Se per una donna la vita comincia a 26 anni, a maggior ragione è così per una rassegna di cinema al femminile. Ventisei stagioni e non sentirle perché lo spirito, la curiosità, la commozione sono le stesse della prima volta. Ecco allora, dal 13 al 21 giugno al Teatro Franco Parenti di Milano la XXVI edizione di Sguardi Altrove Film Festival che sviluppa l’ambizioso tema di “Bellezza e coraggio: plurale femminile contemporaneo”. Con diramazioni in altri tre spazi chiave della città, Il Cinemino, Wanted Clan e Après-Coup oltre che all’Auditorium di Rho e all’Infopoint Regionale di Rho.
Sguardi Altrove continua a mantenere viva la riflessione sulle questioni legate al mondo femminile attraverso il dialogo interculturale e il confronto critico con cinematografie poco o niente rappresentate nei cartelloni delle sale e nei palinsesti televisivi. Il tema mira a mettere al centro le donne che col loro coraggio e la loro determinazione contribuiscono a modificare il percorso della storia, offrendo sguardi, letture e soluzioni alternative al pensiero dominante. Un filo conduttore che lega tutte le attività di questa edizione, che propone oltre 60 film, tra lungometraggi e cortometraggi, provenienti da 5 continenti, e un ampio programma di eventi paralleli, in otto diverse location.
Si comincia alle 18.30 di giovedì 13 con un dibattito sulla violenza di genere dal titolo: Bellezza e coraggio. Famiglia e Disagio con Diana De Marchi, Presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Milano, e l’attrice, regista e scrittrice Francesca Bartellini che presenta estratti video del suo monologo teatrale Father e del suo nuovo documentario. Alle 19.30, inaugurazione ufficiale con il film in concorso nella sezione Nuovi Sguardi. Si tratta di Becoming Astrid, della regista danese Pernille Fischer Christensen, ispirato alla biografia dell’autrice di Pippi Calzelunghe. Chiude la serata la proiezione del film fuori concorso Blue my mind-il segreto dei miei anni della regista svizzera Lisa Brühlmann, in contemporanea con l’uscita nelle sale italiane.
Cuore della manifestazione sono le due sezioni competitive: Nuovi Sguardi, concorso internazionale a regia femminile dedicato a lungometraggi di finzione e documentari che competono per il premio Cinema Donna 2019, e Sguardi (S)confinati, concorso internazionale di cortometraggi, sempre a regia femminile, tutti in anteprima italiana, che concorrono per il premio Talent Under 35, attribuito dal Comune di Rho, e per il Premio Il Cinemino. Tra i lungometraggi più attesi, l’anteprima europea di Jawline, opera prima della regista americana Lisa Mandelup che per questo film è stata premiata al Sundance Festival. Il documentario segue il sedicenne Austyn Tester, stella nascente dei social media, in fuga da un’esistenza opaca nel profondo sud del rurale Tennessee.
Tra le anteprime, grande attesa per Bad Bad winter, esordio alla regia della kazaka Olga Korotko presentato all’ACID Cannes 2018, che racconta una rimpatriata tra la figlia di un ricco uomo d’affari di Astana e i suoi compagni di classe destinata a prendere una piega inaspettata. Las Niñas Bien della regista messicana Alejandra Marquez Abella, è l’adattamento per lo schermo dell’omonimo libro di Guadalupe Loaeza su un gruppo di donne appartenenti alla borghesia messicana degli anni ’80. Una specie di Roma al femminile, insomma. The Port della russa Alexandra Strelyanaya ci accompagna nei bassifondi di una città portuale dove ogni sforzo per una vita normale sembra destinato a fallire. Virgins dell’israeliana Keren Ben Rafael, mette in scena l’ionsofferenza di un’adolescente alla vita lenta e monotona di una piccola città mentre Thou shalt not kill, opera prima delle rumene Catalin Rotaru e Gabi Virginia Sarga è ispirato a uno scandalo mediatico realmente accaduto in Romania.
Da segnalare la sezione non competitiva #FrameItalia, vetrina dedicata a lungometraggi, documentari e cortometraggi italiani, aperta anche alla regia maschile, che propone un’ampia visione su temi diversi, in particolare su quelli al centro della cronaca sociale internazionale. Tra i titoli di questa sezione, sono attesi Made by Iraqi girls di Gianni Vukaj, viaggio nella speranza attraverso la forza delle donne. La città che cura, di Erika Rossi, racconta un innovativo progetto di salute pubblica attuato a Trieste mentre la regista Michela Occhipinti sarà presente in sala con il suo Il corpo della sposa per un un incontro a tema con il pubblico.
Due i focus della rassegna: Le Pioniere del Cinema Europeo, in collaborazione con Ewa Network, Cineteca Nazionale di Roma e Cineteca Nazionale di Bologna, che rende omaggio, tra le altre, a Elvira Notari, una delle prime donne-regista italiane, e Finestra sul Cinema Ungherese in collaborazione con il Consolato di Ungheria. Da segnalare anche l’Omaggio ad Agnès Varda , la regista francese scomparsa da pochi mesi, legata negli anni ’60 ai maggiori esponenti della Nouvelle Vague. La sezione parallela del festival intitolata Oltre il cinema-Tasselli d’arte propone molti appuntamenti, tra cui una lettura scenica sulla pittrice cinquecentesca Artemisia Gentileschi a cura di Federica Santambrogio con Annina Pedrin, lo spettacolo Quattro Passi di Libertà Vigilata – Performance per uno spett’attore con Marcella Viscione, Francesca Contini e Monica Savini e lo spettacolo teatrale di Livia Grossi Italia – Senegal. Emigrazione “al contrario”.
La serata di chiusura del festival, venerdì 21 giugno, si apre alle ore 18.30 con il film fuori concorso RBG – Alla Corte di Ruth, documentario delle americane Betsy West e Julie Cohen, dedicato alla figura della magistrata statunitense Ruth Bader Gingsburg, Giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti, da sempre impegnata nella lotta per i diritti delle donne. A seguire, la cerimonia di premiazione dei vincitori nelle varie categorie.
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