Si chiude il 2012, ma non si arresta l’Active Ageing

Cari amici, in ottemperanza a quanto suggerito dalla Comunità Europea, anche noi abbiamo dedicato il 2012 alla promozione dell’Active Ageing, con testi e forum capaci di mettere in comunicazione le generazioni e promuovere l’autonomi attiva dei Senior. Chiudiamo il 2012 con la percezione che molto è stato fatto, ma non ancora abbastanza. Per questo, nel pubblicare qui di seguito il messaggio che arriva dalla Comunità, prendiamo l’impegno a continuare il nostro dialogo. E buon 2013 a tutti. vp

Dichiarazione del Consiglio sull’Anno europeo dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni (2012): prospettive per il futuro

Rammentando che l’Unione europea è fondata sui valori universali dei diritti dell’uomo e della dignità dell’essere umano, della libertà, dell’uguaglianza e della solidarietà, e che il trattato di Lisbona del 2009 ha confermato che l’Unione combatte, tra l’altro, l’esclusione sociale e le discriminazioni e promuove la giustizia e la protezione sociali, la parità tra donne e uomini e la solidarietà tra le generazioni;

Osservando che la strategia Europa 2020 invita a una crescita inclusiva, nonché ad aumentare la partecipazione al mercato del lavoro e a ridurre i tassi di povertà e di esclusione sociale – il Consiglio

– esprime il suo deciso impegno a promuovere l’invecchiamento attivo e la solidarietà tra le generazioni e invita tutti gli attori interessati a tenere pienamente conto di tale approccio nell’attuazione della strategia Europa 2020; nonché a tale riguardo accoglie con favore i principi guida per l’invecchiamento attivo e la solidarietà tra le generazioni elaborati dai comitati per la protezione sociale e l’occupazione

 Risultati incoraggianti dell’Anno europeo 2012 in corso

Gli obiettivi dell’Anno europeo 2012 promuovono ed evidenziano l’utile contributo degli anziani alla società e all’economia, migliorano l’indipendenza degli anziani e rafforzando la solidarietà tra le generazioni. L’Anno europeo 2012 ha contribuito a imprimere uno slancio politico. Ha dimostrato che i responsabili politici a tutti i livelli, dall’UE alle amministrazioni locali, nonché un’ampia gamma di soggetti interessati, comprese le parti sociali e numerose organizzazioni della società civile in rappresentanza di tutte le generazioni, sono pronti a unire le forze e a compiere un passo avanti per far fronte alle sfide poste dall’invecchiamento demografico, nonché cogliere le varie opportunità offerte da tale fenomeno.

L’impulso impresso ai fini della promozione dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni va oltre la sensibilizzazione dell’opinione pubblica e il cambiamento dei modi di percepire l’invecchiamento. È altresì un invito a basarsi su tali realizzazioni per tradurle in un forte retaggio politico che produca risultati concreti, garantendo la coesione sociale e la prosperità e contribuendo al benessere di tutte le generazioni.

 Promuovere i valori dell’UE e la solidarietà tra le generazioni

Per conseguire la solidarietà tra le generazioni nel quadro dell’invecchiamento demografico è necessario in particolare creare le condizioni che permettano agli anziani di aumentare la propria indipendenza, il che consentirebbe loro di prendersi maggiormente carico della propria vita e di apportare il proprio contributo alla società, consentendo loro di vivere dignitosamente come membri a pieno titolo della società. Ciò richiede una distribuzione equa delle risorse e delle opportunità tra generazioni.

Il diritto degli anziani di vivere una vita dignitosa e indipendente e di partecipare alla vita sociale, economica, culturale e civile è integrato nell’impegno dell’UE a favore dell’agenda per l’invecchiamento attivo e la solidarietà tra le generazioni, così come l’esigenza di una società per tutte le fasce demografiche.

 Affrontare le sfide e cogliere le opportunità

È possibile affrontare con successo, tra le altre cose, il cambiamento demografico mediante un approccio positivo basato sull’intero arco della vita e incentrato sul potenziale di tutte le generazioni e in particolare delle fasce di età più avanzata. Occorrono iniziative che consentano alle donne e agli uomini di rimanere attivi nel lavoro, nei consumi, nell’assistenza, nel volontariato e in quanto cittadini, nonché di salvaguardare la solidarietà tra le generazioni.

