‘La violenza ha cambiato la mia vita in maniera drastica. Il mio nome poteva essere nella lista delle vittime della ‘ndranghta, ma io non sono morta.’
Rosy Canale la violenza l’ha subita sulla sua pelle. Quarant’anni anni, donna, madre, imprenditrice, nata a Reggio Calabria dove gestiva con grande successo il Malaluna, locale, discoteca e ristorante.
Nel 2004 paga cara la sua ribellione alla ‘ndrangheta: dopo un anno di minacce, subisce un violento pestaggio (le rompono denti, un braccio, una mano, tre costole, il femore) per aver impedito di spacciare droga al Malaluna. È salva per miracolo, ma ci vogliono tre anni di riabilitazione per riprendersi. Si trasferisce prima a Roma, poi a New York, inseguita da nuove minacce.
Nel 2007, a seguito della strage di Duisburg in Germania – sei morti per una faida tra due cosche di San Luca – Rosy decide di non rimanere a guardare e si trasferisce nel cuore della ‘ndrangheta calabrese. Lavora come volontaria nella scuola e capisce che è da lì che le cose devono cambiare, dai bambini già vittime dell’ignoranza, dalle insegnanti remissive, dalla madri educate all’obbedienza che però, incuriosite dai racconti dei figli, si avvicineranno a lei.
Rosy diventa la locomotrice del Movimento delle Donne di San Luca, 400 donne sottoscrivono. Obiettivo: creare possibilità lavorative e culturali in un territorio considerato ad altissima penetrazione mafiosa; portare bambini e giovani su una strada diversa da quella solita, scontata e inevitabile perché unica.
La forza del movimento sono le sorelle, le madri e le figlie dei morti ammazzati che garantiscono, con turni di volontariato, l’apertura del centro ludico e di attività culturali.
Poi tutto finisce perché le promesse delle Istituzioni (in tanti si erano scomodati a dare sostegno) non hanno mai avuto un seguito. Viene staccata la luce e tutto si ferma.
Ancora oggi Rosy vive a New York, ma attorno a lei si è creata una grande energia e in molti si stanno offrendo per far risuonare la sua voce.
Nel 2008 ha vinto il Premio per la Legalità del Comune di Locri.
Alla sua storia si sono interessate anche prestigiose testate straniere: il ‘Los Angeles Times’, il ‘Seattle Post’, il ‘Washington Post’, la rivista svedese ‘Dagens Nyheter’ (allegata al maggior quotidiano del Paese) che le ha dedicato un servizio di 16 pagine nel novembre del 2011, e il britannico ‘The Guardian’ con un’intervista nell’agosto del 2012. Sempre nel 2012 ha ricevuto il Premio Brutium per la città di Cosenza.
Lo spettacolo è liberamente tratto dal volume La mia ‘Ndrangheta pubblicato da Paoline Editoriale Libri
PREZZO
INTERO €32; OVER60/UNDER25 €16;CONVENZIONI €22,50
ORARI
ven 19.45 e sab h.20.45
Teatro Franco Parenti
Via Vasari,15
20135 – Milano
www.teatrofrancoparenti.it
In occasione dello spettacolo
Venerdì 18 ottobre alle ore 18
Sala AcomeA
DONNE E MAFIA
Tavola rotonda
Nando Dalla Chiesa
Università degli Studi di Milano
Ombretta Ingrascì
Autrice di Donne d’onore. Storie di mafia al femminile, Milano, 2007
Rosy Canale
Autrice interprete di Malaluna
Gianni Barbacetto
Giornalista e scrittore
Iniziativa organizzata in collaborazione con Università degli Studi di Milano.
INGRESSO LIBERO.
Informazioni Irene La Scala
tel. 0259995252; irenelascala@gmail.com