L’area archeologica di Ostia Antica è una delle classiche mete ‘fuori porta’ per chi è in visita a Roma: una o due giornate ad Ostia consentono di conoscere uno dei siti più importanti del periodo imperiale di Roma e saggiare, se si pernotta nel frequentato centro balneare di Ostia Lido, il clima spensierato (soprattutto nella bella stagione) dei lidi marittimi romani. Anche per questo è bene premettere che i momenti più indicati per la visita sono le stagioni intermedie (primavera e autunno) quando il caldo e la folla non sono eccessivi.
Ostia – il cui nome deriva dalla parola latina ostium, foce – fu il porto della Roma imperiale: anche se ora la morfologia del territorio circostante è molto cambiata, duemila anni fa la cittadina presidiava la foce del Tevere, a poca distanza dal punto in cui il fiume sacro dei romani si immetteva nel Mar Tirreno. Ostia, che fungeva da centro di smistamento delle numerose merci in arrivo e in partenza dalla capitale del mondo antico, fu fondata nel IV secolo a.C.; la tradizione attribuisce la sua nascita al quarto Re di Roma, Anco Marzio. Raggiunse il suo massimo splendore come centro commerciale e portuale sotto l’imperatore Traiano, alla fine del I secolo. Poi il tratto del Tevere su cui Ostia era affacciata si insabbiò lentamente, e a questo elemento si aggiunse la lenta decadenza di Roma. Nei secoli successivi gli abitanti la abbandonarono e si trasferirono nel vicino borgo medievale, dove sorse nel Quattrocento il bel castello rinascimentale di papa Giulio II (visitabile).
Una sera al Teatro Romano
Lo splendore dell’antica città romana di Ostia e dei suoi luoghi monumentali rivive con gli spettacoli del Festival Internazionale di Osta Antica, organizzato ogni estate da Cosmophonies (in collaborazione con il Comune di Roma) nell’anfiteatro del sito archeologico. Il cartellone prevede serate di danza contemporanea, musica classica, soul e pop, teatro, opere liriche e musical con grandi artisti e le più note compagnie internazionali. Assistere a uno spettacolo al teatro antico di Ostia consente di ammirare gli scavi immersi nell’atmosfera notturna e sperimentare l’incredibile valore di questo spazio teatrale, che dopo due millenni (fu edificato all’inizio del primo secolo dopo Cristo) si rivela ancora un luogo perfetto per le rappresentazioni. Un’unica avvertenza: le gradinate in tufo consentono un’ottima visibilità, ma sono un po’ scomode; per assistere alle rappresentazioni più lunghe è bene dotarsi di qualche cuscino. Per informazioni, calendario e biglietti: Cosmophonies
Il mare di Roma
Per i romani una giornata al mare è una consuetudine in tutte le stagioni: le località preferite dagli abitanti della capitale sono Ostia Lido, Fregene, Ladispoli, Santa Severa, Santa Marinella, a cui vanno aggiunti 44 chilometri di strada costiera tra Ostia e Anzio. Il litorale è generalmente sabbioso, e in molti punti ha alle spalle una pineta, solitamente meta di pic nic. Le spiagge oggi sono il mare dei romani, ma non sempre è stato così: fino al 1930 questo tratto di litorale era ricoperto da paludi, che in quegli anni vennero interamente bonificate. All’opera di recupero seguì lo sviluppo degli insediamenti turistici, che divennero di gran moda soprattutto negli anni Cinquanta e Sessanta: a Fregene Federico Fellini girò molte scene dei suoi film più belli, tra cui il finale di ‘La Dolce Vita’. Forse oggi l’incanto di quei tempi si è perso, ma il mare di Roma conserva ancora un certo fascino, ad alcune condizioni: evitare i fine settimana più caldi e affollati (luglio e agosto); raggiungere le spiagge in treno (Ostia, Fregene, Santa Marinella) o – perché no? – noleggiando uno scooter; appoggiarsi a uno dei tanti stabilimenti balneari, che spesso dispongono di ristorantini di pesce semplici ma gustosi. La scelta, in questo caso, è davvero molto ampia, ma i più chic sono a Fregene e Santa Marinella.