L’invecchiamento attivo e la solidarietà tra generazioni richiedono:

a)    il rafforzamento della coesione, dell’inclusione e della partecipazione sociali per tutto l’arco della vita di una persona, garantendo opportunità e accesso ai servizi e alle attività politiche, sociali, ricreative e culturali; il volontariato, che aiuta a mantenere le reti sociali e a ridurre l’isolamento; l’acquisizione di nuove competenze che contribuiscano alla realizzazione e al benessere personali;

b)    la promozione della partecipazione al mercato del lavoro, mediante iniziative volte a coinvolgere i giovani e gli anziani in attività di formazione e di apprendimento permanente, che agevolano il trasferimento intergenerazionale di conoscenze, nonché mediante iniziative per la conciliazione di lavoro e vita privata;

c)     il riconoscimento dei valori di tutti i gruppi di età e del loro contributo alla società, promuovendo in tal modo le percezioni e gli atteggiamenti positivi nei confronti di tutti i gruppi di età; il loro coinvolgimento nei processi decisionali (elaborazione e attuazione delle politiche), prestando particolare attenzione alle rispettive opinioni e preoccupazioni e consentendo loro di esprimersi relativamente ai processi di ricerca che possono interessarli;

d)    la promozione della ricerca e dell’innovazione al fine di migliorare la vita delle persone anziane, compresi ambienti accessibili per tutti, la promozione della partecipazione alla società per una vita più lunga e indipendente, compresa la promozione dell’inclusione digitale e della sanità elettronica, nonché di altre innovazioni tecnologiche e relative alle TIC, promuovendo in tal modo l'”economia d’argento”;

e)    la promozione della salute, la prevenzione delle malattie e la diagnosi precoce in tutto il ciclo di vita, insieme alla riabilitazione, che conducano a un invecchiamento attivo e sano e a una vita indipendente, tenendo conto nel contempo delle diverse esigenze delle donne e degli uomini in relazione ai rispettivi servizi e alla ricerca futura.

f)      l’adattamento dei sistemi di sicurezza sociale in modo che siano in grado di fornire pensioni sostenibili e adeguate che contribuiranno a ridurre il numero di anziani – in particolare donne – che vivono al di sotto della soglia di povertà e consentiranno agli anziani di vivere dignitosamente.

Lavorare insieme per il futuro

Occorre che l’UE e i suoi Stati membri, le parti sociali, la società civile, il settore privato e tutti i soggetti interessati collaborino a livello europeo, nazionale, regionale e locale in uno sforzo volto a fornire agli anziani migliori opportunità di rimanere attivi e di partecipare alla vita sociale insieme alle giovani generazioni. Diverse iniziative attuate nel corso dell’Anno europeo 2012 dimostrano che tali partenariati stanno creando una base positiva per gli anni a venire. Occorre conservare il retaggio dell’Anno europeo 2012 e svilupparlo ulteriormente a livello europeo, nazionale, regionale e locale, secondo le linee illustrate nei principi guida per l’invecchiamento attivo e la solidarietà tra le generazioni allegati alla presente dichiarazione.

 Trovare un accordo riguardo ai messaggi politici chiave

a)    L’invecchiamento attivo e la solidarietà tra le generazioni sono fondamentali per la creazione di un’Europa per tutte le età, un’Europa competitiva, prospera e animata da spirito di collaborazione, un’Europa dell’innovazione, della creatività e dell’inclusione e coesione sociali.

b)    L’invecchiamento attivo comprende la partecipazione degli anziani alle attività sociali, economiche, politiche, culturali e civili, nonché alla forza lavoro.

c)     Occorre sfruttare appieno il potenziale lavorativo delle persone anziane mediante sistemi di apprendimento permanente, politiche per l’invecchiamento attivo, che consentano alle donne e agli uomini di mantenere un impiego più a lungo, politiche sanitarie e di sicurezza sul lavoro, nonché mediante la promozione di un invecchiamento sano come processo costante per tutto il corso della vita.

d)    È necessario incoraggiare la trasmissione di conoscenze e competenze dagli anziani ai giovani e viceversa; le competenze delle persone anziane potrebbero essere utilizzate anche dopo il pensionamento, ad esempio nell’economia sociale e mediante il lavoro volontario.

 Lavorare insieme per il futuro

Occorre che l’UE e i suoi Stati membri, le parti sociali, la società civile, il settore privato e tutti i soggetti interessati collaborino a livello europeo, nazionale, regionale e locale in uno sforzo volto a fornire agli anziani migliori opportunità di rimanere attivi e di partecipare alla vita sociale insieme alle giovani generazioni. Diverse iniziative attuate nel corso dell’Anno europeo 2012 dimostrano che tali partenariati stanno creando una base positiva per gli anni a venire. Occorre conservare il retaggio dell’Anno europeo 2012 e svilupparlo ulteriormente a livello europeo, nazionale, regionale e locale, secondo le linee illustrate nei principi guida per l’invecchiamento attivo e la solidarietà tra le generazioni allegati alla presente dichiarazione”.

 

Vitalba Paesano: Interessata al web fin dal 1996, quando di Internet si occupavano solo gli ingegneri, sostiene da sempre l'importanza dell'interattività come misura di qualità di vita per il mondo senior. Per questo ha fondato www.grey-panthers.it, testata giornalistica online, ad aggiornamento quotidiano, dove tutto, articoli, rubriche, informazione, è a misura di over50
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