IL PRIMO MESSAGGIO DI S.O.S. DELLA STORIA
“Ci aspetta solo la morte! Nessuno potrà scappare! Sono finito!”, le disperate parole del governatore assiro Mannu-ki Libbali di fronte all’incalzante pressione del nemico babilonese, un messaggio di trenta righe in caratteri cuneiformi, inciso nel 630 a.C. su una tavoletta di argilla, con una richiesta di aiuto che non arriverà mai ai destinatari e non eviterà che la sua città sia saccheggiata e rasa al suolo. Ritrovata recentemente dagli archeologi impegnati negli scavi del centro assiro di Tushan, nella Turchia sud-orientale, sulle rive dell’Eufrate, questa piccola tavoletta, grande quanto un telefono cellulare, sembra sia il primo messaggio di S.O.S. della storia che, scritto molto probabilmente dallo stesso governatore, sfortunatamente, fu letto solo 2.500 anni dopo dai suoi scopritori.
CURIOSITA’
I PRIMI “SANDALI”
Grande ingegno e maestria da sempre contraddistinsero il popolo egizio. Proprio qui, 3.500 anni fa, nacquero i primi “sandali” della storia nella loro forma più primitiva: un’impronta di piede nella sabbia bagnata, la riproduzione di una suola delle esatte dimensioni di questa con papiro, e legacci di pelle grezza per tenerla legata al piede….una calzatura davvero singolare!
LA POSTA NELL’ANTICHITA’
….servizi di corrieri a cavallo che funzionavano con il sistema delle staffette nell’Egitto e nella Mesopotamia del II millennio a.C., corrieri lungo il Nilo con stazioni di posta a circa 50 km di distanza e con quattro partenze giornaliere nell’Egitto dei Tolomei, navi durante l’impero romano…la posta nell’antichità. Con una media di circa 150 –200 km al giorno, una lettera da Roma ad Atene poteva impiegare anche solo tre settimane, se vi era una nave pronta a partire; nel I secolo a.C. – per esempio – una missiva spedita a Cicerone da Cesare che si trovava in Britannia lo raggiunse a Roma in soli ventinove giorni. Un servizio molto efficiente!
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ALTINO (VE) con “Altino. Vetri di laguna”- Balsamari, olle, coppe, monili, maestria e prestigio: un omaggio all’arte vetraria romana di Altino; un’esposizione di interessanti reperti archeologici, provenienti dall’abitato e dalla necropoli, per testimoniare la continuità tra i vetri della città romana e quelli di Murano e documentare le differenti tecniche di lavorazione e gli usi più vari di questo prezioso materiale. Museo Archeologico Nazionale, fino al 30.11.10
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MILANO con “Fuoco. Da Eraclito a Tiziano, da Previati a Plessi”- Simbolo di vita, calore, luce, passione; grande conquista per l’uomo nella sua evoluzione. Testimonianze archeologiche ed artistiche ne raccontano lo straordinario potere, illustrandone i suoi innumerevoli aspetti e valori. Palazzo Reale, fino al 06.06.10
(Contributo di Alice Cecchetti)