Genova: monumenti risorgimentali tornano all’antico splendore

Saranno inaugurati mercoledì 28 settembre i sei monumenti risorgimentali di Genova, a conclusione degli interventi di restauro cui sono stati sottoposti. L’iniziativa è inclusa nel programma “I Luoghi della Memoria”, nell’ambito delle Celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Tra i monumenti restaurati, spicca il monumento a Giuseppe Mazzini, che domina Piazza Corvetto. La statua del grande pensatore è collocata sulla sommità di una colonna dorica, in atteggiamento pensieroso e con le braccia conserte, mentre con una mano tiene alcuni fogli, forse un proclama. Le due figure allegoriche ai lati del basamento, classicamente panneggiate, raffigurano il Pensiero e l’Azione.

In contrasto rispetto al suo nome maschile, il Pensiero ha sembianze femminili, gli occhi fissi a un ideale remoto e le sopracciglia aggrottate, in atteggiamento malinconico; la figura è seduta, il braccio destro, poggiante su grossi volumi, sostiene il capo; il polso è stretto da un anello di catena spezzata, mentre con la sinistra trattiene alcuni fogli. Anche la seconda figura allegorica, l’Azione, ha sembianze opposte alla femminilità del suo nome: è infatti una figura maschile e vigorosa: raffigurato in piedi, un giovane dall’aspetto fiero e risoluto, ha una mano sul fianco, mentre con il braccio destro addita lo stendardo con il motto “Dio e Popolo”. I contemporanei ne sottolinearono l’atteggiamento del tribuno che infiamma il popolo, richiamando a esso “il vessillo della battaglia e della redenzione”. La cerimonia dell’inaugurazione si svolse il 22 giugno 1882, alla presenza di una folla immensa; bandiere, orifiamme e quadri celebravano i martiri dell’unità italiana; il monumento fu scoperto al suono dell’Inno nazionale e di altri inni patriottici, e consegnato al Municipio genovese da Aurelio Saffi e Federico Campanella, in rappresentanza del Comitato. Oggetto dell’intervento di restauro è stato riqualificare un gruppo scultoreo: le vecchie operazioni di manutenzione da tempo richiedevano un deciso rinnovamento, le patine del tempo si erano nascoste sotto lo strato di polvere e smog, i marmi avevano perso la pellicola di sacrificio che era necessaria alla protezione dei medesimi.

Sempre a Genova, a Piazza Corvetto, sono stati sottoposti a restauro i busti commemorativi collocati nel parco di Villetta Di Negro e dedicati a Antonio Mosto, Antonio Burlando, Aurelio Saffi, Giuseppe Cesare Abba. Di rilievo anche il restauro della statua di Rubattino in Piazza Caricamento, di fronte alla quale è prevista la cerimonia inaugurale del 28 settembre. L’effigie è opera di Augusto Rivalta (Alessandria 1837- Firenze 1925). L’opera ricorda il primo armatore italiano di vascelli a vapore, Raffaele Rubattino (Genova 1810-1881) che fondava nella sua città natale, nell’anno 1838, l’omonima società di navigazione che a partire dal 1851 attivò un regolare collegamento con la Sardegna (mentre ad un successivo accordo di Rubattino con l’armatore siciliano Florio si deve la fondazione “Navigazione Generale Italiana”). Per il monumento a Rubattino venne individuata la piazza detta di Caricamento perché lì aveva luogo il carico delle merci portuali sui carri: un’ampia area prospiciente i portico di Sottoripa che veniva a concludere, grazie a una ponderosa opera di spianamento, il tratto terminale della nuova carrettiera Carlo Alberto (l’attuale via Gramsci), e che dal 1857 fu anche stazione di testa e di carico della ferrovia creata in appoggio al traffico del porto.

 

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