Ieri sera a Teatro Quirino di Roma è iniziata la stagione 2014-2015 con uno spettacolo, Il Flauto Magico, sicuramente magico ispirato alla ben più nota singspiel (favola cantata) di W.A. Mozart.
La storia narra dei giovani innamorati Pamina e Tanino che, come in tutte le favole, riescono a coronare il loro sogno vincendo su chi vi si oppone.
Lo spunto favolistico serve agli interpreti odierni solo come tenue fil-rouge per uno spettacolo musicale moderno molto godibile.
Piazza Vittorio Emanuele II a Roma è al centro una vasta area di grandi edifici abitativi destinati alle famiglie dei dipendenti statali che arrivarono, 160 anni fa, quando Roma divenne capitale d’Italia. Nel tempo le caratteristiche degli abitanti della zona sono cambiate ed è presente una popolazione multietnica che va dagli originari “romani” a persone di tutto il mondo.
Da questa multietnicità è nata l’Orchestra che ha caratteristiche originali soprattutto negli strumenti che i suoi componenti suonano. Accanto a strumenti a fiato e corda tradizionali o elettrici, sono presenti strumenti provenienti da tutto il mondo come congas dal Congo, flauti dalle Ande, tablas dall’India, marimbas dall’Argentina e poi djembe, dumdum e sabar dal Senegal.
L’Orchestra è sul palco non nella buca, come nelle opere, e i musicisti diventano personaggi semplicemente indossando in scena il loro costume e guadagnando il proscenio.
Compongono l’orchesta, diretta dal Maestro Mario Tronco,: Houcine Ataa (Tunisia), Peppe D’Argenzio (Italia), Awalys Ernesto Lopez Maturell (Cuba), Zsuzsanna Krasznai (Ungheria, Luca Bagagli (Italia), Gaia Orsoni (Italia), Carlos Paz Duque (Ecuador), Sanjay Kansa Banik (India), Pino Pecorelli (Italia) , Leandro Piccioni (Italia), Raul Scebba (Argentina),El Hadji Yeri Samb (Senegal), Dialy Mady Sissoko (Senegal), Ziad Trabelsi (Tunisia), Emanuele Bultrini (Italia) , Fabrizio Savone (Italia), Luca Ginesti (Italia).
Omar Lopez Valle (Cuba), oltre a suonare, è la voce guida ed il narratore dello spettacolo. La sua interpretazione è piacevolmente “in allegria”.
All’orchestra si aggiungono due interpreti vocali ospiti: Maria Laura Martorana (Italia) e Sylvie Lewis (Inghilterra).
Non ho mai visto il “Flauto Magico” nella sua versione originale e quindi non sono in grado di fare confronti. Anzi credo sia giusto non fare confronti perché questa interpretazione della Orchestra di Piazza Vittorio è …un’altra cosa: è la rappresentazioni di un gruppo di bravi artisti che, prendendo spunto da una favola, si divertono, e con loro il pubblico, a raccontarla con musiche e strumenti che vengono da terre lontane.
Mi piace sottolineare la sensazione di divertimento totale che invade tutti e che è palpabile nella partecipazione attiva del pubblico al bis che ha concluso lo spettacolo.
Lo spettacolo si replica al Quirino di Roma sino al 12 ottobre per poi proseguire in tournèe: 9 – 14 dicembre Teatro Bellini di Napoli, 21 dicembre Auditorium della Guardia di Finanza L’Aquila, 22 dicembre Teatro Politeama di Genova, 23 – 26 dicembre Teatro Menotti di Milano, 27 – 31 dicembre(pausa il 29) Teatro Carignano di Torino, 23 gennaio Teatro Savoia di Campobasso, 24-25 gennaio Teatro Don Gesualdo di Avellino, 12 febbraio Teatro Ponchielli di Cremona.
In conclusione una piacevole serata trascorsa ascoltando buona musica che qualche purista potrebbe definire non tradizionale.