Un’altra proposta Trenord destinata a riscuotere di certo l’interesse degli amici grey-panthers, sia di chi ama spostarsi senza auto nelle belle località dei nostri laghi tra Lombardia e Piemonte, sia di chi voglia premiare i nipotini promossi con una giornata davvero speciale in una delle località più belle e suggestive del Bel Paese.
Stiamo parlando del Lago Maggiore Tour. Il viaggio inizia da una stazione a piacere della Lombardia purché porti ad Arona o a Laveno. E’ possibile scegliere liberamente tra due itinerari: “Via Arona” [Arona»Isole»Laveno] o “Via Laveno” [Laveno»Isole»Arona]. Il senso del percorso è vincolato dall’itinerario scelto. Lungo la traversata è possibile sostare – in successione di fermata – a Santa Caterina del Sasso, Isola Bella, Isola dei Pescatori e Villa Taranto. Completato il tour, rientro in treno, felicemente a casa.
CON TRENORD CONVIENE
Biglietto speciale treno a/r da tutta la Lombardia + navigazione Arona-Laveno oppure Laveno-Arona
Ragazzi [4-13 anni]: 14,30€
Adulti: 25,40€
E per i clienti Trenord, ingresso a Villa Taranto (Verbania) con lo sconto del 40% a soli 6,50– Per i clienti Trenord, biglietto d’ingresso a Villa Taranto a soli 6,50€ , invece di 11€. Basta esibire presso la biglietteria di ingresso di Villa Taranto proprio biglietto speciale Trenord “Lago Maggiore Tour” o un biglietto ordinario Trenord con destinazione Maccagno, Luino, Porto Valtravaglia, Laveno, Ispra, Arona, Meina, Lesa, Belgirate, Stresa o Baveno obliterati nella stessa giornata della visita alla Villa.
IL FASCINO IRRESISTIBILE DI VILLA TARANTO
Un giardino, una villa e tanti eventi da non perdere
FLOWERS & JAZZ “IL BANDINO” 19 maggio 2019
Domenica 19 Maggio alle ore 14:30 Concerto all’ombra del Petalo Pavillon.
La Jazz band “Il Bandino” nasce nel 2015 dalla condivisa esigenza di trasportare la sensibilità dei singoli membri al centro di una ricerca musicale avente oggetto principale le raffinate tonalità Jazz.
Lo stile del gruppo è il frutto della sintesi delle differenti influenze ed inclinazioni musicali dei singoli membri, che spaziano dalla musica classica a quella da banda (come ricorda il nome stesso del quintetto) fino al rock & roll e al cantautorato italiano per confluire armoniosamente in forme jazzistiche.
Il Bandino è composto da 5 talentuosi ragazzi tra i 18 e 20 anni:
Simone Locarni (pianoforte) di Mergozzo
Gianluca Ciani (tuba) di Mergozzo
Luca Magnani (sassofoni) di Domodossola
Loris Mazza (batteria) di Intra
Alberto Rochester (voce) di Omegna
TURISTA NELLA TUA CITTÀ 02 giugno 2019
Ogni prima domenica del mese, l’Ente Giardini Botanici Villa Taranto, in collaborazione con le Istituzioni locali, apre i suoi cancelli a tutti i residenti nel comune di Verbania, che pertanto avranno la possibilità di visitare gratuitamente il parco, previa presentazione della carta d’identità presso la biglietteria d’ingresso dei Giardini.
FIORI D’ACQUA 09 giugno 2019
Da giugno a settembre, sarà possibile assistere alla fioritura degli inconsueti fiori d’acqua.
La zona della cappella e la parte alta del Giardino saranno scenario di magnifiche ninfee, originarie dell’Asia, ormai diffuse in tutto il mondo. Si potranno ammirare le ninfee Director Moore, con il loro caratteristico colore blu venato di porpora, e le ninfee Lotus, che fin dall’antichità popolavano gli stagni della valle del Nilo ed erano per gli antichi Egizi esempio di perfezione e simbolo di immortalità. La Nymphaea Lotus fu anche, nella Grecia Antica, simbolo di innocenza e di modestia. In alcune parti dell’Africa e dell’India questa pianta viene utilizzata come alimento. Si crede anche che questo fiore abbia effetti afrodisiaci.
