ATTENTATO KAMIKAZE IN MAROCCO Tutte le piste portano ad Al Quaeda

Le aperture

Il Corriere della Sera: “Bossi: non voglio far saltare il governo. Berlusconi al Quirinale dopo le fibrillazioni nella maggioranza. Poi dice: non mi sono inginocchiato ai francesi”. “Prima missione armata dei caccia italiani. Napolitano: sulla Libia scelte coerenti”.
Da segnalare nelle pagine interne una intervista al Ministro della Difesa La Russa: “Non dico se abbiamo già colpito. Seguiamo gli ordini della Nato”.
A centro pagina: “La Merkel sosterrà Draghi per la Bce”. E’ una anticipazione della Bild sulla nomina alla Banca europea.

Un “monito” di Draghi apre Il Sole 24 Ore: “Ora riequilibrare i conti”. “Per il governatore l’intervento non è più rinviabile. Accelerare la liberalizzazione dei trasporti. Draghi: la spesa va tagliata del 7 per cento per il pareggio nel 2014”. A centro pagina l’intervento in Libia: “Napolitano a Berlusconi: serve coerenza con gli impegni presi”.

La Repubblica: “Libia, prime bombe italiane. In azione due Tornado contro le forze del rais. Martedì la Camera vota sulle mozioni. Il Carroccio: il Pd non faccia da stampella al governo. La Lega: di male in peggio. Berlusconi al Quirinale: troverò una intesa”. A centro pagina la notizia del presunto attentato in Marocco: “Kamikaze in azione a Marrakech, strage nel bar dei turisti: 15 morti. Fra le vittime 10 stranieri. La condanna di Sarkozy”. Il quotidiano dà anche grande rilievo alla notizia della sentenza della Corte di giustizia dalla Unione Europea che ha bocciato la norma italiana sul reato di clandestinità. “I risultati della xenofobia” è il titolo del commento di Gad Lerner.

La Stampa: “Missili italiani sulla Libia. Attacchi da Trapani e dalla Garibaldi: colpiti blindati del raiss. Primi istruttori a Bengasi. Il leader leghista pone le condizioni per il voto, ma precisa: non faremo cadere il governo. Scontro sulla missione. Napolitano avvisa Berlusconi: niente pasticci. Clandestini, la Corte Europea boccia Roma”.

Libero: “Berlusconi spiega tutto”. In 5 punti il quotidiano sintetizza il pensiero del Presidente del Consiglio, dalla “verità” su Parmalat e Draghi al fatto che “Tremonti non è un nemico”, dai rapporti con la Lega (no problem) al “perché bombardare la Libia”.
Maurizio Belpietro dedica quasi una pagina a spiegare la “verità” di Berlusconi sui temi cruciali di questi giorni. Il titolo è: “La versione di Silvio. ‘Ecco perché rifarei tutto”.

Il Giornale apre con un “colpo di scena”: “Sexy veleni su Silvio. Giudice sospetta il pm. Caso D’Addario: si riapre il giallo sulla fuga di notizie. E nel mirino questa volta finisce il magistrato incaricato dell’indagine”.
Secondo il quotidiano il pm Pino Scelsi potrebbe essere il responsabile di una “fuga di notizie” dalla procura di Bari, per la quale lo stesso Scelsi ha chiesto l’arresto di un giornalista, Andrea Morrone, che è stato scarcerato dal Gip poco dopo. Il quotidiano dedica il titolo di apertura a Berlusconi, alla Libia, a Tremonti, con un editoriale firmato da Alessandro Sallusti. E spiega che le critiche di ieri che il quotidiano ha rivolto a Tremonti erano critiche “al politico” Tremonti, e non al ministro. Ma la cosa da ricordare è che “il potere” di prendere decisioni spetta soltanto al premier, visto che come tale Berlusconi è stato “votato” dagli elettori.

Da segnalare che Il Corriere della Sera offre un articolo dedicato ai rapporti tra Pdl e Lega sull’intervento armato in Libia, e parla del “pentimento di Berlusconi: ‘Con Umberto ho sbagliato’. A cena: dovevo avvisarlo prima. Poi reagisce: con la Francia mai in ginocchio”. Berlusconi ha parlato della necessità di seguire “una linea dolorsa ma ormai inevitabile” sulla Libia. E un “retroscena” si sofferma sui timori di un “rapporto compromesso” con Bossi. “Da dieci anni mai così a rischio l’asse che ha fatto la storia del centrodestra”.
Il Foglio dedica il suo titolo di apertura (“Se non è tardi”) alle “condizioni della Lega per fare la pace con il Cav bombardiere”. “Pronto a votare contro l’escalation in Libia (ma il governo reagirebbe). Bossi prepara la lista delle subordinate”.
Il Riformista – con foto di Tremonti e Bossi – titola: “Il papello. Le condizioni di Bossi e Tremonti per rivedere il no alla guerra in Libia”. “Da Milano alle poltrone, dai conti al sud, il Senatur e il ministro del Tesoro puntano a commissariare un premier sempre più in difficoltà. Napolitano lo riceve e ammonisce: serve coerenza. Ieri i caccia italiani si sono levati in volo su Misurata. E il Carroccio: di male in peggio”.
Anche La Stampa dedica un retroscena alle “condizioni del Carroccio” per “firmare l’armistizio”. “Diktat su incarichi e programma. ‘Silvio la pagherà cara’”.

E poi

Dopo l’intesa tra Fatah ed Hamas, Il Riformista dedica un articolo alle ragioni per cui Israele “boccia l’accordo”. Hamas si pone pur sempre l’obiettivo della distruzione di Israele, dicono gli israeliani, e dunque – anche per personalità come Peres – il suo ingresso nel governo con l’Anpo complica le cose.
Il Foglio (e tutti gli altri quotidiani) parla dell’attentato di Marrakech, e spiega: “Campagna di Al Qaeda per riprendersi la scena. Si comincia dal Marocco”. “Gli stessi islamisti di Madrid”. La Stampa intervista il segretario del Parti Liberal marocchino, sindacalista ed avvocato: “Mercenari all’opera per bloccare le riforme”. “Per ora circolano solo voci. Si parla di una pista algerina, di una salafita”. “Potrebbero essere infiltrati dalla Libia”, dice.
Su La Repubblica il commento su “quella piazza insanguinata” è firmato da Tahar Ben Jelloun. E all’interno si spiega: “Tutte le piste portano ad Al Qaeda”.

(Fonte: La Rassegna Italiana di Ada Pagliarulo e Paolo Martini) 

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