Richard-Ginori e Gio Ponti, la storia della ceramica in mostra

Richard-Ginori e Gio Ponti sono ricordati in una mostra loro dedicata, al Museo Internazionale Design Ceramico di Laveno Mondello. Cento i pezzi presenti, realizzati nel 1923 quando iniziò il sodalizio tra il giovane architetto milanese e la già celebre manifattura

Il MIDeC, Museo Internazionale Design Ceramico di Laveno Mondello presenta dal 15 luglio all’8 ottobre 2023 la mostra “100%. Un centenario e cento pezzi: Richard-Ginori e Gio Ponti in una collezione lavenese“, a cura di Anty Pansera, conservatore del Museo, e Giacinta Cavagna di Gualdana, con l’allestimento di Ivo Tomasi. Saranno esposti oltre cento pezzi, provenienti da una collezione privata lavenese, firmati da Gio Ponti e realizzati per Richard-Ginori. Proprio nel 1923 infatti, esattamente cent’anni fa, ebbe inizio il sodalizio tra Ponti e la celebre manifattura quando l’allora giovane architetto milanese divenne il direttore creativo della Richard-Ginori aiutando l’azienda, che aveva sì due secoli di storia alle spalle ma necessitava di innovazioni sia formali che linguistiche, a diventare il celebre marchio internazionale che tutti conoscono ancora oggi.

In apertura: Gio-Ponti “Balletto. Omaggio agli snob”

1923, inizia la collaborazione Richard-Ginori Gio Ponti

Un successo immediato quello di Ponti che già nel 1923 espose alla prima Mostra Biennale delle Arti Decorative Internazionali di Monza pezzi dalla raffinata varietà di forme e dai motivi nuovi e inediti, raccogliendo successi di pubblico e critica, come quella di Giovanni Papini, sempre acceso polemista, che gli riconobbe di aver infuso a una fabbrica “che stava per divenire decrepita, nuovo vigore”, anche se gli rimprovera un “gusto un po’ eclettico e troppo sollecito spesso di guardare alle mode straniere…ma raffinatissimo in ogni modo e ardito e non ingombro da preconcetti”.

Il percorso della mostra inizia proprio con alcuni pezzi esposti a Monza nel 1923, a celebrare questo centenario, per poi proseguire con altre opere accostate e declinate per forme, tematiche, colori: tutte individuate e scelte con attenzione e nel tempo dal collezionista privato che, con generosità, le ha messe a disposizione per la mostra, manufatti alcuni inediti o quasi, nonostante le innumerevoli rassegne che anche recentemente sono state dedicate all’architetto.

Gio Ponti, per la Società Ceramica Richard-Ginori, Vaso Venatoria, 1928-1930, maiolica, h 34,5 x diam. 30 cm, collezione privata

Il MIDeC di Laveno Mombello rende così omaggio alla storia delle manifatture Richard- Ginori, che fu una delle “scintille” da cui nacque il Museo stesso: nel 1965 infatti la Richard- Ginori fuse la propria azienda con la SCI – Società Ceramica Italiana di Laveno e lasciò poi una cospicua donazione di manufatti che pose le basi di quello che è oggi il Museo, istituito nel 1971 nel cinquecentesco Palazzo Perabò. Gio Ponti non ha mai lavorato per la Società Ceramica Italiana, ma ha sempre seguito con interesse i progetti e i prodotti che si realizzavano sul Lago Maggiore. È nota la reciproca stima che univa Ponti a Guido Andloviz, giovane talento individuato e suggerito da Piero Portaluppi, anche lui chiamato sempre nel 1923 a risollevare le sorti della SCI e a traghettarla verso la modernità.

La mostra 100%. Un centenario e cento pezzi: Richard-Ginori e Gio Ponti in una collezione lavenese è l’occasione per conoscere meglio questi anni febbrili di creatività e inventiva, potendo ammirare pezzi poco conosciuti di Ponti in un contesto che celebra l’arte ceramica in tutto il suo splendore.

Una mostra nella mostra

A corollario di questa mostra, un progetto espositivo che unisce la storia alla contemporaneità “Una fiaba in ceramica e vetro: i dialoghi di Margherita (Grasselli) e Pinocchio (Massimo Lunardon)”, che ha l’obiettivo di far riflettere sull’attualità del vetro, che con la ceramica ha in comune la durezza, la fragilità e la trasparenza. Massimo Lunardon, maestro del vetro, e Margherita Grasselli, scultrice ceramista, hanno iniziato da qualche tempo a lavorare insieme, facendo dialogare i due materiali che caratterizzano la loro attività e creando dei duetti, ossia delle storie in cui i protagonisti sono il Pinocchio (di Massimo) e la Margherita (della sua omonima), la Farfalla e la Balena.

Inoltre nella balconata del primo piano del Museo ci sarà una installazione site-specific di Margherita Grasselli. Protagoniste saranno le sue Bambine, figure senza volto di mondi immaginari, volutamente poco definibili e definite ma con differenti gestualità espressive, affinché lo spettatore possa mettere qualcosa di sé in ognuna di loro.

Gio Ponti “Emerenziana-Serie Le mie donne” ciotola ovale_maiolica

Dettagli della mostra

“100% Un centenario e cento pezzi: Richard-Ginori e Gio Ponti in una collezione lavenese” – dal 15 luglio all’8 ottobre 2023

MIDeC, Museo Internazionale Design Ceramico

Lungolago Perabò 5
Cerro di Laveno Mombello (VA)

Orari: Martedì, mercoledì e giovedì 10.00 – 12.30 Venerdì e sabato 15.00 – 20.00 Domenica 10.00 – 13.00 e 14.30 – 19.00

Prezzi: Intero 6 € Ridotto 3 €

Informazioni: +39 0332 625551 segreteria@midec.org

Gio Ponti “Fumatore stanco” vaso – terraglia 1030 ca
redazione grey-panthers:
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