Un’estate all’inglese
Al cinema sotto l’ombrellone. Ormai anche in Italia, come negli Stati Uniti, l’estate non è più stagione morta per i film. Giugno e luglio sono mesi di uscite importanti, sia pur con blockbuster d’evasione. Quest’anno, per esempio, tocca a I Muppet 2 (10 luglio) e allo stravagante Thermae Romae (26 giugno), campione d’incassi nipponico ambientato tra l’antica Roma e il moderno Giappone con protagonista un architetto-gladiatore dagli occhi a mandorla. L’estate può però anche essere il momento in cui vedere (se lo si è perso) o rivedere qualche buon film della stagione appena conclusa. Per una strana coincidenza molte proposte in dvd hanno a che fare con la Gran Bretagna, con suoi registi, attori, scrittori o personaggi. Una British Renaissance da spiaggia? Vediamo di cosa si tratta.
Philomena di Stephen Frears con Judi Dench, Steve Coogan, Sophie Kennedy Clark. Siamo nella bigotta Irlanda dei primi anni ’50. Una ragazzina, Philomena Lee, naturalmente non sposata, aspetta un bambino: peccato gravissimo per la farisaica morale del tempo. Cacciata di casa, finisce in un convento dove si adatta alle incombenze più umili per compensare l’assistenza ricevuta. Le monache, però, le permettono di vedere il suo bambino solo un’ora al giorno fino a quando, compiuti tre anni, il piccolo viene adottato da una coppia americana. E’ l’inizio di una storia lunga 50 anni durante i quali Philomena non smette di cercare suo figlio fino a quando, grazie alla collaborazione di un giornalista, può finalmente partire per gli Stati Uniti. Il film si fa notare soprattutto per la grande prova interpretativa della grey panther Judi Dench nel ruolo di Philomena. A riscattare lo stereotipo cui ci aveva costretti per 9 anni nel ruolo di “M” della serie 007.
La parte degli angeli di Ken Loach con Paul Branningan, John Henshaw, Roger Allam, Gary Maitland. Dall’Irlanda alla Scozia con una strana commedia al nero di un regista da sempre impegnato in temi sociali. Qui la questione di fondo è la crisi occupazionale narrata attraverso la storia di un detenuto affidato ai servizi sociali che scopre di avere un innato talento come assaggiatore di whisky. Con un gruppo di altri squinternati mette a segno un colpo da maestro in una cantina dove si conservano distillati superinvecchiati e dal valore inestimabile. Una sola bottiglia dei quali è in grado di cambiare la vita (e il conto corrente) a qualsiasi mortale. “La parte degli angeli” è il nome che si dà alla percentuale di distillato che evapora naturalmente nel corso dell’invecchiamento. Ma in questo caso si tratta di “angeli con la faccia sporca”.
Saving Mr Banks di John Lee Hancock con Tom Hanks, Emma Thompson, Colin Farrell, Paul Giamatti. Commedia che punta tutto sul cast stellare dove spicca la signora del cinema britannico Emma Thompson. Si tratta della messa in scena dei… retroscena di Mary Poppins, film Disney di successo planetario. Tutto nasce da una promessa di Walt alle figlie: realizzare una pellicola dal libro di Pamela Lyndon Travers che parla di una baby sitter dagli strani poteri. Un’impresa lunga 20 anni per l’ostinata volontà della scrittrice a non voler cedere i diritti e l’ancor più ostinata determinazione di Disney nel volerli ottenere. Quando il calo della fortuna editoriale obbliga la Travers a scendere a patti, la donna passa due settimane a Hollywood dove zio Walt cerca di convincerla scatenando tutto il potenziale della sua fabbrica dei sogni. La sfida sarà vinta però solo quando capirà le paure che assillano la donna sin dall’infanzia.
All is lost – tutto è perduto di J.C. Chandor con Robert Redford. Un anziano skipper sta navigando in solitaria nell’Oceano Indiano su una barca a vela. Una serie di eventi contrari lo riduce in balia delle correnti potendo contare solo sulle proprie forze. Forze intellettuali prima di tutto. E l’uomo risponde colpo su colpo alle avversità con l’esperienza e l’attaccamento alla vita che gli permettono di salvarsi fino a che… tutto è perduto. Grande performance di Redford che regge interamente la scena in solitaria man mano che perde la barca, l’equipaggiamento e perfino la zattera di salvataggio. Sorta di omaggio cinematografico a Il vecchio e il mare di John Sturges (1958) e al grande Spencer Tracy, che Redford non fa certo rimpiangere.
Promised land di Gus Van Sant con Matt Damon, Frances McDormand, John Krasinski. La Global, società di estrazione di gas naturale, ha pianificato una campagna di trivellazioni in una zona rurale degli Usa dove la crisi morde di più. Steve Butler è un promoter dell’azienda mandato con la collega Sue Thomason a stipulare contratti con i delusi e impoveriti agricoltori, ma la posta in gioco si rivela subito radicale. Ambiente o lavoro? Energia o ecologia? Carriera o etica? I canoni hollywoodiani impongono al film un ritmo da thriller e la classica contrapposizione ideologica, ma il tema di fondo è quantomai attuale e serio. Ben venga dunque una storia che fa riflettere e che, per fortuna, alla fine non si schiera ma lascia liberi di pensare.
Monuments men di George Clooney con Cate Blanchett, George Clooney, Matt Damon, Bill Murray. Se qualcuno ancora pensa che, specialmente nel nostro paese, con la cultura non si mangia, si veda (o si riveda) questo solido poliziesco in divisa messo in scena e interpretato dal liberal Clooney con un bel manipolo di altre glorie hollywoodiane. La storia è semplice (e vera): durante la Seconda Guerra Mondiale l’esercito americano manda in Germania un gruppo di esperti d’arte per salvare capolavori rubati dai nazisti e restituirli ai legittimi proprietari. Quasi una missione impossibile dato che statue e quadri sono dietro le linee nemiche e l’esercito tedesco ha l’ordine di distruggere tutto in caso di caduta del Reich. Il punto vero è che un’opera d’arte, patrimonio collettivo, vale più di una singola vita.