“Un uomo senza cavallo è come un uccello senza ali”, recita un antico proverbio mongolo. Non so altrove, ma in Mongolia è sicuramente vero. Senza questo animale l’uomo non sarebbe riuscito a colonizzare ed a sopravvivere nelle infinite steppe mongole, né a spostarsi tra il gelo torrido del lungo inverno, né a cacciare, a governare le mandrie di cavalli, capre, cammelli pelosi a due gobbe e yak, a difendersi dai nemici e poi a conquistare il maggior impero della storia, dal Pacifico al Mediterraneo, dalla Siberia all’Himalaya.
Impossibile immaginare la Mongolia, quella di ieri e quella di oggi, senza quadrupedi, che sono in numero enormemente superiore rispetto agli abitanti, cioè i veri padroni del Paese. Il cavallo mongolo, il Takhi (Equus ferus Przewalski), progenitore di tutte le razze selvatiche e domestiche presenti sulla terra (spesso la distinzione tra animali selvatici e domestici risulta piuttosto vaga) e già ritratto tale quale sulle pareti delle caverne dall’uomo paleolitico, differisce parecchio dai nostri: piccolo e basso, poco più alto di un pony, forse non elegante ma compatto e resistente, non richiede ferratura, con il pelo lungo sopporta i proibitivi sbalzi termici di praterie e montagne, è un animale piuttosto intelligente capace di decidere da solo andatura e direzione ed esprime un’andatura a metà strada tra il trotto e il galoppo in grado di coprire tranquillamente distanze di 60 km al giorno, e per più giorni, sempre avanzando sollevando contemporaneamente i due zoccoli di uno stesso lato.
L’uso del takhi costituisce certamente uno dei modi migliori, quello più naturale e tradizionale, per scoprire e percorrere la Mongolia, a stretto contatto con i suoi abitanti nomadi ed i loro peculiari stili di vita, tra infinite praterie, montagne, fiumi, laghi e cascate dove ancora oggi non esistono né strade, né piste. Secondo gli esperti non occorre essere provetti cavallerizzi, perché i docili e bassi cavallini mongoli possono montarli chiunque, sotto la guida degli esperti proprietari-addestratori, perché spesso è il quadrupede a guidare l’uomo e non viceversa. Attenzione: in lingua mongola esistono oltre 300 parole per indicare il cavallo, soltanto una per spronarlo a correre e nessuna per farlo fermare.
Tra i tanti, uno dei luoghi migliori per il turismo equestre è sicuramente la Orkhon Valley, regione vulcanica sui lati del bellissimo fiume omonimo, culla della civiltà mongola fin dall’età del Bronzo e poi terra eletta da Gengis Khan e quindi sito Unesco come patrimonio dell’umanità, tra prati verdissimi punteggiati di fiori alpini e foreste di pini, e poi la regione montuosa del parco nazionale del Khangai Nuruu, tra canyon, laghi e cascate ricco di stambecchi e di pecore argali selvatiche e tanti accampamenti di nomadi con le loro gher bianche di feltro. Le cinque giornate a cavallo prevedono una percorrenza media di 18-20 km, fino ad un’altezza massima di 2.200 m, alternando alcuni tratti a piedi, mentre il bagaglio viene trasportato con gli yak; di notte si dorme nelle confortevoli gher, con mobili e stufa, oppure in tende a igloo.
Il resto del viaggio avviene con comodi fuoristrada e prevede la visita dei pochi ma imperdibili monumenti mongoli: la capitale Ulaan Baatar (la piazza centrale con il monumento a Gengis, eroe ed emblema nazionale, il museo con gli scheletri di dinosauri del Gobi e il palazzo del Gogd Khan, ultimo capo politico e religioso della Mongolia, le dune di Bayangobi, Karakorum, l’antica cosmopolita capitale mongola, con il mastodontico monastero buddista dell’Erdene Zuu, uno dei pochi sopravissuti alla distruzione comunista.
L’operatore milanese “I viaggi di Maurizio Levi (tel. 02 34 93 45 28, ), specializzato con il proprio catalogo Alla scoperta dell’incognito in percorsi culturali ed in trekking in tutto il mondo, propone in Mongolia un itinerario di 13 giorni, come sopra descritto. Partenze individuali e di gruppo da giugno a fine agosto, guide di lingua inglese, pernottamenti in hotel, campi di gher e tende con pensione completa, quote da 1.460 euro in doppia, voli da 1.050 euro tasse incluse.