Versi leggeri come l’estate
Che c’è di meglio di una bella giornata di fine primavera, quando senti che arriva l’estate? Di quelle mattine in cui esci con le maniche corte e senti l’aria sfiorarti le braccia e un sentore di qualcosa di fresco che entra nel naso? E intanto che cammini riaffiorano i ricordi di tutte le estati precedenti, indietro indietro fin quando eri bambino? Ti senti una meraviglia e pregusti il cielo stellato della sera che arriverà. Certo, poi capita anche che le giornate e le serate si guastino. Pazienza. Ma niente e nessuno potrà mai rubarti quel profumo e quella brezza che almeno una volta nella vita, in un momento felice tutto tuo, hai sentito e raccolto dentro di te.
Calvo in the wind
Nelle azzurre sere d’estate, me ne andrò per i sentieri,
graffiato dagli steli, sfiorando l’erba nuova:
trasognato, ne sentirò la frescura sotto i piedi,
e lascerò che il vento mi bagni la testa nuda.
(Arthur Rimbaud)
Cambio di stagione interiore
Nel bel mezzo dell’inverno ho infine imparato che vi era in me un’invincibile estate.
(Albert Camus)
Mare amaro
E la chiamano estate
questa estate senza te
ma non sanno che vivo
ricordando sempre te
il profumo del mare
non lo sento non c’è più.
(Bruno Martino)
Sì, nuotare
Quale mondo giaccia al di là di questo mare non so, ma ogni mare ha un’altra riva e arriverò.
(Cesare Pavese)
Nembi e cirrocumuli
In quest’ora che s’indovina afosa.
Sopra il tetto s’affaccia
una nuvola grandiosa.
(Eugenio Montale)
Nembi e cirrocumuli con depressione
Pioggia d’estate cade dentro di me senza rinfrescare la mia tristezza.
(Nazim Hikmet)
E chi l’avrebbe mai immaginato?
Nessuna estate dura per sempre.
(Steven King)
Anche Vacanza ai Caraibi non suona male
Pomeriggio d’estate: per me queste sono sempre state le parole più belle nella mia lingua.
(Henry James)
Ciclisti che investono monaci gobbi planando su arcaici trattori
Guardi chi passa nella grande estate:
la bicicletta tinnula, il gran carro
tondo di fieno, bimbi, uccelli, il frate curvo, il ramarro.
(Giovanni Pascoli)
E quando le cicale la piantano di frinire si guardano le stelle
Cicale, sorelle, nel sole
con voi mi nascondo
nel folto dei pioppi
e aspetto le stelle.
(Salvatore Quasimodo)