Attori celebri, intersezioni tra recitazione e le altre arti, un occhio alle produzioni di oltre confine per capire dove va il mondo del teatro: è la stagione 2019-2020 del Teatro Franco Parenti di Milano, che, con la direzione di Andrée Ruth Shammah, “guarda il futuro con fiducia”. ‘È già domani’ è il claim della prossima stagione, ricca di proposte, che consente anche di vedere spettacoli di successo persi in precedenza, spesso cresciuti nel frattempo. Per i primi, tra i tanti, Isa Danieli e Giuliana De Sio in “Le Signorine” (23 ottobre – 3 novembre), Gioele Dix in “Vorrei essere figlio di un uomo felice” (26 novembre – 1° dicembre), Giuseppe Battiston in “Winston vs Churchill” (8 – 19 gennaio), Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini anche regista in “Dracula” da Bram Stoker (25 febbraio – 1 marzo), Ivana Monti in “Una vita che sto qui”, Filippo Dini in “Locke” (10 – 29 marzo) produzione Teatro Franco Parenti, trasposizione teatrale del film di successo. E ancora, Silvio Orlando in “Si nota all’imbrunire” di Lucia Calamaro.
Si parlerà di Intelligenza Artificiale e ologrammi e rapporti con la nostra vita grazie a “Marjorie Prime” con Ivana Monti e la regia di Raphael Tobia Vogel (22 ottobre – 17 novembre) e la fantascienza arriverà a teatro “conR.A.M” scritto da Edoardo Erba. Guarda invece al rapporto tra letteratura e scienza “Infinito tra parentesi” di Marco Malvaldi con la regia di Piero Maccarinelli e in scena per la prima volta insieme i due fratelli Maddalena Crippa e Giovanni Crippa. Primo Levi è al centro dell’attenzione di Valter Malosti che porta “Se questo è un uomo” (9–20.10) e “Il sistema periodico”.
Per i classici ci saranno il “Tartufo” di Molière con Giuseppe Cederna e Pirandello con “Così è (se vi pare)” con la regia di Filippo Dini (5–17 maggio) e “Io e Pirandello” con cui Sebastiano Lo Monaco rivive 40 anni di suoi personaggi. Tra gli spettacoli internazionali ne troviamo un paio agli inizi di giugno e di luglio di quest’anno provenienti da Polonia (La cometa, 3-6 giugno 2019) e Giappone e altri per la stagione 2019-2020 da Francia, Israele e da Argentina. Dal Paese sudamericano arrivano alcuni testi che saranno accompagnati da approfondimenti vari: oltre a “Cita a Ciegas”, passato in questo stesso teatro un paio di stagioni fa, troviamo “Proximo”, Progetto Teatro Franco Parenti con Zona K, che segna appunto la collaborazione tra le due realtà teatrali molto diverse tra loro e “Un Poyo Rojo” (9–12 giugno 2020), che saranno accompagnati da incontri, degustazioni, concerti.
E non è tutto, perché il cartellone comprende molti altri spettacoli di forte appeal, che coinvolgeranno i tanti spazi del Franco Parenti, che tra due anni potrà contare su una nuova sala. Intanto, l’anno prossimo, saranno inaugurate 5 nuove piccole stanze per ospitare attori out-off.