sceneggiatura Giulia Louise Steigerwalt cast Stefano Accorsi (Diego) Miriam Leone (Clara) Thomas Tabacchi (Paris) Mario Pirrello (Sosia) Orietta Notari (Susanna) Marco Messeri (Aldo) Andrea Di Casa (Chip) Ariella Reggio (Adelaide) Valentina Oteri (Gina) Astrid Meloni (Diana) Giulia Patrignani (Bianca) genere commedia lingua orig italiano prod Italia, 2021 durata 112 min.
Con un occhio al Nido del cuculo (Forman, 1976) e un altro all’Uomo della pioggia (Levinson, 1988) il duo Steigerwalt-Godano (sceneggiatura e regia) porta a buon fine una commedia all’italiana piena di buoni sentimenti e di “volèmose bbene” dal sentore vagamente natalizio benché ambientata in un centro diurno per persone mentalmente disturbate. Chi ha commesso qualche piccolo reato è mandato qui dal giudice a compiere un percorso che dovrebbe essere rieducativo verso la cosiddetta normalità. Ma, come nei due film citati, il punto è proprio questo: qual è la follia e quale la normalità? Ovvero: dove si colloca il confine, lo spartiacque tra le due? E così, tra comprimari che credono agli ufo, affetti dalla sindrome di Tourette che li induce a sparare parolacce a caso, o che si ritengono cloni di essenze aliene, si sviluppa l’intreccio favolistico-amoroso tra Diego, chef balbuziente dallo sbarello facile, ma incapace di mentire, e Clara, bugiarda nata, incline alla mistificazione e in perenne disagio nell’esistenza. Per fortuna l’Italia non è l’America e qui psicologi, psichiatri e infermieri non si atteggiano ad aguzzini, ma, ben più bonariamente, di complici, pur restando sempre nell’alveo legale.
La fata cattiva fa peraltro la sua comparsa, nella divisa dei poliziotti antifrode che mettono temporaneamente fine alla bella favola. Il lieto fine è peraltro solo rimandato. Detto della cornice, vediamo il quadro a cominciare dagli interpreti. Accorsi, pur volonteroso, non è Jack Nicholson né Dustin Hoffman, ma forse il personaggio non lo aiuta. Miriam Leone invece è totalmente in palla nei panni della svitata. Comprese le lenti a contatto scure per mascherare il verde naturale degli occhi in ossequio al titolo. Il resto un bel pout pourri di combinazione degli opposti. Come la pizza ai fichi o l’aceto balsamico con il cioccolato, per dirla con Diego. Fatta eccezione per l’aria della Regina della notte dal Flauto magico di Mozart sui titoli di testa. Ecco, questo è proprio un piatto indigeribile.
E allora perché vederlo?
Per confortare coloro che, in cucina, si arrendono davanti a un uovo al tegamino.
DVD selezionati da Riccardo E. Zanzi, recensione di Auro Bernardi