Al Teatro Quirino per “Miseria e Nobiltà”.

26 dicembre 2012. di Attilio A. Romita

Ieri sera al Teatro Quirino di Roma ho passato una piacevole serata assistendo alla commedia “Miseria e Nobiltà” scritta da Eduardo Scarpetta nel 1888 e messa in scena dalla Compagnia del Teatro Stabile di Calabria guidata da Geppy Gleijeses.

“Miseria e Nobiltà” nel suo oltre un secolo di vita è stata cavallo di battaglia di molti grandi attori e, uno per tutti, è giusto ricordare Eduardo De Filippo. La commedia è stata varie volte portata sul grande schermo: si sa di un primo film muto (1914) interpretato dall’autore, ma purtroppo andato perduto; più recentemente, nel 1940, la commedia ha avuto come interpreti il figlio di Scarpetta e tre interpreti di tanti film che è giusto ricordare (Virgilio Rienzo, Riccardo Billi e Luigi Almirante); il film più noto tratto dalla commedia (1954) è di Mario Mattoli con un cast d’eccezione che comprendeva Totò, Valeria Moriconi, Sophia Loren, Carlo Croccolo.

Geppy Gleijeses, basandosi sul testo originale di Eduardo Scarpetta, dell’adattamento di Eduardo De Filippo e della sceneggiatura del film di Mario Mattoli, ha realizzato una versione agile e scorrevole della commedia che, pur disegnando alcuni stereotipi della commedia napoletana, li rende credibili se non attuali.

Geppy Gleijeses, attore e regista,  interpreta il ruolo di Felice Sciosciammocca, Lello Arena è Pasquale e Marianella Bargilli è Luisella. Accanto a loro alcuni bravi attori del Teatro Napoletano come : Gigi De Luca, Gina Perna, Gino De Luca, Antonio Ferrante, Loredana Piedimonte, Antonietta D’Angelo, Vincenzo Leto, Jacopo Costantini, Silvia Zora ed il piccolo e bravissimo Francesco de Rosa nella parte di Peppiniello.

La commedia ha come protagonista Felice Sciosciammocca, celebre maschera di Eduardo Scarpetta, e la trama gira attorno all’amore del giovane nobile Eugenio per Gemma, figlia di Gaetano, un cuoco arricchito. Il ragazzo è però ostacolato dal padre, il marchese Favetti, che è contro il matrimonio del figlio perchè Gemma è la figlia di un cuoco. Eugenio chiede aiuto allo scrivano Felice per trovare una soluzione. Felice e Pasquale, un altro spiantato, assieme alle rispettive famiglie, si introdurranno a casa del cuoco fingendosi i parenti nobili di Eugenio. La situazione si ingarbuglia poiché anche il vero Marchese Favetti è innamorato della ragazza, al punto di frequentarne la casa sotto le mentite spoglie di Don Bebè. Il figlio, scopertolo, minaccia di rivelare la verità e lo costringe a dare il suo consenso per le nozze. Come molte commedie tutto si conclude con molti matrimoni …..e tutti vissero felici e contenti.

Molti  applausi e molte allegre risate a scena aperta ed un lunghissimo applauso ha festeggiato gli attori a fine spettacolo.

Si replica al Quirino di Roma sino al 30 Dicembre 2012 e dall’1 al 6 dall’8 al 13 e dal 15 al 20  Gennaio 2013. Lo spettacolo sarà anche presentato a MONFALCONE Teatro Comunale 22 e 23 Gennaio 2013; CODROIPO 24 Gennaio 2013;  S. GIOVANNI VALDARNO (Arezzo). 27 gennaio 2013;  LATINA 29 Gennaio 2013;  S. SEVERINO 30 Gennaio 2013; LUCCA Teatro del Giglio dall’1 al 3 Febbraio 2013 e CROTONE Teatro Apollo 5 e 6 Febbraio 2013.

Vitalba Paesano: Interessata al web fin dal 1996, quando di Internet si occupavano solo gli ingegneri, sostiene da sempre l'importanza dell'interattività come misura di qualità di vita per il mondo senior. Per questo ha fondato www.grey-panthers.it, testata giornalistica online, ad aggiornamento quotidiano, dove tutto, articoli, rubriche, informazione, è a misura di over50
Related Post