Anna Orlando, specialista riconosciuta a livello internazionale per i suoi studi sulla pittura fiamminga e genovese del Seicento, dopo il successo di “Uomini e Dei” sempre a Palazzo della Meridiana (febbraio – giugno 2016), aggiunge nel sottotitolo altre due annotazioni, “favole e natura”, a focalizzare la capacità di questo maestro di trasporre sulla tela il racconto, partecipato e personale, di situazioni, atmosfere e ambienti. Accanto ai soggetti mitologici, come Circe e Orfeo, vi sono quelli in cui lo Scorza manifesta la propria passione per il mondo vegetale e animale, descritto con una qualità di dettagli che lo avvicina ad Albrecht Dürer, Paul Brill o Jan Brügel ossia ai maestri fiamminghi che sappiamo per certo che Scorza vide nelle collezioni genovesi del tempo, studiò e copiò.
Pittore notevolissimo, Scorza fu anche raffinato miniaturista, incisore, nonché straordinario e indefesso disegnatore. A quest’ultimo, specifico aspetto della sua produzione, I Musei di Strada Nuova, in Palazzo Rosso, a pochi passi dal Palazzo delle Meridiana, riservano una mostra parallela.
Per questa storica occasione, in Palazzo della Meridiana saranno riuniti oltre sessanta dipinti, a documentare il meglio della produzione dello Scorza e degli artisti con cui egli si è formato o si è confrontato. Ai dipinti, la mostra affiancherà anche una precisa selezione di circa trenta tra disegni, incisioni e miniature, a voler evidenziare anche questi aspetti della effervescente, poliedrica personalità artistica dello Scorza.
La fama che si conquista in città, lo porta a Torino, nel ruolo di Pittore di Corte del Duca di Savoia nel 1619. Qui resta sino al 1625, quando, scoppiata la guerra tra i genovesi e il ducato sabaudo, fa ritorno a Genova.
Accusato di spionaggio, viene arrestato, imprigionato nella Torre Grimaldina di Palazzo Ducale (visitabile) e poi condannato all’esilio. Si rifugia a Massa e da qui raggiunge Roma, nel 1626. Può rimettere piede nella Repubblica di Genova soltanto due anni dopo, felice di poter poi fare ritorno nel suo paese natale, Voltaggio, che trova però semi distrutto a seguito della guerra coi Savoia.
E sarà proprio il suo paese natale, Voltaggio appunto, a costituire il terzo polo di questo grande progetto intorno allo Scorza. Qui, dopo la chiusura delle due mostre genovesi, saranno organizzati eventi e percorsi di approfondimento sulle opere presenti in loco nei mesi estivi.
Informazioni e prenotazioni: segreteria@palazzodellameridiana.it tel. 010-2541996