720 film iscritti, di cui 149 selezionati e 25 in concorso, 150 appuntamenti, tra serate evento, incontri, mostre e convegni. Questi i numeri della sessantaseiesima edizione del Trento Film Festival, che si svolgerà dal 26 aprile al 6 maggio. “Quest’anno – ha spiegato il direttore Mauro Leveghi – il Trento Film Festival potrà essere paragonato a un vero e proprio “campo base”, inteso sia come punto di partenza per percorrere, attraverso le numerose proposte della rassegna, una molteplicità di itinerari alla scoperta di come sta cambiando il modo di vivere la montagna e l’avventura; sia come luogo di ritorno, dove raccontare le proprie esperienze, le conquiste, le sconfitte, per riflettere sui limiti del possibile nell’alpinismo e sull’affermarsi di un approccio alla montagna più lento e contemplativo, alla luce del numero sempre più alto di appassionati dei grandi “cammini” che attraversano la nostra Penisola”.
Numerosi i protagonisti e gli ospiti che animeranno le serate evento del Festival: per le serate alpinistiche Reinhold Messner, Hansjoerg Auer, Hervé Barmasse, Manolo, Adam Ondra, Nicola Tondini, Alex Txicon, Denis Urubko, il meteorologo d’alta quota Filippo Thiery; i giovani Silvestro e Tomas Franchini, Manuel Bontempelli, Gianni Canale. Tra i grandi nomi dell’alpinismo ci sarà anche Tommy Caldwell, diventato un’icona dopo la scalata in libera, realizzata con Kevin Jorgeson, della Dawn Wall su El Capitan, Yosemite, la big wall più difficile al mondo, che sarà ospite del festival in ben tre appuntamenti. Tra i personaggi delle altre serate evento anche lo scrittore Paolo Rumiz, l’attore e regista Rocco Papaleo, il biker-viaggiatore Alessandro de Bertolini. La nazione ospite di questa edizione è il Giappone: il programma permetterà di scoprire diverse sfaccettature di questo straordinario e affascinante Paese che si caratterizza, peraltro, per il rapporto secolare dei suoi abitanti con un territorio in gran parte costituito da boschi, montagne e vaste aree rurali. Questi ambienti saranno lo sfondo di film che documentano la vita di chi resiste alle difficili condizioni, alle forze della natura, alle intemperie, alla solitudine e dopo la catastrofe nucleare di Fukushima persino all’invisibile radioattività, rifiutandosi di tradire le proprie radici, scegliendo la frenetica vita nelle grandi città. Si parlerà anche del ruolo che ha la cultura gastronomica nella società e nella famiglia giapponesi, oltre che nella percezione del Paese nel resto del mondo.
Anche quest’anno, il festival proporrà un ricco programma di mostre ed esposizioni, con tematiche che spaziano dal Giappone, alla Grande Guerra, fino alla montagna in tutte le sue forme. Tanto spazio sarà dato all’illustrazione e alla fotografia. Tra le esposizioni in programma il 23 aprile a Palazzo Trentini, sarò inaugurata la mostra “Bruno Detassis. Una vita libera in montagna”, la prima esposizione dedicata al grande alpinista e illustra la sua figura umana e le grandi imprese sportive che ha realizzato durante la fervida vita. Nomi importanti anche per gli incontri letterari alla 32. edizione della rassegna internazionale dell’editoria di montagna “MontagnaLibri”: Paolo Cognetti, Susanna Tartaro, Ilaria Tuti, Stefano Ardito, Tommy Caldwell, Francesco Vidotto Dante Colli, Alessandro Gogna, Simon McCartney,Manolo, Giorgio Daidola, Markus Holzer, Markus Larcher, Emilio Previtali condurranno il pubblico in storie d’avventura, di montagna e sci alpinismo, con un focus anche sui prodotti del territorio da mettere nello zaino per una sana alimentazione in montagna.
Trento Film Festival 2018 dal 26 aprile al 6 maggio 2018