“Alba Blu”, film di Emanuela Mascherini, è incentrato sul tema della violenza. Un racconto che utilizza un linguaggio di contaminazione tra cinema di finzione, cinema del reale e video arte
Alba, una donna che sta studiando in biblioteca, incontra un uomo, un professore. I due si parlano, ma lei si dimostra inquieta e spaventata e precipita in un labirinto di paure che le ricordano un drammatico episodio accaduto in passato. I tentativi dell’uomo che cerca di curare il suo dolore sembrano non aiutarla, ma alla fine la coppia si scambia un sorriso rassicurante, forse una liberazione da un incubo…
Tratto da una storia vera, “Alba Blu”, diretto e interpretato da Emanuela Mascherini con Simone Faucci e Francesco Grifoni, è incentrato sul tema della violenza raccontato nella sua forma più intima, ricercando un linguaggio di contaminazione tra cinema di finzione, cinema del reale e video arte.
Il cortometraggio è presentato in Anteprima internazionale nella decima edizione di Filming Italy Los Angeles in programma fino al 22 febbraio 2025. “Sono onorata per questa selezione – dichiara la regista. Questa tappa rappresenta per noi l’Anteprima Internazionale, destinazione per la quale il cortometraggio era stato pensato anche nell’uso del linguaggio filmico. Il corto offre la possibilità di continuare a parlare e confrontarci su aspetti della violenza sulle donne considerati secondari, mentre i numeri continuano a salire. E’ inoltre un piacere poter far parte di un evento che costituisce una ripartenza anche simbolica per una città come Los Angeles di riferimento per il cinema che è stata duramente colpita nell’ultimo periodo.”
“Durante il periodo di lavorazione – racconta ancora Emanuela Mascherini – considerando i numeri della violenza sulle donne in Italia, dove adesso una donna viene uccisa in media ogni 72 ore, ho deciso di contaminare il linguaggio con nuances dei generi horror e thriller con l’intento di restituire un suggestione sul tema dell’emorragia di violenza sulla donne degli ultimi mesi che non è più un semplice ‘drama’ ma un racconto del terrore cui abbiamo la necessità di porre argini in maniera tempestiva e diffusa. Inoltre l’uso del genere per questo tema costituiva l’unico modo di avvicinarsi a questa realtà senza tradirla. L’uso del 4:3 è teso a veicolare un senso permanente di claustrofobia nella mente della protagonista che ha subito il trauma e la macchina da presa si muove spesso in soggettiva coerentemente con il sound design per cercare di creare un’esperienza quanto più immersiva.”
Emanuela Mascherini è un’attrice, scrittrice e regista. Si è diplomata in recitazione presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, dove adesso insegna con laboratori intensivi, e ha conseguito il Diploma in Digital Filmmaking come regista presso la Nyfa di New York. Ha conseguito una Laurea in Teorie e Tecniche del Linguaggio Cinematografico presso l’Università degli Studi di Firenze. Ha lavorato come attrice in teatro, televisione e cinema.
L’opera è stata girata al Maxxi e nella storica Biblioteca Nazionale di Roma. Al progetto hanno partecipato due importanti Associazioni che si occupano della violenza sulle donne: Relive (di cui fa parte anche il Cam Centro Uomini Maltrattati) e Una casa per l’uomo. I due centri sosterranno il film in distribuzione con incontri e dibattiti sul tema
Dettagli del corto “Alba blu”
Scritto da Mascherini con Giuseppe Isoni, prodotto: STETI cast Emanuela Mascherini, Simone Faucci, Francesco Grifoni – montaggio Maria Fantastica Valmori – fotografia Francesco Di Pierro – scenografia Federico Baciocchi – costumi Valentina Pintus – Sound Design Matteo Bendinelli – musiche Silvia Leonetti