Il mito di Cassandra, ieri e oggi, al Franco Parenti
Per la rassegna VARIAZIONI SUL MITO
dall’1° AL 13 MARZO
Cassandra
O del tempo divorato
regia, drammaturgia e interpretazione Elisabetta Pozzi
con il contributo di Massimo Fini- scene e costumi Guido Buganza – musiche Daniele D’Angelo – luci Luca Bronzo
Produzione Fondazione Teatro Due- Sala AcomeA
Scaturisce dalle parole antiche di Seneca, Eschilo ed Euripide, ma anche da quelle più vicine e contemporanee di Christa Wolf, di Jean Baudrillard, T.S. Eliott, Wislawa Szymborska, il disegno che Elisabetta Pozzi fa, con la collaborazione dell’autore e giornalista Massimo Fini, di Cassandra, l’eroina tragica destinata ad avere il dono della preveggenza, ma a non essere creduta per aver rifiutato l’amore del dio Apollo. Cassandra è l’emblema della lucidità, una donna capace di vedere il futuro conoscendo il passato e comprendendo il presente, un personaggio che parte dal mito ma che Elisabetta Pozzi porta all’oggi per indagare la nostra civiltà orfana di identità e il suo declino, proprio come avvenne ai troiani con il cavallo di Troia, dono fatale di cui Cassandra anticipò le nefaste conseguenze, restando inascoltata.
Mercoledì 2 marzo ore 18.00
Chi ha paura di Cassandra?
Lezione magistrale di Umberto Curi (ingresso con biglietto TFP cortesia 3,50€)