Un altro fiore d’acqua di questo periodo dell’anno è il fiore di Loto, anche chiamato Nelumbo, caratterizzato da grandi e vistosi fiori. Tale specie, conosciuta come Loto Sacro (nelumbo nucifera) è utilizzata nella medicina cinese, in quella Ayurveda e nella cucina asiatica. Inoltre è considerato un fiore sacro per il suo simbolismo nel Buddhismo e nell’Induismo. In particolare nel buddismo è simbolo dell’essenza della vita umana. Il fiore di Loto è anche ricco di vitamine e minerali ed è possibile mangiarne in abbondanza senza preoccuparsi delle calorie. I buddisti lo consumano a rondelle come frittelle, in Giappone viene spesso servito a Capodanno, essiccato e tagliato.
Una storia raffinata e insolita
Il 28 ottobre 1884 il Capitano Neil Boyd Mc Eacharn nacque a Garlieston da una facoltosa famiglia scozzese, proprietaria di una grande compagnia di navigazione, ricche miniere di ferro e carbone e vastissimi territori in Australia. Giunse in Italia per la prima volta ad otto anni. Fu un incontro con una terra che segnò il corso della sua vita. Si delineava il suo principale interesse: la botanica. Nel 1928 si mise alla ricerca in Italia di terreni che si prestassero alla realizzazione di un grande e meraviglioso giardino. Nel 1930, a seguito di un’inserzione apparsa sul Times, acquistò dalla marchesa di Sant’Elia la proprietà chiamata “La Crocetta”, situata sul promontorio della Castagnola a Pallanza. Ben presto iniziò a trasformarne l’aspetto, con opere di sbancamento e di costruzione. Il più delicato lavoro fu il ripopolamento botanico.
Si reperirono semi e piante da ogni parte del mondo. Nel 1939 il Capitano, costretto a lasciare l’Italia allo scoppio della seconda guerra mondiale, donò la proprietà allo Stato a condizione che rimanesse privata. Affidò il bene prezioso all’amico e amministratore avvocato Cappelletto e a malincuore s’imbarcò per l’Australia. La fine della guerra vide il ritorno del Capitano a Pallanza. Su richiesta di amici ed autorità egli aprì i cancelli al pubblico. Il 18 aprile 1964 la morte lo colse nella veranda affacciata sull’adorato giardino. Alcuni mesi prima, il 27 luglio 1963 la città di Verbania gli aveva conferito la cittadinanza onoraria.
Molte migliaia di piante, importate da ogni parte del mondo costituiscono collezioni rarissime. Tra le opere più significative non si può dimenticare:
- la “Valletta”, realizzata dopo imponenti lavori di scavo; l’impianto d’irrigazione, la cui acqua viene pompata direttamente dal lago in un capace serbatoio e quindi irradiata in ogni angolo della proprietà
- i “Giardini terrazzati”, con le loro cascatelle, la piscina, le vasche per ninfee e fior di loto;
- il “Giardino d’inverno”
- il “Giardino palustre”; fontane ornamentali e giochi d’acqua.
Realizzato così il “suo” giardino, che chiamò Villa Taranto, in memoria di un suo antenato, il Maresciallo McDonald, nominato Duca di Taranto da Napoleone, il Capitano volle che il significato dell’opera gentile e poderosa venisse proiettato nel tempo e, con un esempio di squisita generosità, donò la proprietà allo Stato italiano esprimendo il desiderio che la sua opera avesse continuità nel futuro.
Oggi il patrimonio botanico dei Giardini di Villa Taranto è vastissimo: comprende circa 1.000 piante non autoctone e circa 20.000 varietà e specie di particolare valenza botanica. La Villa non è visitabile, in quanto è adibita a sede della Prefettura della nuova Provincia del Verbano – Cusio – Ossola. Dal 1952 i Giardini sono aperti al pubblico, da aprile a ottobre, e l’afflusso dei visitatori supera ormai le 150.000 unità per anno. Dall’Australia, dalle Americhe, dall’Europa, da ogni parte del mondo, numerosi gruppi di studiosi e di appassionati, raggiungono Villa Taranto, attirati dall’interessante raccolta botanica, dalla perfetta organizzazione e dalla cortesissima ospitalità. Visitando i Giardini, ognuno ritroverà intimi scenari e figurazioni di fantasia celate in trasparenze d’acqua, o nelle distese dei misteriosi fiori, sacri alla mitologia egizia. Dalla romantica Valletta alla distesa delle Eriche, dalle serre con la “Victoria cruziana” ai viali di azalee, aceri, rododendri e camelie, dai giardini delle dalie, con oltre 300 varietà, ai mille colori delle fioriture autunnali, sullo sfondo dei Giardini all’Italiana, o nel dorato velario autunnale, Villa Taranto regala altrettante indimenticabili immagini della sua sempre rinnovata bellezza.