Da vedere in DVD: Criminali come noi di Sebastián Borensztein

Fermín Perlassi sogna di formare una cooperativa con la moglie e alcuni amici. Raccolto il denaro sufficiente e convinto da un burocrate senza scrupoli a depositarlo in banca, si ritrova senza i risparmi di una vita. Ma una soluzione forse c’è…

All’inizio di Criminali come noi siamo in casa di Firmín Perlassi, ex calciatore e gloria locale della sua città, nel momento in cui scopre di essere stato truffato. Lui e un bel gruppo di amici altrettanto spiantati che avevano però avuto un’idea utopica: rilevare un’azienda agricola abbandonata per rimetterla in attività mediante una cooperativa. Ciascun socio aveva partecipato con una propria quota fino a raggranellare una bella sommetta (in dollari), insufficiente però a dar vita al progetto. A coprire la quota mancante aveva provveduto un solerte funzionario di banca che aveva indotto Perlassi a depositare il gruzzolo sul proprio conto, al fine di ottenere un mutuo. Peccato che si era alla vigilia del default economico del 2002 e che, dalla sera alla mattina, i risparmi dell’intero paese erano ridotti in polvere.

In realtà per loro le cose erano andate ancora peggio in quanto un leguleio senza scrupoli, in combutta con il bancario, aveva spazzolato il contante e provveduto quindi a custodirlo in un caveau segreto in aperta campagna. E qui torniamo al punto. Ovvero a… Come rubare un milione di dollari e vivere felici (1966, di Billy Wilder con Audrey Hepburn e Peter O’Toole). È questo, infatti, il film che il sagace Firmín prende modello per attuare la strategia che gli dovrebbe consentire, a lui e ai soci, il recupero del malloppo. E bravo il regista Borensztein che per rifare il verso al grande Wilder imbandisce una deliziosa commedia. Divertente e intelligente, ben recitata e congegnata come un orologio svizzero, amara e ironica, paradossale e realistica. Del resto il pregio del film non è la storia, vista e rivista, quanto il modo di raccontarla. È l’odissea (il titolo originale di Criminali come noi è appunto “L’odissea degli ingenui”), non l’approdo a Itaca. I pregi stanno tutti nella trama, nei dialoghi (naturalmente massacrati dal doppiaggio), nelle situazioni contingenti. Prima, con il raduno dei soci che sembra il reclutamento dei Magnifici sette, uno più squinternato dell’altro, poi con le tattiche finalizzate a forzare la botola superblindata e superprotetta del bunker. In un crescendo di trovate e gag di rara efficacia. Nel panorama generale del cinema, desertificato e asfittico, un piccola, breve, simpatica boccata d’ossigeno. Cosa pretendere di più?

E allora perché vedere Criminali come noi?

Perché merita di essere visto.

Dettagli del film Criminali come noi

titolo orig. La Odisea de los giles sceneggiatura Eduardo A. Sacheri dal suo romanzo “La noche de la usina” cast Ricardo Darín (Firmín Perlassi) Chino Darín (Rodrigo Perlassi) Verónica Llinás (Lidia Perlassi) Luis Brandoni (Fontana) Daniel Aráoz (Belaunde) Carlos Belloso (Medina) Marco Antonio Caponi (Hernán) Rita Cortese (Carmen Lorgio) Andrés Parra (avv. Manzi) genere commedia prod. Argentina, Spagna 2019 durata 111 min.

DVD selezionati da Riccardo E. Zanzi, recensione di Auro Bernardi

 

Egidio Zanzi:
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