L’Asaps (Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale) ha chiesto al Ministero dei trasporti di effettuare maggiori controlli medici sugli anziani che rinnovano la patente, per esempio richiedendo un’anamnesi del medico di famiglia. Le ragioni sarebbero: l’aumento dell’età media degli automobilisti e i dati sugli incidenti.
“I conducenti che hanno superato i 60 anni sono 6.840.059, ovvero il 19,2% delle totali 35.514.454 autorizzazioni alla guida. Considerando che quattro anni fa “le patenti grigie” erano 258.223 in meno, si intuisce come il loro numero continui ad aumentare, tanto che fra il 2004 e il 2008 l’incremento è stato del 3,9%.” (fonte: OmniAuto.it)
“Attualmente i maschi che hanno la licenza di guida sono di più delle donne e queste ultime, pur essendo più longeve, rinunciano a guidare molto prima degli uomini. In particolare i maschi che ancora guidano rappresentano attualmente il 67,9% del totale degli over 60 patentati, mentre le donne il 27,3%.” (fonte: OmniAuto.it)
Sapere che nei prossimi anni ci saranno più persone anziane al volante non è una buona ragione per aumentare il controllo medico solo sugli over 60. Sarebbe opportuno verificare patologie pericolose per la guida in tutte le fasce di età; stabilire criteri di guida e di sicurezza che siano praticabili; applicare alle auto tecnologie che facilitino una guida prudente e sostenibile.
L’altro argomento usato per allontanare gli anziani dalla guida è l’alto numero di incidenti stradali. Vogliono farci credere che c’è l’emergenza “anziani al volante” perché dalle statistiche per il 2006 risulta che il 23% dei conducenti morti aveva più di 60 anni. Non potendo conoscere esattamente le cause e affidandosi all’interpretazione arbitraria delle statistiche, si conclude che sono pericolosi per se stessi e per gli altri. Gli over 60 sono il 19,2% dei patentati e muoiono per il 23%. I feriti sono il 9,6%. Dati 2006. (fonte: querciablu)