centro pagina: “mafie e clan, addio libera Hong Kong”, “Agguati e intimidazioni alla stampa”.

In taglio basso: “La cocaina della ‘dama bianca’”, “Fermata con 24 kg. Il sospetto: droga per vip. Famosa per il G8 con Berlusconi”.

La Repubblica: “Renzi: le pensioni non si toccano”, “’Soldi a maggio in busta o sono un buffone’. Polemica con l’Europa”, “In tv smentisce l’uomo della spending review sulla previdenza. Il monito di Ue e Bce: gli impegni vanno rispettati”.

A centro pagina: “la squadra di immigrati che si ferma per razzismo”, “L’addio al calcio del Casablanca, composto solo da marocchini”.

In taglio basso: “Presa con 24 chili di cocaina la dama bianca di Berlusconi”.

La Stampa: “Renzi tratta con la Ue sui conti”, “Verso il rapporto deficit/Pil al 2,8%. ‘Soldi a maggio o datemi del buffone’”, “Dal governo stop a Cottarelli: al momento nessun intervento sulle pensioni. Monito della Bce, il premier: rispetteremo gli impegni”.

A centro pagina, con foto: “La Dama Bianca con 24 chili di cocaina”, “Nel 2010 accompagnò Berlusconi al G8. Ieri è stata arrestata a Fiumicino”.

A centro pagina anche la crisi ucraina: “Merkel a Putin: stop o sanzioni”, “La Russia sposta le truppe sul confine”.

Il Sole 24 Ore: “Richiamo della Bce sul deficit”, “Francoforte: l’Italia non ha fatto progressi nel 2013. Il premier: ok sugli impegni ma Bruxelles deve cambiare”, “La Ue apre al piano Renzi ma va raggiunto il pareggio strutturale”.

Di spalla: “Contratti a termine, semplificazioni a metà”, “’Acasualità’ solo per il primo contratto e limite al 20% del personale”, “Altolà del premier per i tagli alle pensioni sotto i 3 mila euro”.

In taglio basso: “Euro ai massimi da due anni”, “La moneta unica sfiora 1,40 dollari, per poi arretrare dopo l’annuncio dell’Eurotower”,“Draghi: la forza della valuta riduce l’inflazione, pronti ad agire”.

Renzi, l’Ue, la Bce.

Scrive il Corriere che il giorno dopo la conferenza stampa sulle “sue” riforme, per Matteo Renzi è arrivato il monito dell’Europa: il commissario agli Affari economici Ue Olli Rehn dapprima ha espresso apprezzamento per “gli interventi sul mercato del lavoro”, poi però ha messo in guardia il presidente del Consiglio con queste parole: “Ricordiamo all’Italia la necessità di rispettare i vincoli assunti nell’ambito del Patto di stabilità e di crescita, soprattutto per il suo elevato debito pubblico”. Il quotidiano parla di una “battaglia” con l’Europa che poi in serata il premier si è trascinato anche a “Porta a porta”. Parla di sé in terza persona: “Renzi è un buffone” se gli italiani non troveranno più soldi a maggio in busta paga. La Repubblica: “’Soldi in più a maggio o io buffone’. Renzi salva dal prelievo le pensioni, scure sui maxi stipendi dei manager”, “Nuove promesse da Vespa. E sfida la Ue: deve cambiare”. Il quotidiano scrive che ieri Renzi nel salotto di Porta a Porta aveva “il ritmo di un caterpillar” quando continuava a spiegare agli italiani cosa farà il suo governo e non solo per le tasse. Ha detto che risparmieremo mezzo miliardo tagliando gli stipendi dei manager delle società pubbliche e anche dei dirigenti dei ministeri, “che sono troppo alti e possono sopportare qualche sacrificio, perché non trovo giusto -ha detto Renzi- che guadagnino più del Presidente della Repubblica”. Ai pensionati, secondo La Repubblica, ha dato una notizia buona e una cattiva: quella buona è che non chiederà altri contributi “a chi ha una pensione di due o tremila euro”, e neanche agli altri. Quella cattiva è che il bonus fiscale che sta per firmare non andrà a loro, ma solo ai lavoratori dipendenti e ai co.co.co. Altre rassicurazioni:”non farò una patrimoniale”, “non tasseremo i Bot” e “i risparmi della spending review nella sanità resteranno nella sanità”. Agli imprenditori, ai quali ha strizzato l’occhio definendo “odiosa” l’Irap, “come tutte le tasse”, ha promesso di ridurla del 10 per cento, ma ha anche fatto sapere col sorriso sulle labbra che non riuscirà a pagare i debiti della Pubblica amministrazione entro luglio, come aveva detto il giorno prima.

