Dopo più di due secoli torna a Perugia l'”Immacolata Concezione”, capolavoro di Giovan Battista Salvi detto il Sassoferrato, trasferito dai commissari imperiali di Napoleone al Louvre.
L’occasione è una grande mostra dedicata al pittore marchigiano allestita dal 7 aprile all’1 ottobre 2017 negli spazi del complesso benedettino di San Pietro, che proporrà un confronto con l’opera di Perugino e Raffaello, cui il Salvi si ispirò molto in fase di formazione. Intitolata “Sassoferrato dal Louvre a San Pietro: la collezione riunita”, la rassegna, che permette di riscoprire il talento del maestro seicentesco, è frutto della collaborazione tra il Louvre, la Galleria Nazionale dell’Umbria e la Galleria Nazionale delle Marche.
Accanto all’“Immacolata Concezione” saranno esposti quaranta dipinti, e non solo del Sassoferrato: i curatori Cristina Galassi e Vittorio Sgarbi hanno puntato a offrire al pubblico un confronto con gli artisti della Rinascenza che furono gli imprescindibili modelli stilistici per il Salvi. Tra queste si potranno ammirare le 17 tele realizzate per il complesso benedettino di San Pietro, i capolavori di Perugino come il “Cristo in pietà” e le cinque tavolette del polittico poste sull’altare maggiore della Basilica.
Pari interesse Sassoferrato lo riservò alle opere umbre di Raffaello: in mostra verranno messe a confronto due copie della “Deposizione borghese”, la prima di Orazio Alfani, la seconda del Cavalier d’Arpino oltre alla versione dipinta da Sassoferrato nel 1639. Spazio significativo sarà riservato anche alla “Madonna del Giglio”, immagine devozionale che assicurò grande notorietà al Sassoferrato. In mostra sarà anche il confronto tra la “Maddalena” del Tintoretto e la versione del Sassoferrato, la “Giuditta con la testa di Oloferne”, l’”Annunciazione della Vergine” e la “Madonna con il Bambino e Santa Caterina da Siena”,
“Sassoferrato dal Louvre a San Pietro: la collezione riunita”
Perugia, complesso benedettino di San Pietro, Galleria Tesori d’Arte
8 Aprile 2017 – 1 Ottobre 2017