Cosa c’è dietro il tappeto rosso di un festival cinematografico? Qual è il meccanismo organizzativo, di selezione, di premiazione che sta oltre la passerella dei divi? Alzi la mano chi, tra gli appassionati di cinema, non si è fatto almeno una volta queste domande. E un grande festival, per esempio come quello di Venezia, il più antico per istituzione e uno dei più prestigiosi al mondo, è simile per certi versi a un grande teatro d’opera, a una Scala o a un’Arena di Verona, dove quello che avviene in scena è solo la minuscola punta del gigantesco iceberg che si muove sotto la superficie. Ed ecco che lo Ied, Istituto Europeo del Design, tra i tanti appuntamenti online che propone in questo tempo di pandemia, ha messo in cantiere un breve ciclo (tre appuntamenti, il 18, 24 e 31 marzo dalle 19 alle 20,30 – per informazioni: officine@ied.it) dal titolo “Viaggio sul Pianeta Festival” a cura di Alessandra De Luca, giornalista, critica cinematografica e membro di commissioni selezionatrici di festival cui si affiancherà Giovani Ottonello, architetto e docente di cinema presso lo stesso Ied. Ospite d’onore, il direttore della Mostra del Cinema di Venezia, Alberto Barbera.
Dedicato in prima battuta agli appassionati della “settima arte”, il corso si propone appunto di raccontare i meccanismi di selezione e promozione dei film festivalieri, quei titoli, cioè, che incontrano pubblico e critica in occasione appunto della loro anteprima al Lido di Venezia, per esempio, o sulla Croisette di Cannes. E poi riunioni, conferenze stampa, junket, proiezioni e party che rappresentano un aspetto non meno rilevante degli eventi che scandiscono le giornate di un festival.