Dopo circa 40 anni di collaborazione nella scrittura di testi satirici, comici ed umoristici per attori, film e giornali la coppia Gino e Michele ha deciso di mettersi in gioco per un “reading concerto” basato su citazioni del loro lavoro.
Gino&Michele hanno commentato, criticato e satireggiato, perdonatemi il neologismo, la vita pubblica, la politica ed aspetti privati degli ultimi 40 anni di storia del nostro paese collaborando a giornali satirici come Tango e Cuore, scrivendo testi per Paolo Rossi ed altri. E come non ricordare SMEMORANDA, una sorta di breviario laico che annualmente dal 1979 ci accompagna con brevi scritti, citazioni e riflessioni per iniziare in allegria ogni giorno dell’anno.
Basandosi sulla immensa quantità di loro testi, Gino e Michele hanno confezionato questo “concerto di letture” che citato 40 anni della loro visione sulla vita italiana.
Come non ridere seguendo la lettura di condanna a morte del Puttanone, la mitica “pilotessa” del Cherokee 4×4 che, parcheggiato in seconda fila, blocca il traffico mentre aspetta l’uscita dalla scuola della sua figlioletta. Come non gustare le tante battute di mondo al contrario scritte per Paolo Rossi. Come non sorridere alle pseudo biografie impossibili di Berlusconi e Maradona. Ed è giusto ricordare un libretto curato da Gino e Michele:” Anche le formiche nel loro piccolo s’incazzano” (se cercate lo potete trovare anche in rete) un compendio di migliaia di battute e storielle di autori di tutto il mondo e dal quale mi piace estrarre un paio di citazioni: “Colui che sorride quando le cose vanno male ha pensato a qualcuno cui dare la colpa.(legge di Jones”) e “Gli uomini si dividono in due categorie: i geni e quelli che dicono di esserlo. Io sono un genio (Enzo Costa)”.
Ma …una riflessione personale, sicuramente ingiusta nei riguardi di Gino e Michele, mi è venuta in mente ascoltando i due autori leggere e raccontare 1000 battute e citazioni: meritano una risata continua, ma è difficile ridere continuamente ad una raffica di 1000 battute sparate a getto continuo.
Lo spettacolo è completato dalla musica e dalle canzoni di Folco Orselli e Vincenzo Messina. La messa in scena e l’allestimento sono di Riccardo Malus sulla base di appunti di regia di Paolo Rossi ed immagini proiettate tratte dalle opere del pittore Marco Petrus.
Una serata piacevole che vi fa sembrare di partecipare ad una riunione in un salotto di amici che ripercorrono commentando allegramente gli ultimi 40 anni della nostra vita.