Un giro nelle Langhe, tra vigneti e castelli

I paesaggi delle Langhe, tra poggi vitati, castelli che ne dominano le valli, borghi e pievi sono tra le più interessanti d’Italia. Una terra piemontese in cui la produzione di vino ha una tradizione antichissima. Barolo, Nebbiolo, Barbaresco, Dolcetto e Barbera sono solo alcuni dei più celebri prodotti di qui.

In pochi chilometri racchiusi tra le colline a sud di Alba s’incontrano tutte le borgate più famose della zona, dalla stessa Barolo a La Morra, da Monforte a Serralunga d’Alba, fino ad arrivare a Barbaresco, in un succedersi di antichi manieri e di torri immersi nelle infinite distese di vigneti.

Tante le escursioni da fare con l’arrivo della primavera. Prima di tutto la visita alle cantine. Tra le più celebri, le cantine Ceretto, con il Barolo. Oltre alle degustazioni, si può visitare la proprietà che coniuga tradizione e design. Il vino si degusta all’interno del Cubo di acciaio e cristallo da cui si gode di una vista impagabile sulle Langhe. Interessante è anche la visita alla cappella sconsacrata decorata dall’artista americano Sol LeWitt.

Alba

Il cuore delle Langhe è costituito da due cittadine simbolo: Alba e Barolo. Alba possiede salde radici storiche e un’antica tradizione gastronomica: i tartufi con le sue botteghe, la pasticceria, il vino con le sue enoteche fanno da corollario a un centro storico medioevale. Barolo è un antico borgo fatto di vicoli, antiche botteghe tra cui tantissime cantine e wine bar. La cittadina è dominata dal castello che ospita oggi il Museo del vino, con un percorso didattico decisamente insolito. La visita si snoda tra la terrazza panoramica del castello, che regala una vista mozzafiato sulle Langhe, fino alle storiche cantine dove, a metà del XIX secolo, nacque il vino Barolo. Un percorso tra arte, musica, letteratura, storia, cucina, miti universali e tradizioni locali, ma anche nella storia di un castello che fu abitato dai Marchesi Carlo Tancredi e Juliette Colbert, meglio conosciuta come Giulia di Barolo, e Silvio Pellico, protagonista del Risorgimento italiano. Non si può lasciare il museo senza la degustazione e l’ammirazione delle grandi etichette storiche e le annate memorabili degli undici paesi delle Langhe che producono il Barolo.

Le Langhe un tempo erano molto contese, frazionate in tanti piccoli feudi in lotta tra loro, fazioni che hanno lasciato in eredità un gran numero di castelli medievali, di torri e di piccoli forti che punteggiano paesi e città. Negli ultimi tempi è stata avanzata la proposta di candidare il territorio delle Langhe, insieme a quello di Monferrato e Roero, nella lista del Patrimonio Mondiale dell’umanità Unesco.

Vi abbiamo fornito qualche informazione per partire verso la scoperta delle Langhe. Se però preferite avere un viaggio tutto organizzato, con pernottamenti in dimore storiche e guide dedicate, qui trovate tutte le informazioni:

Emotional Wine Tour @Vinum

redazione grey-panthers:
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