Fino al 14 luglio Palazzo Strozzi celebra Andrea del Verrocchio, artista simbolo del Rinascimento a Firenze, attraverso una grande mostra che ospita oltre 120 opere tra dipinti, sculture e disegni provenienti dai più importanti musei e collezioni del mondo come il Metropolitan Museum of Art di New York, il Musée du Louvre di Parigi, il Rijksmuseum di Amsterdam, il Victoria and Albert Museum di Londra, le Gallerie degli Uffizi di Firenze.
L’esposizione, con una sezione speciale al Museo Nazionale del Bargello, raccoglie insieme per la prima volta celebri capolavori di Verrocchio e opere capitali dei più famosi artisti della seconda metà del Quattrocento legati alla sua bottega, come Domenico del Ghirlandaio, Sandro Botticelli, Pietro Perugino e Leonardo da Vinci, il suo più famoso allievo, di cui sarà possibile ricostruire la formazione e lo scambio con il maestro attraverso eccezionali prestiti e inediti confronti.
L’esposizione, curata da due tra i maggiori esperti dell’arte del Quattrocento, Francesco Caglioti e Andrea De Marchi, si colloca come uno degli eventi di punta delle celebrazioni leonardiane del 2019 e costituisce la prima retrospettiva mai dedicata a Verrocchio, mostrando al contempo gli esordi di Leonardo da Vinci, offrendo uno sguardo sulla produzione artistica a Firenze tra il 1460 e il 1490 circa, l’epoca di Lorenzo il Magnifico. Nessuno come Andrea del Verrocchio ha plasmato l’arte di Firenze negli anni di Lorenzo il Magnifico. Una mostra ne celebra il genio, dipingendo l’affresco di un’epoca che formò artisti impareggiabili. Sui libri di scuola, Andrea del Verrocchio, viene tradizionalmente presentato come il maestro di Leonardo da Vinci. Nulla da eccepire ma si tratta di una descrizione decisamente riduttiva. Verrocchio fu capace con il suo eclettico talento di influenzare uno stuolo di altri artisti che avrebbero scritto la storia dell’arte italiana. Nell’anno che celebra il cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci, ricordare anche Andrea del Verrocchio rappresenta una scelta quanto mai opportuna e pienamente condivisibile.
Per questo Firenze, culla di quell’età dell’oro che fu il Rinascimento, ricorda Andrea del Verrocchio con la mostra, attraverso opere fra dipinti, sculture e disegni, provenienti dalle collezioni dei più importanti musei del mondo, viene offerto al pubblico un colto e dettagliato sguardo sulla produzione artistica a Firenze tra il 1460 e il 1490, di cui Verrocchio fu senza dubbio un costante punto di riferimento. Dalla sua bottega, infatti, sono usciti veri e mostri sacri. Oltre al già citato Leonardo, pensiamo a Botticelli, Ghirlandaio e Perugino, solo per ricordare i più famosi.
Ma anche molti altri artisti che, pur non conoscendo direttamente il Verrocchio, furono, tuttavia, profondamente influenzati dal suo stile e dalle sue profonde innovazioni. Eccelso ed eclettico, Verrocchio rappresentò per una moltitudine di pittori e scultori, che frequentarono la sua straordinaria bottega, un vero e proprio faro.
“Verrocchio, il maestro di Leonardo” – fino al 14 luglio
Firenze, palazzo Strozzi
Prezzi: Intero 13 euro – ridotto (over 65) 10 euro
Orari: Tutti i giorni inclusi i festivi 10.00-20.00 – Giovedì: 10.00-23.00
Informazioni: Tel +39 055 2645155 – info@palazzostrozzi.org