Due grandi mostre per il nuovo Museo di Palazzo Pretorio, che finalmente dopo vent’anni tornerà ad essere il cuore della vita culturale di Prato e il motore di una rinnovata vocazione turistica per la città.
Sarà un museo bello da visitare, innovativo grazie alle tecnologie multimediali, capace di valorizzare i capolavori della sua collezione, ma anche di promuovere Prato, offrendo una possibilità di sguardo sull’intero patrimonio artistico della città.
Il 2013 sarà l’anno della svolta per il Museo e il Comune ha deciso di organizzare due eventi espositivi in occasione della tanto attesa riapertura.
In primavera, con la mostra L’arte di gesso si potranno ammirare le opere di Jacques Lipchitz, i cui eredi hanno scelto Prato e il suo Museo quale sede per un’importante donazione. Grazie ad essa il Museo pratese sarà l’unica istituzione pubblica italiana a poter presentare al pubblico un nucleo articolato di opere del grande mastro lituano-statunitense.
A diventare patrimonio del Museo Civico di Prato saranno 21 sculture e 43 disegni del Maestro. L’esposizione consente di vivere, quasi in presa diretta, la genesi delle monumentali realizzazioni di Lipchitz , dallo schizzo dell’idea iniziale, al disegno via via più definito e particolareggiato, al concretizzarsi dell’opera nello studio e tra le mani dello scultore. Tutte i lavori di Lipchitz sono stati sottoposti, in questi mesi, a restauro da parte dei tecnici dell’Opificio delle Pietre Dure.
Tra le opere in mostra, il modello del monumentale cancello della Roofless Church costruita nel 1960 dall’Architetto Philip Johnson in Indiana. Il visitatore potrà ammirare il magnifico portale, ricomposto nelle dimensioni reali utilizzando i materiali originali.
L’esposizione temporanea (dal 22 marzo al 26 maggio) è curata da Kosme De Baranano ed è promossa dal Comune di Prato.
Conclusa la mostra, le opere saranno esposte nel nuovo allestimento del Museo di Palazzo Pretorio.
Dal 14 settembre 2013 al 13 gennaio 2014, il momento magico della storia dell’arte pratese sarà, per la prima volta, documentato da una prestigiosa esposizione a Palazzo Pretorio: Da Donatello a Lippi. Officina pratese si configura come uno dei maggiori eventi espositivi italiani dell’anno e farà rivivere la fucina artistica che, nel Quattrocento, si sviluppò intorno alla fabbrica della Cattedrale di Santo Stefano, quando in città operarono i massimi artisti del momento, da Donatello a Michelozzo, Maso di San Bartolomeo, Paolo Uccello, Filippo Lippi e il figlio Filippino.
La mostra è promossa dal Comune di Prato, con il sostegno della Fondazione Cassa di risparmio di Prato, e la collaborazione di Mondo Mostre.
Per Da Donatello a Lippi. Officina Pratese, curata da Andrea De Marchi e da Cristina Gnoni Mavarelli, tornano in città capolavori creati in quegli anni e oggi dispersi in musei di mezzo mondo.
“Sarà uno spettacolo per gli occhi ed i sensi. Ed insieme una ricognizione rigorosa di un momento artistico che ha ancora molti aspetti da svelare, afferma l’Assessore alla Cultura di Prato”.
“Le due mostre e la riapertura, nel 2014, del Museo di Palazzo Pretorio – sottolinea il Sindaco di Prato – saranno appuntamenti davvero importanti per la Città, all’insegna della bellezza, della cultura, della speranza.
E’ insieme una sfida e una grande occasione per far scoprire agli italiani, e non solo, come Prato sia una splendida città d’arte, capace di stupire anche chi della Toscana crede di conoscere già tutto”.
Informazioni: tel. 0574/1835152 – 1835027 museo.palazzopretorio@comune.