Pubblicato in Gazzetta Ufficiale (n.147 dell’11 giugno) il Dpcm con le disposizioni del Governo per l’attesa Fase 3 dell’emergenza Coronavirus. Da lunedì 15 giugno scattano le nuove regole per gli spostamenti e le aperture, in vigore fino al 14 luglio prossimo. Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19, e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, recante ulteriori misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19) conferma il via libera per le attività produttive che rispettano i protocolli di sicurezza e prevede nuove disposizioni in base al calendario previsto (con qualche marcia indietro e qualche novità).
Dal 15 giugno riaprono parchi e aree gioco, anche per minori in fascia 0-3 anni, rispettando le regole di distanziamento (un metro) ed evitando gli assembramenti. Stessa data per i tanto attesi centri estivi per minori. Ripartono dal 12 giugno gli eventi e le competizioni sportive nazionali (a porte chiuse o all’aperto senza pubblico) mentre dal 25 giugno è consentito lo svolgimento anche degli sport di contatto a livello regionale, sempre che sia accertata la compatibilità con l’andamento dei contagi,
Le attività nei comprensori sciistici possono ripartire sempre con il via libera territoriale. Così come centri benessere e termali, culturali e sociali. E stabilimenti balneari.
Sale giochi, centri scommesse e sale bingo possono riaprire, così come cinema e teatri, si possono tenere concerti (ma con obbligo di mascherina e distanziamento). Per gli spettacoli all’aperto il numero massimo di spettatori e pari a 1.000, che scendono a 200 per quelli in luoghi chiusi. Manifestazioni consentite solo in forma statica e con distanziamento. Sale da ballo, discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso, restano fermi fino al 14 luglio. Stessa data per fiere e congressi mentre i corsi professionali potranno essere svolti in presenza.
Per quanto concerne gli spostamenti, resta la quarantena per chi proviene dall’estero eccetto cittadini dei Paesi Ue, area Schengen, Regno Unito, Andorra, Principato di Monaco, San Marino e Vaticano, nonché per il personale viaggiante, diplomatico e sanitario e per i lavoratori transfrontalieri. Tuttavia, chi entra in Italia per lavoro, urgenza o motivi di salute non deve fare quarantena se rimane meno di 5 giorni.
Per chi va all’estero, fino al 30 giugno i viaggi sono consentiti solo da e per Paesi Ue, Schengen, Regno Unito, Vaticano, San Marino, principato di Monaco e Andorra. Restano ancora sospesi i servizi da crociera di navi battenti bandiera italiana.