Al teatro Quirino per “il Bugiardo” di Goldoni

Grande prima, al teatro Quirino, per “Il bugiardo” di Goldoni.

Lelio, il protagonista di questa commedia di Carlo Goldoni, solo alla fine si rende conto che le sue “fantasiose invenzioni” sono veri travisamenti della realtà per i quali non è possibile evitare spiacevoli conseguenze.

 

Lelio, figlio di Pantalone, dopo aver vissuto 20 anni a Napoli corteggiando belle donne e raccontando “fantasiose invenzioni”, rientra a Venezia dove casualmente incontra la bella Rosaura alla quale, come è d’abiitudine, racconta storie fantasiose e della quale si innamora.

Pantalone, che non sa che il figlio è già arrivato a Venezia, e il Dott Balanzone si accordano, a insaputa dei rispettivi figli Lelio e Rosaura, per farli sposare.

Beatrice, sorella di Rosaura, Ottavio innamorato di lei e Florindo, segretamente e disperatamente innamorato di Rosaura, completano l’intricata situazione che solo alla fine si scioglierà nel più classico dei lieti fini con ben 3 matrimoni: Florindo sposa Rosaura, Ottavio con Beatrice e Lelio il bugiardo con l’ultima delle sue conquiste, la Romana Cleonilde che ha conosciuto nel suo viaggio di ritorno da Napoli a Roma.

Questa commedia nei 360 anni dalla sua prima rappresentazione nel 1750 ha avuto sicuramente qualche centinaio di messe in scena dalle più filologicamente esatte alle più strane. Il teatro di Goldoni rappresenta il passaggio tra la Commedia dell’Arte, per la quale l’autore preparava un brogliaccio, e le commedie il cui testo ed azione scenica, oggi diremo sceneggiatura, era completamente definita.

La versione odierna, che nasce dalla collaborazione tra il regista Alfredo Arias ed il protagonista Geppy Gleijeses , mi sembra che in qualche modo voglia ricordare, quanto meno nei movimenti degli attori, quelle antiche commedie dell’arte.

Inoltre per avere la possibilità di introdurre qualche ulteriore  grado di libertà, si mette in scena a commedia da parte di una compagnia di teatranti napoletani: i Cannavacciuolo.

Dall’insieme di questi fattori nasce uno spettacolo allegro e movimentato nel quale gli attori arricchiscono il linguaggio della voce con il linguaggio del corpo.

Geppy Gleijeses è Lelio il Bugiardo, Marianella Bargilli è Rosaura, Andrea Giordana è Pantalone padre di Lelio, Lorenzo Gleijeses è i servitori Arlecchino e Brighella, Mauro Gioia è Ottavio, Valeria Contadino ha la doppia parte di Betrice sorella di Rosaura e della romana Cleonilde, Luciano D’Amico e  il Dottor Balanzone padre delle due sorelle e Luchino Giordana è Florindo innamorato timido di Rosaura. Le scene ed i costumi, minimaliste ed essenziali, sono di Chloe Obolenski.

Un pubblico da grandi occasioni era presente ieri allo spettacolo che si svolge in un atto unico. Al termine di una piacevole serata tanti applausi e chiamate per gli attori.

 

Attilio A. Romita: il mio anno di nascita, 1938, coincide con la nascita di Z1, il primo vero Elaboratore Elettronico programmabile, realizzato dall’ing. Tedesco KonradZuse (1910-1995). Ventisette anni dopo, nel 1965 ho iniziato a trafficare con bit e byte. Mi sono occupato di grandi calcolatori e reti di medi e piccoli macchine. Ho scritto programmi, disegnato procedure e progettato soluzioni per assicurazioni, banche, telemedicina, telco. Mi sono occupato di organizzazione, marketing e controllo di gestione ed ho coordinato progetti europei. La mia carriera di dipendente è terminata nel 2003 ed è iniziata la mia carriera di consulente durante la quale ho tentato di aiutare gli altri ad utilizzare le molte nozioni ed esperienze raccolte in tanti settori diversi dello ICT (Information Communication Tecnology) Roma Aeroporto Fiumicino
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