Le più recenti scoperte archeologiche
LA PRIMA VENERE DELL’UMANITA’
Alta sei centimetri, seno florido, fianchi e ventre spiccati…. la Venere di Hohle Fels, il più antico esempio di arte figurativa femminile.
E’ il settembre 2008, quando il team di archeologi tedeschi dell’Istituto di Studi Preistorici dell’Università di Tubingen, impegnati nell’esplorazione della Grotta di Hohle Fels, riporta alla luce sei piccoli frammenti in avorio, che, studiati e assemblati tra loro, restituiscono quella che oggi si ritiene essere la prima Venere dell’umanità, una piccola figura dai tratti spiccatamente femminili, la rappresentazione umana più remota della storia.
Datata tra i 40.000 e i 31.000 anni fa, la piccola Venere presenta alcune caratteristiche molto singolari, quali il seno quasi eccessivo, il ventre largo – simbolo di fertilità -, la testa mancante, al posto della quale vi è un anello con cui forse veniva appesa; sul suo utilizzo e significato, diverse le interpretazioni, ma, tra le più accreditate, la possibilità che avesse un valore propiziatorio come talismano per la fertilità o che rappresentasse la divinità stessa della fecondità.
CURIOSITA’- UN NUOVO TESORO DA POMPEI
Uno smottamento prodotto dalle piogge torrenziali del 14 e 15 gennaio scorsi nell’area di scavi di Pompei ha riportato alla luce qualcosa di straordinario: dai lapilli e dalla cenere franata lungo una zona non sottoposta ancora a scavi, sono emerse sette colonne di una parete lunga di un peristilio – perfettamente conservate -, più tre altre colonne del lato corto. Il crollo ha restituito inoltre alcune pareti affrescate dei triclinii che si aprivano sul giardino di una domus a oggi ancora ignota. E ora…si lavora allo scavo e al recupero dell’edificio!
UN PREZIOSO SORRISO
Tacche, incisioni e pietre dure incastonate nei denti per impreziosire il proprio sorriso. Le analisi condotte su centinaia di denti di mesoamericani vissuti 2.500 anni fa hanno dimostrato la particolare e diffusa usanza di questi popoli di abbellire e decorare il personale “riso” per puro vezzo estetico. Gli antichi dentisti infatti, erano in grado di incidere lo smalto con una punta di pietra o di applicare con una colla di resina naturale e osso tritato le pietre decorative.…..all’epoca nessun timore del dentista!
LE PRIME ARMI CHIMICHE
I persani Sassanidi furono i primi ad utilizzare armi chimiche nella storia. L’indagine condotta sul sito di Dura Europos nella regione siriana ha restituito gli scheletri di venti soldati romani che, impegnati a difendere la città dall’assedio dei Sassanidi avvenuto nel 256 a.C., morirono nel combattimento. L’attenta analisi dei corpi rivelò ai ricercatori una morte per asfissia, conseguenza proprio dell’utilizzo di gas velenosi – catrame, zolfo – da parte dei Persiani, per aprirsi una breccia nelle mura cittadine e sorprendere il nemico.
APPUNTAMENTO …
A TREVISO con “I SEGRETI DELLA CITTA’ PROIBITA”- Statue d’oro, tessuti preziosi, mobili, giade, splendidi vestiti di seta, e tanti altri oggetti, per ripercorrere il florido periodo che ha caratterizzato la Cina dei Ming. Ca dei Carraresi, fino al 09.05.10
Contributo di Alice Cecchetti