Ricordi della Guerra in Vietnam, fascino coloniale francese, memorie di civiltà grandiose e misteriose… Il Sudest asiatico evoca tutte queste suggestioni, alcune (come la prima) vissute in prima persona da chi oggi è senior e che in gioventù seguiva le drammatiche vicende che coinvolgevano quei lontani Paesi. Oggi tutto è cambiato: Vietnam e Cambogia sono mete turistiche tra le più interessanti, in forte ascesa nel gradimento degli italiani. Il periodo migliore per visitare quei Paesi è durante il nostro inverno che corrisponde, laggiù, alla stagione del cosiddetto “monsone secco”, con giornate asciutte, scarse precipitazioni e temperature miti.
Good Morning Vietnam – Il martoriato Vietnam oggi è un Paese in grande espansione economica, capace di valorizzare non solo le proprie risorse, ma anche il proprio passato. I lunghi anni di conflitto, prima con i francesi poi con gli americani, non hanno intaccato il patrimonio artistico e naturalistico del Paese che ospita siti di grande bellezza come la Baia di Halong, da esplorare a bordo di una tipica giunca, e la Cittadella Imperiale di Hue che qualcuno paragona alla Città Proibita di Pechino quanto a fascino e suggestione. Altro binomio arte-natura si ha nel distretto di Danang con la Montagna di marmo, ricca di pagode e grotte sacre che si susseguono in un paesaggio quasi surreale, e il Museo dell’arte Cham con le sue collezioni di sculture provenienti dai siti dell’antico regno Champa (VII-XV sec.). Anche la regione del Delta del Mekong offre paesaggi di intensa bellezza, specialmente se si percorrono fiumi e canali a bordo di piccole imbarcazioni che sostano nei villaggi e nei mercatini locali. Un cenno a parte meritano poi alcune attrazioni tipiche, come il Teatro delle Marionette sull’acqua ad Hanoi o la Chinatown di Ho Chi Mihn City (ex Saigon). Tra gli oggetti del desiderio vietnamiti per gli appassionati dello shopping ci sono i tessuti etnici filati a mano, oggetti in ceramica e terracotta, gioielli tradizionali in argento, perle di mare e di fiume, seta, oggetti in lacca, legno intagliato e bambù.
Elefanti in terrazza – Angkor Wat è sicuramente il capolavoro indiscusso di questa straordinaria civiltà, riprodotto in forma stilizzata nella stessa bandiera nazionale del paese. Misura 1.800 m per 1.300 m e il tempio centrale culmina in cinque torri-santuario che dominano il paesaggio. Raffinati bassorilievi che coprono 1200 mq di pareti offrono a loro volta testimonianza di un’arte figurativa di eccelsa fattura. Non da meno sono anche altri siti, come la cittadella fortificata di Angkor Thom con le sue imponenti mura e le splendide porte monumentali risalenti alla fine del XII sec. Sbalorditivi la Terrazza degli Elefanti, la Terrazza del Re lebbroso e il quadrilatero fortificato del Bayon, il più enigmatico e suggestivo fra tutti i templi Khmer. Bassorilievi di grande realismo e forza espressiva fanno corona a 54 torri-santuario quadrate che recano su ciascun lato enormi volti in pietra, orientati sui punti cardinali. Da ammirare anche il grandioso santuario buddhista Ta Prohm, il più romantico tra tutti i monumenti dell’antica capitale Khmer. Gli archeologi hanno volutamente lasciato questo sito quasi nelle identiche condizioni in cui fu scoperto a metà ‘800. Qui la foresta è l’assoluta protagonista: altissimi alberi di Ficus gibbosa e di Ceiba pentandra avvolgono, con le loro gigantesche radici, le strutture delle gallerie e i muri perimetrali. La presenza di decine di monaci buddisti, con le loro tuniche arancioni o rosse, e il brusio dei fedeli in preghiera esaltano la sacralità del sito. Ma l’emozione più grande resta sempre sedersi in cima al tempio principale e ammirare il tramonto del sole che inonda di luce rossa le pietre scolpite e la pianura circostante.
Cibo & shopping – Per gusto e ingredienti la cucina cambogiana si avvicina a quella cinese e vietnamita. I piatti forti sono a base di riso e di pesce, in prevalenza di acqua dolce proveniente sia dal grande lago Tonle Sap sia dai numerosi fiumi che solcano le pianure del paese. Sono apprezzati i grandi gamberi fritti e la samla machoun banle, zuppa di pesce inacidita con foglie di limoncello. Altri piatti tipici sono la zuppa di maiale allo zenzero e i misti di carne e verdure con erbe aromatiche. L’artigianato locale offre oggetti in legno piuttosto belli e ben lavorati, le krama, tipiche sciarpe khmer in cotone a quadretti, scialli e foulard in seta e oggetti d’argento. Da evitare, qui come nel resto del mondo, oggetti in avorio, tartaruga, coralli e madrepore.
Il tour operator Kel 12 propone un viaggio in Cambogia e Vietnam della durata di 15 giorni (13 notti) con partenze il 21 novembre e il 26 dicembre. Quote individuali a partire da € 4.600. Itinerario completo: www.kel12.com/itinerario.aspx?i=7604