Le aperture
Il Corriere della Sera apre con i verbali dell’indagine sulla P4: “Le carte e le lotte interne al Pdl”, “L’inchiesta su Bisignani: così influiva su ministri e manager”. In taglio basso: “Berlusconi supera la verifica e sale al Quirinale: abbiamo la maggioranza”, “Bossi: aspetto i fatti. Colloquio premier-Di Pietro”.
La Repubblica: “Intercettazioni, nuova legge bavaglio”, “Decreto per bloccare l’inchiesta P4. Così Bisignani ‘guidava’ il governo”, “Dalla procura di Napoli altre migliaia di pagine. L’uomo ombra di Palazzo Chigi: ‘Il Cavaliere non fa più nulla’. Arresto di Papa, la Camera rinvia” Al centro, foto degli scontri tra Cobas e polizia ieri davanti a Montecitorio.
Ma anche un titolo sulla verifica in Parlamento per il governo Berlusconi: “Bossi a Berlusconi: basta parole, voglio i fatti”.
E poi: “Di Pietro, colloquio con il premier e sfida al Pd”.
La Stampa: “Pensioni e intercettazioni, il governo ora accelera”, “Riforma anticipata al 2013: ogni anno tre mesi di lavoro in più”. “Verifica, alla Camera l’opposizione rinuncia al voto. Bossi a Berlusconi: ora voglio i fatti”. A centro pagina, con foto dell’artista dissidente cinese Ai Weiwei: “La Cina libera l’artista dissidente”. Torna in libertà su cauzione.
Il Fatto, ancora sulla P4: “‘E’ un governo inutile’, ‘Mostri, stronze, mignotte'”. E si spiega: “La P4 al telefono: Scaroni, gran capo dell’Eni, liquida Berlusconi. Bisignani sbeffeggia la Brambilla. Insulti ad altri politici Pdl. Nuova inchiesta su gas, petrolio e massoneria: riecco Pacini Battaglia”. E sulla tenuta del governo: “Ma lo tengono in vita per non perdere la pensione”, “246 deputati e 104 senatori non hanno maturato il diritto al vitalizio. Per quasi tutti scatta a fine legislatira”.
Per Il Riformista, “dopo la verifica il premier cede alla linea rigorista di Tremonti”. E il titolo di apertura recita: “Silvio si piega. Rissa nella Lega”, “Giulio impne la manovra. Il Cav. sbotta: ‘Ne vedremo delle belle’. Il Senatùr blocca la cacciata del capogruppo. ‘Volete farlo fuori? Votatemi contro’. Reguzzoni rimane”.
Libero: “La vera P4 sono i pm”, “Spiano il governo”, “Con la scusa di indagare su Bisignani, hanno messo sotto controllo tutto l’esecutivo. Qualche anno fa la sinistra avrebbe gridato al golpe per molto meno. Ma se è contro Berlusconi si può fare”.
In taglio basso: “E’ idillio tra il Cav e Di Pietro. Poi Tonino attacca Bersani”.
Il Giornale punta sugli scontri Cobas-polizia di ieri: “Brunetta aveva ragione”, “L’Italia peggiore c’è”, “Scontri e petardi lanciati dai precari della scuola fuori dal Parlamento. E questi sarebbero insegnanti?”. E poi: “Di Pietro incontra il Cav e fa a pezzi il Pd: ‘L’opposizione non esiste'”.
Il Sole 24 Ore: “Pensioni, stretta sull’età”, “Anticipato al 2013 l’aggancio all’aspettativa di vita”.
Il Foglio: “Mentre il Cav sopravvive”, “Fini s’è fatto esplodere, ma ora è lui che deve salvarsi dalle macerie”, “Il Presidente della Camera ha sbagliato i conti e ha perduto il gruppo in Senato e i suoi migliori intellò. Per fare cosa?”.
Il Manifesto punta su un’intervista a Marco Pannella con un titolo, “Le loro prigioni”, così spiegato: “Sovraffolate e invivibili: le carceri scoppiano. Lo sciopero della fame e della sete di Marco Pannella smuove le acque della politica. Il leader radicale parla al manifesto dalla clinica in cui è ricoverato. ‘Necessario un grande dibattito in tv su amnistia e indulto’. Oggi il dossier dell’Associazione Antigone con le cifre dell’emergenza”. In prima anche un richiamo all’intervista al leader dell’Italia dei valori Antonio Di Pietro: “‘Il programma subito’, “Di Pietro lancia l’Idv 2”.
