“Il figlio”, di Florian Zeller, al Pierlombardo, per un teatro contemporaneo d’autore

Dal 21 febbraio al 3 marzo, “Il figlio” di Florian Zeller, un testo che fa parte di una trilogia. Un lavoro lucido, intelligente e carico di emozioni, capace di conquistare non solo per la bellezza del linguaggio, ma anche per il grado di introspezione, i rimandi fra un personaggio e l’altro, il manifestarsi delle loro debolezze e dell’incapacità di capire se stessi e gli altri

La vita è presentata in tutte le sue sfaccettature con il fine di piantare uno specchio nel cuore dei genitori di figli adolescenti. Il finale è emozionante. Il testo di Florian Zeller fa parte di una trilogia: Il Padre, La Madre, Il Figlio, racconti non collegati fra loro se non dal numero dei personaggi – sei – e dalle implicazioni umane e sociali. Il Padre, in Italia diretto da Piero Maccarinelli, con Alessandro Haber, è poi diventato un film con Anthony Hopkins nel ruolo del protagonista e una sceneggiatura e una regia firmate da Zeller (2020). Anche Il Figlio è diventato un film nel 2022, sempre per la regia di Zeller, con Hugh Jackman, Laura Dern, Vanessa Kirby e lo stesso Hopkins. Mentre nel Padre sono analizzati i rapporti degli altri in relazione alla malattia dell’Alzheimer, nel Figlio Zeller ci conduce sapientemente verso le incomprensioni generazionali all’interno del nucleo familiare.

“Il figlio” come occasione catartica di riflettere sulla genitorialità, oggi

La trama appare semplice: Nicola frequenta l’ultima classe del liceo e vive a casa della madre Anna. Suo padre Piero ha appena avuto un altro figlio con la nuova compagna Sofia. Anna informa il padre che Nicola, da tre mesi, non frequenta più il liceo e che, secondo lei, soffre di una depressione adolescenziale. Piero ne parla con Nicola che, a questo punto, esprime il desiderio di andare a vivere da lui e Sofia. Piero decide quindi di cambiare scuola a Nicola e si impegna, per quanto possibile, a ridare serenità al figlio.

L’intreccio sembra semplice, ma non il tessuto di emozioni e la voglia di svelare quel che spesso – troppo spesso – si nasconde sotto la superficie delle cose.  Il testo è capace di conquistare non solo per la bellezza del linguaggio, ma anche per il grado di introspezione, i rimandi fra un personaggio e l’altro, il manifestarsi delle loro debolezze e dell’incapacità di capire se stessi e gli altri.

Dettagli dello spettacolo “Il figlio”

“Il figlio” –  dal 21 febbraio al 3 marzo
Teatro Franco parenti, Sala Grande, Milano

di Florian Zeller- traduzione e regia Piero Maccarinelli- con Cesare BocciGalatea RanziGiulio PrannoMarta Gastini
scene Carlo de Marino
costumi Gianluca Sbicca
musiche Antonio di Pofi
luci Javier Delle Monache

produzione Il Parioli / Fondazione Teatro della Toscana

Orari: mercoledì 21 Febbraio – 19:45- giovedì 22 Febbraio – 21:00- venerdì 23 Febbraio – 19:45- sabato 24 Febbraio – 19:45- domenica 25 Febbraio – 16:15- martedì 27 Febbraio – 20:00 – mercoledì 28 Febbraio – 19:45- giovedì 29 Febbraio – 21:00- venerdì 1 Marzo – 19:45- sabato 2 Marzo – 19:45- domenica 3 Marzo – 16:15

Prezzi

SETTORE A (file A–I)
intero 38€
SETTORE B (file L–R)
intero 28€; under26/over65 18€; convenzioni 21€
SETTORE C (file S–ZZ)
intero 21€; under26/over65 18€

Tutti i prezzi non includono i diritti di prevendita.

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Info e biglietteria

Biglietteria
via Pier Lombardo 14
02 59995206
biglietteria@teatrofrancoparenti.it

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