Una Nazione è fatta dalla sua storia, dai suoi cittadini e dai luoghi in cui essi hanno vissuto: dai paesaggi. Pertanto la geografia fisica, oltre che umana, del nostro Paese, nonostante le enormi diversità territoriali, è davvero unica.
Partendo da questo assunto, dall’11 maggio al 31 agosto 2011 al Convento del Carmine di Marsala l’Italia sarà “riunita” nella ricorrenza dei 150 della sua Unità, attraverso i paesaggi più emblematici delle sue venti regioni. Non paesaggi storici, quelli dell’arte antica o moderna, ma paesaggi degli anni più recenti, così come li hanno metabolizzati alcuni artisti degli ultimi decenni, quali Music, Guccione, Birolli, Morlotti, Levi, Moreni, Ruggeri, Battaglia, Forgioli, Sassu, Treccani, Gianquinto. Essi sono riusciti a delineare un viaggio pittorico nella pratica del paesaggio come elemento fondante di un sentimento di riconoscimento e di identità.
Il richiamo all’ “Articolo 9” della Costituzione (“la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”) sottolinea come il paesaggio sia un bene la cui tutela è obbligo primario dello Stato e di tutti i suoi cittadini.
La mostra è costituita da 20 paesaggi, uno per ogni regione, di altrettanti artisti del Novecento, a formare un itinerario in cui, indipendentemente dal registro linguistico adottato, mutano luci, forme e colori. Ripropone un ideale Grand Tour, così come era nel Settecento, in cui la rappresentazione del paesaggio diventa il filo rosso che guida attraverso la geografia nazionale nei suoi differenti aspetti, componendo un mosaico che testimonia tuttavia la profonda unitarietà del territorio italiano. Mutano anche le concezioni della pittura di paesaggio: dalla stagione del realismo a quella dell’ultimo naturalismo in cui la dimensione paesaggistica assumeva il carattere di una visione lirica e interiorizzata, sino ad alcune delle esperienze più recenti in cui il dato di natura è ritornato, dopo un momentaneo oblio, al centro degli interessi pittorici.
Eppure, in questo caleidoscopio interpretativo, permangono quegli elementi di unicità che, nel lontano 1568, hanno sotteso alla scelta di riunire in un unico ciclo le raffigurazioni delle regioni italiane nei grandi affreschi della Galleria delle Carte Geografiche dei Palazzi Vaticani. Tre secoli prima del processo risorgimentale, quella galleria testimoniava la consapevolezza di unità dell’Italia legata, oltre che alla lingua e alla cultura, proprio alla stratificazione storica del territorio.
“Articolo 9. I paesaggi d’Italia”
Marsala, Convento del Carmine-Pinacoteca Civica (Piazza Carmine,1), a cura di Sergio Troisi
Orario: tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 18 alle 20. Chiuso il lunedì .
Biglietto d’ingresso: euro 3,00.
Per informazioni: 0923/711631; Pinacoteca Marsala
(Da Studio Esseci)