P4 ed altre indagini
Tra i tanti capitoli dell’inchiesta, dal Corriere segnaliamo il racconto di Bisignani: “Così aiutai la Santanché ad entrare nel governo”.
Sull’Eni, La Repubblica: “Eni, il mistero degli affari nigeriani. Bisignani trattava per un giacimento”, perché si chiudesse un accordo.
Su Il Fatto le telefonate di Bisignani al telefono con l’amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni: “B. non funziona più, è tutto fuori controllo”, “Bisignani al telefono con Scaroni liquida il governo”.
Ancora su Il Fatto un articolo che racconta quanto si a”un brutto momento” per l’Eni, visto che, oltre alle intercettazioni sui legami tra Scaroni e Bisignani, “ci si mette pure la procura di Milano, che ipotizza un ‘gruppo affaristico di dirigenti infedeli’ all’interno del colosso eneregtico: il pm Fabio De Pasquale sta indagando su tangenti che società italiane avrebbero pagato -estero su estero- a manager del gruppo per ottenere commesse da miliardi di dollari in Iraq e Kuwait.
Anche sul Sole 24 Ore: “Giro di tangenti su impianti Eni in Iraq e Kuwait”, “I pm di Milano indagano per corruzione: mazzette da varie società a due impiegati, ‘infedeli’ per il gruppo”.
Su La Repubblica, le parole al telefono di Bisignani: “‘Berlusconi è finito, il governo allo sfascio’. Così Bisignani racconta il tramonto del premier”.
A sinistra
Su Libero l’incontro ieri alla Camera -ed il colloquio- tra Berlusconi e Di Pietro. Secondo il quotidiano “Silvio incorona Tonino re dei moderati”, “Il premier si siede vicino a Di Pietro: ‘Hai dato lezione a Bersani di come si fa opposizione, hai abbandonato l’estremismo, ti faccio i miei complimenti'”.
Quella che immortala i due a colloquio è per Il Giornale “la foto del decennio”. Compare sotto un articolo dal titolo: “Di Pietro parla col Cav, poi fa a pezzi il Pd”, “Sorpresa in aula per il colloquio fra il premier e il leader Idv. Che poi spara sugl alleati: ‘Non abbiamo un programma, né un capo’. Bersani s’infuria: ‘Se non sono un leader perché vinco nei sondaggi?”.
Un resoconto colorito di quel che è accaduto in aula alla Camera, ieri, durante l’intervento di Di Pietro, si trova su La Repubblica. “Ogni volta che si parla di opposizione, si dice ‘sinistra’. Io non ci sto più”, dice Di Pietro. Si smarca, il leader dell’Idv, sottolinea il quotidiano, anche dalla parola ‘sinistra’. Attacca: neppura si capisce “su cosa dobbiamo fare le primarie, per quale programma e con chi”. Poi ne ha per Vendola: “non me la sento di portare il Paese verso un oscuro premier che magari parla bene, affabula tanto, ma che in concreto non so se ha in capo un mondo liberale”. Sconcerto tra le fila edl Pd (“Portategli un cappello, ha avuto un colpo di sole”, “Hai fatto l’accordo con Berlusconi?”).
Ma, a leggere l’intervista di Di Pietro a Il Manifesto, il messaggio sembra diverso: “Voglio ripartire con un Idv2 che, dopo aver dimostrato di saper fare opposizione, dimostra di saper costruire un’alternativa. Con umiltà, anche facendo passi indietro”. E chiede a Bersani una convocazione in tempi rapidi.
Oggi il segretario Pd Bersani vola a Bruxelles per incontrare i leader della sinistra europei: se ne occupa ampiamente Europa. Con un intervento di Lapo Pistelli (“Cercasi laboratorio col Labour”). E con un editoriale del direttore, Stefano Menichini, che continua la riflessione avviata nei giorni scorsi da vari commentatori, che accusano il Pd di essersi ripiegato sulle proprie costituencies tradizionali per recuperare radicamento ed elettori. Accade così che nel Pd odierno pochi amano ricordare una stagione di “innovazione”, che ritengono fosse “viziata di liberismo, coda perversa della Terza via”.
(Fonte: La Rassegna Italiana di Ada Pagliarulo e Paolo Martini)