Quarantatre dipinti e 86 disegni. La mostra “Van Gogh. Tra il grano e il cielo”, curata da Marco Goldin e promossa dal Comune di Vicenza e da Linea d’ombra, presenta eccezionalmente un numero elevato di opere del pittore olandese. Costruita grazie all’apporto decisivo di quello scrigno vangoghiano che è il Kröller-Müller Museum in Olanda, assieme ai prestiti da una decina di altri musei, ricostruisce con precisione l’intera vicenda biografica, ponendo dapprincipio l’accento sui decisivi anni olandesi, che dall’autunno del 1880 nelle miniere del Borinage, per la verità in Belgio, fino all’autunno del 1885 a conclusione del fondamentale periodo di Nuenen, sono una sorta di stigmate infiammata e continuamente protratta. Una vera e propria via crucis nel dolore e nella disperazione del vivere. Sarà come entrare nel laboratorio dell’anima di Van Gogh, in quel luogo segreto, solo a lui noto, nel quale si sono formate le sue immagini. Spesso nella condivisione dei temi in primo luogo con Jean-François Millet e poi con gli artisti della cosiddetta Scuola dell’Aia, una sorta di versione olandese della Scuola di Barbizon. E puntualmente alcune delle loro opere verranno esposte a confronto.
E dopo i tre mesi, a cavallo tra 1885 e 1886, ad Anversa per frequentare la locale Accademia di Belle Arti, verrà, da inizio marzo 1886, il decisivo approdo in Francia, inizialmente a Parigi, fino alla mattina del 19 febbraio 1888 quando, quale congedo, visita lo studio di Seurat assieme al fratello Théo. Per conoscere in modo diretto i quadri degli impressionisti e quelli dei post impressionisti, appunto Seurat in testa. La cui opera aveva incontrato per la prima volta dal vero solo poche settimane dopo il suo arrivo a Parigi, quando percorre le sale, nel mese di maggio, dell’ottava e ultima edizione delle mostre impressioniste
Poi, finalmente, la tanto desiderata immersione nel Sud, prima ad Arles, dal 20 febbraio 1888 fino al principio di maggio 1889, e poi per un anno a Saint-Rémy, fino a metà maggio del 1890. Prima dei pochi giorni trascorsi a Parigi a casa del fratello Théo, per giungere alla conclusione della sua vita con i settanta, febbrili giorni di Auvers-sur-Oise. Quando tutto giunge a compimento nelle orizzontali distese dei campi, stirati sotto un cielo assolato o gonfio di una pioggia, che pare non finire mai. Il giallo dell’oro delle messi e l’azzurro del cielo. La vicinanza e la lontananza dal mondo. Spesso in una sola, straziata immagine.
“Van Gogh. Tra il grano e il cielo” – dal 7 ottobre all’8 aprile 2018
Vicenza, Basilica Palladiana
Orari: da lunedì a giovedì: 9 – 18; da venerdì a domenica: 9 – 20
Biglietti:
Senza prenotazione intero € 14, ridotto € 11 (over65)
Con prenotazione intero € 16 ridotto € 13
Con prenotazione e visita guidata Intero € 23 Ridotto € 20
Informazioni: 0422 429999 biglietto@lineadombra.it