La Stampa: “Renzi rassicura l’Ue e la Bce: ‘I soldi ci sono’”. In basso, sulla stessa pagina, il corrispondente da Bruxelles Marco Zatterin: “I dubbi della Comissione. ‘Coperture troppo variabili’. Gli esperti: ‘Le entrate previste non hanno riscontri oggettivi’”. E nella pagina di fianco: “Quei tre miliardi che possono salvare il piano del premier”, “Trattative con Bruxelles per un aumento limitato del deficit al 2,8% del Pil”. Alle pagine seguenti, sulla previdenza: “Polemica sulle pensioni. Ma Renzi precisa: non le toccheremo”, “Cottarelli: possibili tagli. Il premier: per il momento no”.

Il Sole 24 Ore ha in evidenza in prima il monito venuto dal bollettino mensile della Bce, dove si sottolineava che l’Italia non ha compiuto “progressi tangibili” per consolidare la tendenza al ribasso del deficit. Il premier Renzi si è difeso: “non è una bocciatura per il governo, statement scritto 10 giorni fa”. Intanto, scrive Il Sole, Bruxelles accoglie con favore le riforme annunciate dall’Italia, ma sottolinea l’importanza di rispettare le regole su pareggio strutturale e debito. Renzi ha ribadito che il governo rispetterà tutti gli impegni con l’Europa, ma ha auspicato un cambiamento: “l’Europa sia l’Europa dei cittadini e non solo dei vincoli”.

A destra

La Stampa: “La soglia del 3% l’incubo del Cavaliere”, “Se passasse al Senato per il voto europeo poi se la ritroverebbe anche per le politiche”. L’Italicum -si ricorda- prevede uno sbarramento del 4,5% che potrebbe aiutarlo a tenere fuori i “nemici”. Ovvero gli alfaniani.

Sulla stessa pagina, intervista al consigliere politico di Berlusconi Giovanni Toti, che dice:”Berlusconi sarà in lista alle elezioni europee di maggio”, “Rappresenta milioni di italiani, sarebbe grave se glielo impedissero”.

Sul Corriere della Sera: “Contromossa di Berlusconi. Pronto a correre alle Europee”.

Legge elettorale

Sul Sole 24 Ore si riassumono così le parole di Renzi: “Ritocchi Italicum se tutti sono d’accordo”. Ma a Palazzo Madama, scrive il quotidiano, è scontro sui tempi: parte del Pd e Ncd vogliono prima cambiare le regole per Palazzo Madama.

La Repubblica intervista Anna Finocchiaro, Pd, e presidente della Commissione Affari costituzionali del Senato. Dice: “Prima la riforma del Senato e solo dopo l’ok all’Italicum”.

Il Corriere della Sera: “Italicum, la fronda dei 21 senatori Pd”, “il documento lanciato dal lettiano Russo: prima la riforma di Palazzo Madama. Ma Forza Italia avverte: se la legge elettorale slitta, il patto con Renzi è a rischio”.

Renzi, stile e politica.

“Silvio, Matteo e l’arte dei perfetti venditori” è il titolo del commento firmato da Gian Antonio Stella che compare in prima pagina sul Corriere: “Silvio e Matteo, l’arte di vendere tra vanità, ironia e culto del record”, “entrambi, che siano in aula o in tv, parlano direttamente al popolo, da veri comunicatori”.

Su La Repubblica, in prima pagina, un’analisi di Giancarlo Bosetti: “Un premier nell’era della ‘poli-tainment’” (“Come l’info-tainment, che è già entrato da tempo nella nostra vita con le amenità rosa e nere dei tg, come l’edu-tainment, che vuol dire preziosi strumenti di gioco e apprendimento per grandi e piccini, stiamo tuffandoci nella poli-tainment”).

Internazionale

Due pagine de La Stampa sono dedicate alla crisi in Ucraina. “Merkel: stop o sanzioni alla Russia”. E il quotidiano parla di “sintonia” con il segretario di Stato Usa Kerry: “’Pronti passi importanti lunedì’. Ma Putin sposta truppe sul confine orientale”. Lucia Sgueglia da Simferopoli, racconta “lotta e gang di strada, l’ascesa di Aksionov, il nuovo ras della Crimea”. Non è nato in Crimea, ma in Transnistria. Nella pagina di fianco: “Colpire Gazprom e la finanza. La strategia per piegare Mosca”. Ne scrive il corrispondente da New York Paolo Mastrolilli. E Anna Zafesova scrive che “tremano gli oligarchi dello zar” (da Abramovich a Deripaska), poiché “hanno beni ovunque”.

Su La Repubblica: “Ucraina ,a Russia ammassa truppe al confine”, “Esercitazione con 9mila soldati. Kiev crea la guardia nazionale. Un morto a Donetsk” (corrispondenza di Nicola Lombardozzi da Simferopoli). Lo “scenario” descritto sulla stessa pagina da Bernardo Valli: “Putin ha già incassato una vittoria, torna il confronto diretto con gli Usa”, “La Germania subisce il primo smacco politico dell’era Merkel”, “la cancelliera, incerta come gli altri leader della Ue,è stata estromessa dai negoziati”.

redazione grey-panthers:
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